Lo spazio Nero - La Factory di Pescara presenta, sabato 2 marzo 2019, alle ore 18:00,
l’installazione site-specific inedita di Lorenzo Kamerlengo, a cura di Matteo J. Coccia.

L’opera si compone di una serie di sculture ed installazioni disposte come durante una passeggiata o una pro-
cessione, in relazione con una frase di fondo (installata lungo oltre 6 metri della parete dello spazio) di inclina-
zione più profonda ed esistenziale, che gioca con l’aspetto carnevalesco delle opere che gli sfilano di fronte.

L’opera diventa una metafora e un racconto della complessità e paradossi della vita singolare e collettiva, nel

continuo confrontarsi con il gioco e allo stesso tempo sempre in relazione a questioni che sfuggono l’attimo pre-
sente e ci ricollegano ad un umanità senza durata e senza spazio, al nostro attraversare il tempo e alla nostra

posizione rispetto alle cose del mondo.
Lorenzo Kamerlengo costruisce un discorso attraverso la relazione tra varie forme visive: installazioni, scrittura,
video, stampa, disegno, opere plastiche e meta-spaziali.
Il suo lavoro nasce da una riflessione sulla condizione sociale e soggettiva dell’individuo nella contemporaneità,
sulla sua incapacità all’identificazione completa in un contesto, alla percezione di sé, al rapporto con la storia
nella costruzione di un’identità.

Le sculture e installazioni dell’artista sono spesso forme incomplete, frammenti, esito di costruzioni e decostru-
zioni, corpi, oggetti, relazioni che hanno bisogno di definirsi.

Lorenzo Kamerlengo
Pescara 1988.
Frequenta l’Accademia di Belle Arti di Roma e la Facoltà di Belle Arti di Bilbao.
Ottiene il master in Arti Visive presso l’Accademia di Belle Arti de L’Aquila nel 2015, dove studia con Italo Zuffi,
Bruna Esposito e Pennacchio Argentato.
Nel 2015 lavora negli studi di Luca Vitone e Riccardo Previdi a Berlino.
Vive tra Milano e Pescara.

Nero – La Factory nasce nel 2012 come un collettivo di artisti, un movimento di aggregazione di giovani dedica-
ti all’arte visiva e alla fotografia. Il progetto diventa tangibile nel 2017, e si trasforma in uno spazio espositivo in-
dipendente che sorge nel cuore della Pescara vecchia, in una ex-tipografia dalla quale ha ereditato la severità

degli ambienti e delle linee. Un luogo fisico capace di trasformarsi, dedicato alla contemporaneità, all’arte emer-
gente, al design e alla sperimentazione.