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Lorenzo Passi – Distensio animi. Pratiche di memoria espansa
Nella mostra personale di Lorenzo Passi, il denominatore comune tra vetro e anima è da ricercare nel tema della memoria. Di norma, di fatti, percepiamo le cose attribuendo loro un passato, ma le esprimiamo in termini di immagini delle cose stesse nel loro accadere, immagini che sono impresse nel nos
Comunicato stampa
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Nella mostra personale di Lorenzo Passi, il denominatore comune tra vetro e anima è da ricercare nel tema della memoria. Di norma, di fatti, percepiamo le cose attribuendo loro un passato, ma le esprimiamo in termini di immagini delle cose stesse nel loro accadere, immagini che sono impresse nel nostro animo. La memoria ha la facoltà di trattenerle, ma anche di rielaborarle poiché è qualcosa che si possiede al presente.
Questo archivio del presente è visibile nelle sculture composte prima da strutture metalliche che l'artista crea dal recupero di materiali di scarto che possiedono già una loro storia – una vita passata – incastonandole poi nel vetro, attraverso un processo di lavorazione che vede il vetro espandersi nel suo corpo contenitore. Il vetro soffiato a bocca dentro il corpo di metallo si distende, si adagia in esso e sembra fuoriuscire, dando anima e memoria nuova.
Il primo materiale si lega al secondo in un abbraccio interrotto dal “taglio” fatto al vetro stesso in fase di molatura, come a sigillare un gioco di similitudini e contraddizioni che libera il vetro dal suo essere veicolato al singolo oggetto, lasciando che si affermi il suo essere “contenuto”, ovvero esso in quanto soggetto.
Distensio Animi, di agostiniana memoria, è la ricerca finalizzata a materializzare un desiderio, un desiderio non immediatamente visibile e proprio per questo appartenente a quello stretto universo che è il nostro mondo interiore; lasciando intravedere l'impronta di una tecnica artigianale che è sempre più mezzo espressivo, l'artista coglie attraverso l'alterità dei due elementi in gioco la rintracciabilità di un destino: il congiungimento finale della materia (ciò che è) al proprio corpo (ciò che appare).
Questo archivio del presente è visibile nelle sculture composte prima da strutture metalliche che l'artista crea dal recupero di materiali di scarto che possiedono già una loro storia – una vita passata – incastonandole poi nel vetro, attraverso un processo di lavorazione che vede il vetro espandersi nel suo corpo contenitore. Il vetro soffiato a bocca dentro il corpo di metallo si distende, si adagia in esso e sembra fuoriuscire, dando anima e memoria nuova.
Il primo materiale si lega al secondo in un abbraccio interrotto dal “taglio” fatto al vetro stesso in fase di molatura, come a sigillare un gioco di similitudini e contraddizioni che libera il vetro dal suo essere veicolato al singolo oggetto, lasciando che si affermi il suo essere “contenuto”, ovvero esso in quanto soggetto.
Distensio Animi, di agostiniana memoria, è la ricerca finalizzata a materializzare un desiderio, un desiderio non immediatamente visibile e proprio per questo appartenente a quello stretto universo che è il nostro mondo interiore; lasciando intravedere l'impronta di una tecnica artigianale che è sempre più mezzo espressivo, l'artista coglie attraverso l'alterità dei due elementi in gioco la rintracciabilità di un destino: il congiungimento finale della materia (ciò che è) al proprio corpo (ciò che appare).
11
dicembre 2015
Lorenzo Passi – Distensio animi. Pratiche di memoria espansa
Dall'undici dicembre 2015 al 10 gennaio 2016
arte contemporanea
Location
ICI – ISTITUTO CULTURALE INTERNAZIONALE
Venezia, Santa Croce, 923, (Venezia)
Venezia, Santa Croce, 923, (Venezia)
Orario di apertura
10.30 - 13 / 14 - 18:00
Vernissage
11 Dicembre 2015, h 18:30
Autore
Curatore