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Lorenzo Servetti / Riccardo Vicentini – Tracciare l’altrove
Dispensa 6 propone “Tracciare l’altrove” con Lorenzo Servetti e Riccardo Vicentini, la cui ricerca, sonora e visiva, tange l’esplorazione ambientale, la cartografia e il camminare.
29/10 Opening della residenza
05/11 Gita a Rotterdam con ASMA
12/11 Camminata sonora con Nicola Di Croce e restituzione
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dispensa, per il suo sesto volume, propone “Tracciare l’altrove”, un focus sulla ricerca di Lorenzo Servetti (Alba, 1996) e Riccardo Vicentini (Soave, 1991). Gli artisti si muovono su un terreno comune che tange il campo della cartografia, del camminare e dell’esplorazione ambientale. Le loro ricerche – l’una sotto forma di indagine sonora, l’altra mediata dal linguaggio visivo – si incontrano in una pratica di immaginazione, composizione e rappresentazione di geografie potenziali, che nascono dalla commistione di dati scientifici e libera formulazione.
Punto d’inizio dell’esperienza di residenza condivisa è la riflessione intorno a un oggetto d’interesse storico, il Mappamondo di Fra Mauro (ca. 1450), attribuito all’omonimo monaco veneto e attualmente conservato presso la Biblioteca Marciana di Venezia. Nel planisfero, che restituisce la visione del mondo e le scoperte geografiche dell’epoca, la percezione dello spazio risulta ampliata dalla compresenza di codice visivo e verbale. Le immagini di terre, città, templi e navi sono infatti corredate da una moltitudine di cartigli e legende testuali, in cui si sommano narrazioni di viandanti, tradizioni orali e riferimenti biblici, tanto che il mappamondo risulta un vero e proprio strumento a servizio dell’immaginazione.
Similmente, i due artisti prendono le mosse dall’osservazione e l’archiviazione di dati reali per poi sovra-scriverli e manipolarli, andando a generare nuovi scenari. I testi che ne risultano non si presentano più come copie della realtà, ma come veri e propri simulacri della stessa. La mappa, metafora della volontà di tracciare i contorni del mondo, diviene sfumata e stratificata e l’atto del camminare si trasforma in un momento di riformulazione della percezione spaziale. Al contempo, la vicinanza al dato tangibile, scientifico, crea un “effetto di realtà” e mette in atto quel processo che Mario Perniola definisce di “veridizione dell’immagine” – e dell’ambiente in genere – che consente di simulare scenari potenziali ma fittizi, portando il fruitore, privato di coordinate e riferimenti conosciuti, a riattivare i propri sensi per orientarsi nel cosmo plasmato dagli artisti.
Punto d’inizio dell’esperienza di residenza condivisa è la riflessione intorno a un oggetto d’interesse storico, il Mappamondo di Fra Mauro (ca. 1450), attribuito all’omonimo monaco veneto e attualmente conservato presso la Biblioteca Marciana di Venezia. Nel planisfero, che restituisce la visione del mondo e le scoperte geografiche dell’epoca, la percezione dello spazio risulta ampliata dalla compresenza di codice visivo e verbale. Le immagini di terre, città, templi e navi sono infatti corredate da una moltitudine di cartigli e legende testuali, in cui si sommano narrazioni di viandanti, tradizioni orali e riferimenti biblici, tanto che il mappamondo risulta un vero e proprio strumento a servizio dell’immaginazione.
Similmente, i due artisti prendono le mosse dall’osservazione e l’archiviazione di dati reali per poi sovra-scriverli e manipolarli, andando a generare nuovi scenari. I testi che ne risultano non si presentano più come copie della realtà, ma come veri e propri simulacri della stessa. La mappa, metafora della volontà di tracciare i contorni del mondo, diviene sfumata e stratificata e l’atto del camminare si trasforma in un momento di riformulazione della percezione spaziale. Al contempo, la vicinanza al dato tangibile, scientifico, crea un “effetto di realtà” e mette in atto quel processo che Mario Perniola definisce di “veridizione dell’immagine” – e dell’ambiente in genere – che consente di simulare scenari potenziali ma fittizi, portando il fruitore, privato di coordinate e riferimenti conosciuti, a riattivare i propri sensi per orientarsi nel cosmo plasmato dagli artisti.
29
ottobre 2023
Lorenzo Servetti / Riccardo Vicentini – Tracciare l’altrove
Dal 29 ottobre al 15 novembre 2023
arte contemporanea
Location
Terzospazio zolforosso
Venezia, Calle del Tentor, (VE)
Venezia, Calle del Tentor, (VE)
Orario di apertura
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