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Loris Cereda – Ostinato rigore
personale
Comunicato stampa
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LORIS CEREDA – BIOGRAFIA
Nasce a Milano nel 1962, vive e lavora tra la periferia di Milano, il Lago Maggiore e qualche puntatina tra Londra e Parigi.
Comincia la sua formazione artistica con gli insegnamenti del Maestro Italo-Argentino Luiso Sturla e ne trae una forte influenza di naturalismo astratto che condiziona il suo lavoro per tutti gli anni ’90 senza che se ne riesca a trarre una reale impronta di originalità.
A partire dal 1997 (periodo di lavoro nella città di Mosca) si concentra sul tema dell’incomunicabilità e realizza alcune installazioni di forte impatto simbolico. Indimenticabile la sala riunioni con dodici manichini che guardano uno schermo dove un manager (l’artista nella performance) gira in ogni modo possibile un “lucido” al fine di renderlo leggibile ma il risultato continua ad essere illeggibile perchè il lucido è, di fatto non leggibile.
L’opera veniva venduta con un contratto in cui l’artista si impegnava “fin che in vita” ad eseguire per 4 ore all’anno la performance.
Nel 1999 comincia ad eseguire le opere dell’”office art”.
Un esperimento concettuale che al momento ha prodotto 120 opere che sono però ancora custodite gelosamente nello studio dell’artista.
L’office art è secondo Cereda il fine ultimo dell’arte, pertanto nonostante i primi lavori siano del 1999, l’intera serie, ed il relativo manifesto, verranno messi sul mercato solo quando l’artista avrà detto “tutto il resto”.
Nel 2000 comincia il progetto “Fuga dal Villaggio globale” che nel 2002 diventa “E della vita il doloroso amore”. Opere di chiaro sapore simbolista e di impianto surreale. Il lavoro per serie di opere continua fino al 2006 con: Cavalcare la Tigre 2003-2004, Princeps a Legibus Solutus 2004-2005, Ostinato Rigore 2006.
La sua scelta di rifiutare totalmente i meccanismi del mercato dell’arte (o di crearseli in modo alternativo) e di produrre pochissime opere, solo quando l’ispirazione è “vera” ne fanno un personaggio sicuramente interessante dell’arte italiana di questo inizio di millennio.
Nasce a Milano nel 1962, vive e lavora tra la periferia di Milano, il Lago Maggiore e qualche puntatina tra Londra e Parigi.
Comincia la sua formazione artistica con gli insegnamenti del Maestro Italo-Argentino Luiso Sturla e ne trae una forte influenza di naturalismo astratto che condiziona il suo lavoro per tutti gli anni ’90 senza che se ne riesca a trarre una reale impronta di originalità.
A partire dal 1997 (periodo di lavoro nella città di Mosca) si concentra sul tema dell’incomunicabilità e realizza alcune installazioni di forte impatto simbolico. Indimenticabile la sala riunioni con dodici manichini che guardano uno schermo dove un manager (l’artista nella performance) gira in ogni modo possibile un “lucido” al fine di renderlo leggibile ma il risultato continua ad essere illeggibile perchè il lucido è, di fatto non leggibile.
L’opera veniva venduta con un contratto in cui l’artista si impegnava “fin che in vita” ad eseguire per 4 ore all’anno la performance.
Nel 1999 comincia ad eseguire le opere dell’”office art”.
Un esperimento concettuale che al momento ha prodotto 120 opere che sono però ancora custodite gelosamente nello studio dell’artista.
L’office art è secondo Cereda il fine ultimo dell’arte, pertanto nonostante i primi lavori siano del 1999, l’intera serie, ed il relativo manifesto, verranno messi sul mercato solo quando l’artista avrà detto “tutto il resto”.
Nel 2000 comincia il progetto “Fuga dal Villaggio globale” che nel 2002 diventa “E della vita il doloroso amore”. Opere di chiaro sapore simbolista e di impianto surreale. Il lavoro per serie di opere continua fino al 2006 con: Cavalcare la Tigre 2003-2004, Princeps a Legibus Solutus 2004-2005, Ostinato Rigore 2006.
La sua scelta di rifiutare totalmente i meccanismi del mercato dell’arte (o di crearseli in modo alternativo) e di produrre pochissime opere, solo quando l’ispirazione è “vera” ne fanno un personaggio sicuramente interessante dell’arte italiana di questo inizio di millennio.
16
settembre 2006
Loris Cereda – Ostinato rigore
Dal 16 settembre al primo ottobre 2006
arte contemporanea
Location
GALLERIA ARTE CONTEMPORANEA E DINTORNI
Como, Via Borgo Vico, 12, (Como)
Como, Via Borgo Vico, 12, (Como)
Orario di apertura
da martedì a venerdì dalle 15.30 alle 19.30; sabato e domenica dalle 10,00 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 19,30
Vernissage
16 Settembre 2006, ore 18
Autore