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Lotta Poetica. Il messaggio politico nella poesia visiva (1965 – 1978)
In esposizione i lavori e le opere degli artisti che si sono impegnati a contrastare la nascente società dei consumi a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta: abbandonati i tradizionali strumenti comunicativi e cadute le barriere tra i diversi generi, gli artisti approdano a un linguaggio basato sul verbo e sull’immagine che trova definizione proprio nella Poesia Visiva, neoavanguardia nata in seno al fiorentino Gruppo 70, fondato da Lamberto Pignotti ed Eugenio Miccini
Comunicato stampa
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Venerdì 5 maggio 2017 presso la Fondazione dei Monti Uniti di Foggia, inaugura la mostra Lotta Poetica. Il messaggio politico nella poesia visiva (1965 – 1978), curata da Benedetta Carpi De Resmini in collaborazione con Michele Brescia. L’esposizione rientra nel programma della Fondazione dedicato all’arte contemporanea.
Il titolo della mostra è liberamente ispirato a quello della rivista Lotta Poetica, ideata nel 1971 da Paul De Vree e Sarenco, in quegli anni luogo privilegiato di dibattito e confronto culturale, al di fuori dei canali di comunicazione tradizionali.
In esposizione i lavori e le opere degli artisti che si sono impegnati a contrastare la nascente società dei consumi a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta: abbandonati i tradizionali strumenti comunicativi e cadute le barriere tra i diversi generi, gli artisti approdano a un linguaggio basato sul verbo e sull’immagine che trova definizione proprio nella Poesia Visiva, neoavanguardia nata in seno al fiorentino Gruppo 70, fondato da Lamberto Pignotti ed Eugenio Miccini.
Oltre quaranta le opere presenti, realizzate da artisti come Nanni Balestrini, Ketty La Rocca, Lucia Marcucci, Lamberto Pignotti, Sarenco, Mirella Bentivoglio, Luciano Ori, Michele Perfetti e tanti altri che animarono quel periodo storico. Collage, disegni, documenti, riviste, manifesti e libri d’artista raccontano l’immagine di un’arte militante, creando punti di vista inediti da cui osservare la compenetrazione tra immagine, segno verbale e segno grafico. In mostra opere provenienti da importanti collezioni come l’Archivio Collezione Carlo Palli, di Prato e la Fondazione Berardelli, di Brescia.
Le opere esposte sottolineano le criticità della società contemporanea capitalistica: veicolano un’arte eversiva che, tramite collage, ritagli di giornali, fumetti, testimonia l’atmosfera degli anni Settanta, attraversata da movimenti politici e sociali capaci di raccontare la carica sovversiva del nuovo codice linguistico, schierato in prima linea per riscattare la condizione subalterna della donna, per garantire il proprio supporto alla lotta per la casa, per smascherare l’ipocrisia dei dogmi, per sostenere le contestazioni sociali.
All’interno del percorso espositivo, il visitatore verrà immerso in uno spazio multisensoriale, creato dalla riproduzione di poesie sonore, ideate negli anni Settanta da Sarenco: autentiche installazioni che invaderanno simbolicamente la mostra con la riproduzione continua di slogan politici dell’epoca.
Una sezione è dedicata alle iniziative nate sul territorio, come la collaborazione di alcuni dei poeti verbo visuali con il partito socialista nella Taranto degli anni Settanta. In questa ottica, una particolare attenzione è rivolta alle attività della Cooperativa Punto Zero.
La mostra non sarà solo occasione di lettura delle opere verbo-visuali degli anni Sessanta e Settanta ma anche per promuovere un approccio critico alle tematiche affrontate, attraverso le opere di giovani artiste, come nel video Gesti di relazione, realizzato appositamente per la mostra da Grossi Maglioni (Francesca Grossi e Vera Maglioni), artiste emergenti, in cui lo schermo diventa un dispositivo per riflettere e far riflettere sul binomio Lotta / guerra.
In occasione della mostra verrà presentato il catalogo, edito da Iacobelli editore, che comprende oltre ai testi dei curatori, saggi di Barbara Cinelli, Stefania Stefanelli e un omaggio agli artisti Sarenco e Mirella Bentivoglio recentemente scomparsi, rispettivamente di Giorgio Bacci e Gianni Garrera.
Il titolo della mostra è liberamente ispirato a quello della rivista Lotta Poetica, ideata nel 1971 da Paul De Vree e Sarenco, in quegli anni luogo privilegiato di dibattito e confronto culturale, al di fuori dei canali di comunicazione tradizionali.
In esposizione i lavori e le opere degli artisti che si sono impegnati a contrastare la nascente società dei consumi a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta: abbandonati i tradizionali strumenti comunicativi e cadute le barriere tra i diversi generi, gli artisti approdano a un linguaggio basato sul verbo e sull’immagine che trova definizione proprio nella Poesia Visiva, neoavanguardia nata in seno al fiorentino Gruppo 70, fondato da Lamberto Pignotti ed Eugenio Miccini.
Oltre quaranta le opere presenti, realizzate da artisti come Nanni Balestrini, Ketty La Rocca, Lucia Marcucci, Lamberto Pignotti, Sarenco, Mirella Bentivoglio, Luciano Ori, Michele Perfetti e tanti altri che animarono quel periodo storico. Collage, disegni, documenti, riviste, manifesti e libri d’artista raccontano l’immagine di un’arte militante, creando punti di vista inediti da cui osservare la compenetrazione tra immagine, segno verbale e segno grafico. In mostra opere provenienti da importanti collezioni come l’Archivio Collezione Carlo Palli, di Prato e la Fondazione Berardelli, di Brescia.
Le opere esposte sottolineano le criticità della società contemporanea capitalistica: veicolano un’arte eversiva che, tramite collage, ritagli di giornali, fumetti, testimonia l’atmosfera degli anni Settanta, attraversata da movimenti politici e sociali capaci di raccontare la carica sovversiva del nuovo codice linguistico, schierato in prima linea per riscattare la condizione subalterna della donna, per garantire il proprio supporto alla lotta per la casa, per smascherare l’ipocrisia dei dogmi, per sostenere le contestazioni sociali.
All’interno del percorso espositivo, il visitatore verrà immerso in uno spazio multisensoriale, creato dalla riproduzione di poesie sonore, ideate negli anni Settanta da Sarenco: autentiche installazioni che invaderanno simbolicamente la mostra con la riproduzione continua di slogan politici dell’epoca.
Una sezione è dedicata alle iniziative nate sul territorio, come la collaborazione di alcuni dei poeti verbo visuali con il partito socialista nella Taranto degli anni Settanta. In questa ottica, una particolare attenzione è rivolta alle attività della Cooperativa Punto Zero.
La mostra non sarà solo occasione di lettura delle opere verbo-visuali degli anni Sessanta e Settanta ma anche per promuovere un approccio critico alle tematiche affrontate, attraverso le opere di giovani artiste, come nel video Gesti di relazione, realizzato appositamente per la mostra da Grossi Maglioni (Francesca Grossi e Vera Maglioni), artiste emergenti, in cui lo schermo diventa un dispositivo per riflettere e far riflettere sul binomio Lotta / guerra.
In occasione della mostra verrà presentato il catalogo, edito da Iacobelli editore, che comprende oltre ai testi dei curatori, saggi di Barbara Cinelli, Stefania Stefanelli e un omaggio agli artisti Sarenco e Mirella Bentivoglio recentemente scomparsi, rispettivamente di Giorgio Bacci e Gianni Garrera.
05
maggio 2017
Lotta Poetica. Il messaggio politico nella poesia visiva (1965 – 1978)
Dal 05 maggio al 06 giugno 2017
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE DEI MONTI UNITI DI FOGGIA
Foggia, Via Arpi, 152, (Foggia)
Foggia, Via Arpi, 152, (Foggia)
Vernissage
5 Maggio 2017, ore 18
Editore
IACOBELLI
Curatore