Lorenzo Spirito ha percorso trasversalmente la storia dell’ arte del secondo dopo guerra mantenendo su questa uno sguardo vigile e attento pronto a captare ogni mutamento, appropriandosene, facendolo proprio. La sua non è imitazione pedissequa ma rilettura e analisi del linguaggio artistico attraverso una sensibilità personale che gli ha permesso e gli permette ancora di usare le tecniche e i materiali tra loro più diversi (tela, juta, legno e terracotta) senza per questo poter scindere la sua produzione in lunghi periodi di appartenenza ad uno schema o ad una tecnica.
La mostra organizzata presso il C.A.O.S. intende mettere in evidenza gli ultimi risultati di un percorso di ricerca che ha origine più di trent’ anni fa e che prende piede dall’ impiego di materiali di scarto, nel caso specifico il legno, successivamente utilizzato con una nuova attribuzione di significato. Ora i legni non sono più degenerati e antifunzionali bensì presi nel loro grezzo stato iniziale, lavorati, rifiniti e completati dall’ aggiunta del colore che, prevaricando la materia, la recluta a mero supporto, trovando così la via per la terza dimensione. (C.Z.)
Principali Mostre Personali: “L’ isola promessa”, Centro Culturale L. Russo, Pietrasanta (SA); “Retrospettiva 1980 – 1993”, Tempio di Pomona (SA) 1993; “Le Penelopi”, S. Maria a Gradillo, Ravello (SA) 1996; “Il colore scolpito”, Tempio di Pomona (SA) 1997; “L’ opera dello Spirito”, Casa Ragen (Brunico) 1998; “Percorsi creativi”, Studio 34 (SA) 2002; “Sculture alla Bastiglia” esposizione permanente al Castello di Arechi (SA); “I miei ferri” Vinarte (SA), “La dove fioriscono i limoni”, Ravello (SA); “Il colore un viaggio”, Galleria Mapiro (Treviso); “Painted Woods”, C.A.O.S. (Roma) 2004
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