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Lorenzo Passanante – Non guardare solo il letto
La creazione di tanti contenitori per descrivere una storia dalla duplice essenza, pensando all’arte come salvezza.
Comunicato stampa
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La creazione di tanti contenitori per descrivere una storia dalla duplice essenza, pensando all’arte come salvezza.
Una pittura colta, provocatoria con intelligenza e dalla duplice anima. Fumettistiche cromie rivelano un primo strato chiassoso, ludico, ma un’attenta lettura toglie il velo dai toni da sorbetto per svelare la vera anima del lavoro di Lorenzo Passannante. Piccoli personaggi, piccoli dettagli, echi di grandi artisti come Rembrandt, creano un universo unico ma apparentemente sezionato, che dialetticamente conversa mescolandosi. “E’ una pittura nostalgica, nasce dal passato con echi del presente”, è una pittura moderna con un substrato ancorato alle origini, a universi che affondano le radici nella storia, studiati con una “profana” visione antropologica. Elementi che riaffiorano inconsapevolmente, fuoriuscendo da un bagaglio che ognuno custodisce dentro se stesso e che approfondisce. Così nasce la doppia lettura del lavoro di Passanante, derivata dai due piani in cui il racconto pittorico è costruito. L’elemento trainante è l’ironia, che diviene imprescindibile protagonista, per narrare la sofferenza, il dolore, spesso quello relativo all’universo femminile, tema caro all’artista. Quindi il coefficiente macabro si autoironizza nella raffigurazione, edulcorando, ma solo in superficie, il marcio della società, suscitando come causa lo spiazzamento dello spettatore. È senz’altro un lavoro dialettico, in cui il significato prende forma diventando protagonista filosofico. E in cui l’elemento rassicurante, quale il topolino o l’orsacchiotto, si perpetua. Una tela di Passanante è come un set cinematografico, con la sua bivalenza di linguaggio, con la sua creazione di tanti contenitori per raccontare una storia. È come un lungometraggio di David Lynch, dove la denuncia, gli atteggiamenti antropologici, utilizzano un altro linguaggio, vestendosi di colore e suscitando una profonda riflessione.
tratto da Kaffè_arte in divenire (KATAKUSINOS) n.2
Una pittura colta, provocatoria con intelligenza e dalla duplice anima. Fumettistiche cromie rivelano un primo strato chiassoso, ludico, ma un’attenta lettura toglie il velo dai toni da sorbetto per svelare la vera anima del lavoro di Lorenzo Passannante. Piccoli personaggi, piccoli dettagli, echi di grandi artisti come Rembrandt, creano un universo unico ma apparentemente sezionato, che dialetticamente conversa mescolandosi. “E’ una pittura nostalgica, nasce dal passato con echi del presente”, è una pittura moderna con un substrato ancorato alle origini, a universi che affondano le radici nella storia, studiati con una “profana” visione antropologica. Elementi che riaffiorano inconsapevolmente, fuoriuscendo da un bagaglio che ognuno custodisce dentro se stesso e che approfondisce. Così nasce la doppia lettura del lavoro di Passanante, derivata dai due piani in cui il racconto pittorico è costruito. L’elemento trainante è l’ironia, che diviene imprescindibile protagonista, per narrare la sofferenza, il dolore, spesso quello relativo all’universo femminile, tema caro all’artista. Quindi il coefficiente macabro si autoironizza nella raffigurazione, edulcorando, ma solo in superficie, il marcio della società, suscitando come causa lo spiazzamento dello spettatore. È senz’altro un lavoro dialettico, in cui il significato prende forma diventando protagonista filosofico. E in cui l’elemento rassicurante, quale il topolino o l’orsacchiotto, si perpetua. Una tela di Passanante è come un set cinematografico, con la sua bivalenza di linguaggio, con la sua creazione di tanti contenitori per raccontare una storia. È come un lungometraggio di David Lynch, dove la denuncia, gli atteggiamenti antropologici, utilizzano un altro linguaggio, vestendosi di colore e suscitando una profonda riflessione.
tratto da Kaffè_arte in divenire (KATAKUSINOS) n.2
27
marzo 2009
Lorenzo Passanante – Non guardare solo il letto
Dal 27 marzo al 20 aprile 2009
arte contemporanea
Location
ZELLE ARTE CONTEMPORANEA
Palermo, Via Matteo Bonello, 19, (Palermo)
Palermo, Via Matteo Bonello, 19, (Palermo)
Orario di apertura
ore 17-20
Vernissage
27 Marzo 2009, ore 19.00
Autore
Curatore