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L’oscuro confine
La mostra raccoglierà opere di artisti italiani e internazionali che gettano uno sguardo oltre il confine indefinito che separa il mondo che conosciamo da un altro, potenzialmente vicino, in cui i nostri timori sono divenuti ormai realtà.
Comunicato stampa
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Si inaugurerà sabato 9 febbraio alle 18.30 L’oscuro confine presso la galleria 3g arte contemporanea. La mostra raccoglierà opere di artisti italiani e internazionali che gettano uno sguardo oltre il confine indefinito che separa il mondo che conosciamo da un altro, potenzialmente vicino, in cui i nostri timori sono divenuti ormai realtà.
L’artista austriaco Helmut Grill esporrà rielaborazioni fotografiche in cui paesaggi alpestri, case nella campagna, costruzioni in stile islamico portano i segni di drammatiche rivoluzioni politiche, climatiche e sociali: le case sono protette da batterie di missili, sui tetti sono riportate indicazioni per la fuga in caso di tsunami, scritte e insegne suggeriscono che la morale oggi corrente è stata sovvertita.
I temi dell’opera di Grill sono ripresi e sviluppati in modo indipendente da Francesco De Grandi e Antonio Riello. De Grandi dipinge paesaggi desolati o animati da qualche creatura sparuta. La vegetazione vi appare stenta e deforme, il cielo è livido. La vita sembra proseguire a fatica dopo una recente catastrofe, di origine umana o naturale.
Antonio Riello ricrea in pittura o in maiolica bombe e pistole. Spesso le opere presentano decorazioni a motivi faentini di derivazione islamica: un elemento culturale e artistico comune all’occidente e al medio oriente è dunque trasferito, con crudele ironia, a forme che esprimono brutalmente la pericolosa impasse nella comunicazione fra questi due mondi al giorno d’oggi.
La nostra crescente difficoltà a mettere a fuoco i connotati della realtà e a distinguere fra timori fondati e paure irrazionali è anche conseguenza di tecniche di informazione che assecondano il tentativo, di carattere politico, di velare con parole e slogan verità spesso inconfessabili. Un video dell’artista croato Nemanja Cvijanovic contrappone il realismo di una sequenza di Salvate il soldato Ryan di Steven Spielberg in cui un militare muore dilaniato da un’esplosione, alla retorica di un brano di Otto anime in una bomba di F. T. Marinetti. Cvijanovic mette così a nudo con sarcasmo la distanza che in molti casi corre fra la realtà e la sua versione giornalistica o letteraria.
L’artista austriaco Helmut Grill esporrà rielaborazioni fotografiche in cui paesaggi alpestri, case nella campagna, costruzioni in stile islamico portano i segni di drammatiche rivoluzioni politiche, climatiche e sociali: le case sono protette da batterie di missili, sui tetti sono riportate indicazioni per la fuga in caso di tsunami, scritte e insegne suggeriscono che la morale oggi corrente è stata sovvertita.
I temi dell’opera di Grill sono ripresi e sviluppati in modo indipendente da Francesco De Grandi e Antonio Riello. De Grandi dipinge paesaggi desolati o animati da qualche creatura sparuta. La vegetazione vi appare stenta e deforme, il cielo è livido. La vita sembra proseguire a fatica dopo una recente catastrofe, di origine umana o naturale.
Antonio Riello ricrea in pittura o in maiolica bombe e pistole. Spesso le opere presentano decorazioni a motivi faentini di derivazione islamica: un elemento culturale e artistico comune all’occidente e al medio oriente è dunque trasferito, con crudele ironia, a forme che esprimono brutalmente la pericolosa impasse nella comunicazione fra questi due mondi al giorno d’oggi.
La nostra crescente difficoltà a mettere a fuoco i connotati della realtà e a distinguere fra timori fondati e paure irrazionali è anche conseguenza di tecniche di informazione che assecondano il tentativo, di carattere politico, di velare con parole e slogan verità spesso inconfessabili. Un video dell’artista croato Nemanja Cvijanovic contrappone il realismo di una sequenza di Salvate il soldato Ryan di Steven Spielberg in cui un militare muore dilaniato da un’esplosione, alla retorica di un brano di Otto anime in una bomba di F. T. Marinetti. Cvijanovic mette così a nudo con sarcasmo la distanza che in molti casi corre fra la realtà e la sua versione giornalistica o letteraria.
09
febbraio 2008
L’oscuro confine
Dal 09 febbraio al 12 marzo 2008
arte contemporanea
Location
3G ARTE CONTEMPORANEA
Udine, Via Della Rosta, 44, (Udine)
Udine, Via Della Rosta, 44, (Udine)
Orario di apertura
martedì-sabato 16.00 - 20.00
Vernissage
9 Febbraio 2008, ore 18.30
Autore
Curatore