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Lorenzo Indrimi / Plinio Perilli – Segno suono parola
Evento in omaggio a quel che unisce e caratterizza il percorso artistico di un pittore, Lorenzo Indrimi (Roma, 1930) e un poeta, Plinio Perilli (Roma, 1955): il perseguimento cioè di “sinestesie artistiche” tra figurazione, parola e musica, nel solco della nostra stessa tradizione umanistica.
Comunicato stampa
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In occasione della VI Giornata del Contemporaneo, e nell’ambito delle manifestazioni del 2010-2011 previste dal programma culturale della Raccolta Manzù “Manzù. L’Arte e il Territorio”, e, più in particolare, del ciclo di incontri “Musei di Territorio. Territorio di Musei”- protagonista in questo caso la mostra permanente “La Torre di Dante” di Lorenzo Indrimi nella Torre Civica di Sabaudia - per il 9 ottobre 2010 è prevista la manifestazione LORENZO INDRIMI. PLINIO PERILLI. Segno suono parola, in omaggio stavolta a quel che unisce e caratterizza il percorso artistico di un pittore, Lorenzo Indrimi (Roma, 1930) e un poeta, Plinio Perilli (Roma, 1955): il perseguimento cioè di “sinestesie artistiche” tra figurazione, parola e musica, nel solco della nostra stessa tradizione umanistica.
“La Pittura è una Poesia, che si vede e non si sente, e la Poesia è una Pittura, che si sente e non si vede” ; con questa emblematica citazione di Leonardo da Vinci, Plinio Perilli introduce la sua Storia dell’arte italiana in poesia ( Sansoni, Firenze, 1990), laddove, partendo dagli Etruschi e dal mondo classico, si viene svolgendo, con criterio storico e cronologico, l’analisi approfondita del continuo scambio, o interfaccia, tra opera d’arte e vis poetica che ne trae- e ne accresce- l’ispirazione stessa; per non discostarci troppo dall’ambito della scultura del novecento, uno dei “leit motiv” della politica culturale della Raccolta Manzù, sembra opportuno quindi limitarsi qui alla sola citazione di alcuni significativi abbinamenti tra scultura e poesia contemporanea, quali Marino Marini-Giovanni Testori, Adolfo De Carolis-Gabriele D’Annunzio, Pericle Fazzini- GiuseppeUngaretti, Giuseppe Capogrossi- EmilioVilla, e , per l’appunto, GiacomoManzù-Raffaele Carrieri.
Di particolare attinenza poi con il tema della Giornata del Contemporaneo, appuntamento giunto in Italia alla sesta edizione, e di crescente sensibilizzazione nei confronti di un’arte viva, che ci è quindi possibile confrontare e misurare con le nostre esigenze e le nostre emozioni perché “si fa” qui ora, proprio sotto i nostri occhi, anzichè costituire retaggio più o meno storicizzato, la presenza di un “Laboratorio” di giovani poeti contemporanei guidato dallo stesso Perilli.
La personalità artistica di Lorenzo Indrimi, uno dei “giovani” della Galleria L’Obelisco di Gaspero del Corso e Irene Brin nella Roma degli anni Cinquanta, e successivamente, per alcuni anni, artista fra l’altro della “Marlborough” di Carla Panicali, è caratterizzata, tra il 50’ e il’70, da un bipolarismo oscillante tra l’originaria astrazione pittorica di afflato lirico-spaziale e la successiva impronta neo-costruttivista, destinate poi, entrambe, a confluire nella poetica del “vuoto”. La sua presenza in questa giornata risulta, all’esame, paradigmatica, essenzialmente per due ordini di motivi: in primis, l’omaggio a un artista contemporaneo particolarmente incline al richiamo delle sopra citate “sinestesie” tra “segno”inteso come di-segno, struttura, colore, e “suono”, inteso come suono poetico, parola .
A tale riguardo si ricordano, tra le altre, le seguenti pubblicazioni di Indrimi, a illustrazione di temi letterari e poetici: La Commedia, D. Alighieri, Bolaffi, 1980; Romische Elegien, J.W.Goethe, DAG 1980; Tellure, Anno Europeo Ambiente, DAG 1987, Furit Aestus, Gabriele D’Annunzio, DAG 1988; Europa, da Angelo Poliziano a Arthur Rimbaud, DAG e, invece, quelle a tema prettamente musicale: Ut Pictura Musica, con testi di S.Cappelletto, DAG 1990; dvd Splash, Omaggio a Berio (Festival Berio, Aditorium Parco della Musica, Roma 2005).
La seconda motivazione di tale scelta, non meno importante, riguarda la realtà della presenza sul territorio della mostra permanente di Lorenzo Indrimi “ La Torre di Dante”, presso la Torre Civica di Sabaudia, aperta al pubblico il 15 aprile del 2008, e dedicata alle opere pittoriche e al ciclo di incisioni sulla Divina Commedia eseguite dall’artista negli anni settanta. Tale recentissima struttura espositiva, oltre a costituire un unicum con l’adiacente- e preesistente- museo civico Emilio Greco di Sabaudia, viene ad arricchire il “net” dei “musei di territorio” affini e paralleli alla Raccolta Manzù, entrando altresì nel novero delle istituzioni museali monotematiche del Lazio centro-meridionale.
Ore 11.00 - Michela Di Stefano, Dallo Spazio al Vuoto, selezione di opere di Lorenzo Indrimi
Proiezione video Indrimi, studi sul vuoto(2006)
Ore 15.00 – Il “Laboratorio di Poesia Contemporanea” di Plinio Perilli; conferenza di Plinio Perilli Arte in Poesia. Poesia per l’Arte
Ore 18.00 – Incontro con Lorenzo Indrimi. Interventi di Mario Ursino, Angelo Favaro, Luigi Prisco, Marcella Cossu
Proiezione video After Shock. The Twin Towers (2006); Splash. Omaggio a Luciano Berio (2005)
“La Pittura è una Poesia, che si vede e non si sente, e la Poesia è una Pittura, che si sente e non si vede” ; con questa emblematica citazione di Leonardo da Vinci, Plinio Perilli introduce la sua Storia dell’arte italiana in poesia ( Sansoni, Firenze, 1990), laddove, partendo dagli Etruschi e dal mondo classico, si viene svolgendo, con criterio storico e cronologico, l’analisi approfondita del continuo scambio, o interfaccia, tra opera d’arte e vis poetica che ne trae- e ne accresce- l’ispirazione stessa; per non discostarci troppo dall’ambito della scultura del novecento, uno dei “leit motiv” della politica culturale della Raccolta Manzù, sembra opportuno quindi limitarsi qui alla sola citazione di alcuni significativi abbinamenti tra scultura e poesia contemporanea, quali Marino Marini-Giovanni Testori, Adolfo De Carolis-Gabriele D’Annunzio, Pericle Fazzini- GiuseppeUngaretti, Giuseppe Capogrossi- EmilioVilla, e , per l’appunto, GiacomoManzù-Raffaele Carrieri.
Di particolare attinenza poi con il tema della Giornata del Contemporaneo, appuntamento giunto in Italia alla sesta edizione, e di crescente sensibilizzazione nei confronti di un’arte viva, che ci è quindi possibile confrontare e misurare con le nostre esigenze e le nostre emozioni perché “si fa” qui ora, proprio sotto i nostri occhi, anzichè costituire retaggio più o meno storicizzato, la presenza di un “Laboratorio” di giovani poeti contemporanei guidato dallo stesso Perilli.
La personalità artistica di Lorenzo Indrimi, uno dei “giovani” della Galleria L’Obelisco di Gaspero del Corso e Irene Brin nella Roma degli anni Cinquanta, e successivamente, per alcuni anni, artista fra l’altro della “Marlborough” di Carla Panicali, è caratterizzata, tra il 50’ e il’70, da un bipolarismo oscillante tra l’originaria astrazione pittorica di afflato lirico-spaziale e la successiva impronta neo-costruttivista, destinate poi, entrambe, a confluire nella poetica del “vuoto”. La sua presenza in questa giornata risulta, all’esame, paradigmatica, essenzialmente per due ordini di motivi: in primis, l’omaggio a un artista contemporaneo particolarmente incline al richiamo delle sopra citate “sinestesie” tra “segno”inteso come di-segno, struttura, colore, e “suono”, inteso come suono poetico, parola .
A tale riguardo si ricordano, tra le altre, le seguenti pubblicazioni di Indrimi, a illustrazione di temi letterari e poetici: La Commedia, D. Alighieri, Bolaffi, 1980; Romische Elegien, J.W.Goethe, DAG 1980; Tellure, Anno Europeo Ambiente, DAG 1987, Furit Aestus, Gabriele D’Annunzio, DAG 1988; Europa, da Angelo Poliziano a Arthur Rimbaud, DAG e, invece, quelle a tema prettamente musicale: Ut Pictura Musica, con testi di S.Cappelletto, DAG 1990; dvd Splash, Omaggio a Berio (Festival Berio, Aditorium Parco della Musica, Roma 2005).
La seconda motivazione di tale scelta, non meno importante, riguarda la realtà della presenza sul territorio della mostra permanente di Lorenzo Indrimi “ La Torre di Dante”, presso la Torre Civica di Sabaudia, aperta al pubblico il 15 aprile del 2008, e dedicata alle opere pittoriche e al ciclo di incisioni sulla Divina Commedia eseguite dall’artista negli anni settanta. Tale recentissima struttura espositiva, oltre a costituire un unicum con l’adiacente- e preesistente- museo civico Emilio Greco di Sabaudia, viene ad arricchire il “net” dei “musei di territorio” affini e paralleli alla Raccolta Manzù, entrando altresì nel novero delle istituzioni museali monotematiche del Lazio centro-meridionale.
Ore 11.00 - Michela Di Stefano, Dallo Spazio al Vuoto, selezione di opere di Lorenzo Indrimi
Proiezione video Indrimi, studi sul vuoto(2006)
Ore 15.00 – Il “Laboratorio di Poesia Contemporanea” di Plinio Perilli; conferenza di Plinio Perilli Arte in Poesia. Poesia per l’Arte
Ore 18.00 – Incontro con Lorenzo Indrimi. Interventi di Mario Ursino, Angelo Favaro, Luigi Prisco, Marcella Cossu
Proiezione video After Shock. The Twin Towers (2006); Splash. Omaggio a Luciano Berio (2005)
09
ottobre 2010
Lorenzo Indrimi / Plinio Perilli – Segno suono parola
09 ottobre 2010
serata - evento
Location
RACCOLTA MANZU’
Ardea, Via Laurentina, 72, (Roma)
Ardea, Via Laurentina, 72, (Roma)
Vernissage
9 Ottobre 2010, ore 11
Autore