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Louis Nixon – Across the Border
seconda personale italiana dedicata all’artista londinese Louis Nixon. “Across the Border” è una mostra di sculture, pitture e video con i quali l’artista investiga alcuni temi legati al territorio e al paesaggio.
Comunicato stampa
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COMUNICATO STAMPA: dispari&dispari project inaugura sabato 24 aprile 2010 la mostra "Across the Border", seconda personale italiana dedicata all'artista londinese Louis Nixon. "Across the Border" è una mostra di sculture, pitture e video con i quali l'artista investiga alcuni temi legati al territorio e al paesaggio. Saranno presentati 30 dipinti inediti di passi di montagna e gemme preziose, tre film girati in Armenia, Inghilterra e Cina e la video-scultura 1414, con la quale Nixon ci restituisce in forma artistica l'intero viaggio intrapreso in macchina tra il suo studio in South London e la dispari&dispari project a Reggio Emilia. Le opere saranno visibili fino al 30 maggio 2010, per maggiori informazioni visita www.dispariedispari.org
TESTO CRITICO: Una mostra di pitture, film e sculture dedicate agli aspetti politici e fisici del territorio, attraverso la registrazione di materiali e l´esplorazione di confini e zone. Questo lavoro prende in esame il rapporto tra le superfici e gli spazi difficilmente accessibili a causa della loro distanza, del terreno, della loro rarità e del proprio contesto. L´opera attraversa cambiamenti di punti di vista e di proporzioni, tempi e ripetizioni, pause e movimenti. Mountains e Stones sono il centro della mostra. Trenta dipinti si presentano incorniciati dentro a contenitori bianchi a forma di cassetta, sono montati su uno sfondo di stoffa colorata e sono circondati da uno spazio fisico, come gli oggetti in un museo. La metà delle pitture mostrano montagne e terreni dipinti da lontano e rappresentano paesaggi difficilmente raggiungibili. Sono tutti chiamati con il nome del passo della catena montuosa che segna il punto di confine, suggerendo che questi luoghi sono come proibiti e valicabili solo attraverso determinati checkpoint. L’altra metà è costituita da gemme preziose e minerali e si riferisce ad oggetti di valore che un terreno può contenere. Questi portano il nome delle cave dove vengono estratti i minerali. Le pietre preziose sono dipinte da vicino e le sfaccettature della loro superficie richiamano la complessità dei grandi terreni. In mostra tre film; Mount Ararat, Mount Judd e Shanghai; sono tutti stati ripresi montando la camera sull´estremità di un veicolo in movimento. Questi dispositivi mobili registrano oggetti, territori e spazi all´interno di un paesaggio tracciando orbite orizzontali e percorsi. Mount Ararat è stato filmato in Armenia lungo il confine con la Turchia. Il film rivela la montagna dove secondo la storia, l’arca di Noè si è arenata dopo la grande alluvione e cattura un paesaggio vigilato da torri di guardia e filo spinato. Mount Judd è un cumulo di scorie che emerge da una cava di granito dismessa a Nuneaton, e viene utilizzato per indicare il centro geografico dell’Inghilterra. Il posto è protetto da un recinto ed è difeso da guardie. Questo ammasso di miniere è stato ripreso circumnavigando la base della montagne creando l´illusione di far girare la montagna su stessa. Shanghai è stato filmato di notte utilizzando una torcia di altissima potenza nel blindato campus universitario di Shanghai. Questo film è stato girato navigando tra edifici desolati. All’improvviso la luce illumina una giovane donna che cammina da sola nella notte. Ed infine "1414 km" una scultura composta da due filmati. Le due registrazioni combinate mappano il viaggio dell’artista dal suo studio a South London fino in Italia. La macchina è stata attrezzata con due telecamere fisse; una per filmare in avanti, una per filmare indietro, e riprende il paesaggio tra lo studio e la sede di dispari&dispari project attraverso un percorso di 1414 km. La macchina, coperta di polvere, rimane ferma nello spazio espositivo come un segno del viaggio intrapreso tra questi due spazi.
PRESS RELEASE: dispari&dispari project is pleased to invite you on Saturday April 24th 2010, to the inauguration of the exhibition "Across the Border", the second Italian show dedicated to London artist Louis Nixon. "Across the Border" is an exhibition of paintings, video and sculpture, exploring the physical and political components of the landscape through the recording of borders, territories and zones. Louis Nixon Will present thirty new paintings of mountain passes and precious gemstones, three films made in Armenia, England, China and the video-sculpture 1414, in which Louis Nixon returns to us with an artistic representation of his entire journey by car between his studio in South London and the dispari&dispari project space in Reggio Emilia. The exhibition is open until May 30, 2010, for more information please visit www.dispariedispari.org
CRITICAL TEXT: An exhibition of paintings, films and sculpture concerned with the physical and political components of landscape through the recording of matter and materials and the exploration of borders, territories and zones. This work examines relationships between those surfaces and spaces that are difficult to access because of their distance, their terrain, their rarity and value and their contested ownership. Intersecting this body of work are shifts in view -point and scale, time and relay and stillness and motion. Mountains and Stones form the focus of the exhibition. These thirty paintings are contained within white case frames and mounted on coloured cloth backgrounds and encircle the space like objects in a museum. One half of the paintings are of distant mountains and terrain, they are painted from afar and present landscapes that cannot easily be accessed. These paintings are all named after border crossings suggesting that these sites are restricted and can only be reached and entered through checkpoints. The second half of the paintings are of gemstones and minerals and record the objects of value that a landscape might contain. These paintings are named after mining sites. The precious stones are painted up close and the facets on their surfaces recall the complexity of larger terrain. Three films; Mount Ararat, Mount Judd and Shanghai, were made using cameras mounted on top of moving vehicles. These mobile tracking devices record objects, territories and spaces within the landscape, tracing horizontal orbits and pathways. Mount Ararat was filmed from Armenia along its border with Turkey. The film reveals the mountain where Noah's Ark was said to have settled after the great flood and captures a landscape guarded by look-out towers and barbed wire. Mount Judd is a slag heap rising from a disused granite quarry in Nuneaton, England, and is claimed to mark the geographical centre of England. The site is protected by a perimeter fence and manned by guards. This pile of mining waste was filmed by circumnavigating the mountain's base in an attempt to make the mountain turn. Shanghai was filmed at night driving around the gated and secured Shanghai University Campus using a high-powered torch. This film journeys through the deserted complex and momentarily illuminates a young woman walking alone through the night. 1414 km is a sculpture with two films. The combined recordings map the artist's journey from his studio in South London to Italy. The car was equipped with two fixed cameras; one filming forwards and one filming backwards, and maps the landscape between the studio and Atelier 25 as it emerges and recedes along the 1414km route. The dust covered car rests still in the gallery space as the recorded journey between these two spaces is shown in its entirety.
TESTO CRITICO: Una mostra di pitture, film e sculture dedicate agli aspetti politici e fisici del territorio, attraverso la registrazione di materiali e l´esplorazione di confini e zone. Questo lavoro prende in esame il rapporto tra le superfici e gli spazi difficilmente accessibili a causa della loro distanza, del terreno, della loro rarità e del proprio contesto. L´opera attraversa cambiamenti di punti di vista e di proporzioni, tempi e ripetizioni, pause e movimenti. Mountains e Stones sono il centro della mostra. Trenta dipinti si presentano incorniciati dentro a contenitori bianchi a forma di cassetta, sono montati su uno sfondo di stoffa colorata e sono circondati da uno spazio fisico, come gli oggetti in un museo. La metà delle pitture mostrano montagne e terreni dipinti da lontano e rappresentano paesaggi difficilmente raggiungibili. Sono tutti chiamati con il nome del passo della catena montuosa che segna il punto di confine, suggerendo che questi luoghi sono come proibiti e valicabili solo attraverso determinati checkpoint. L’altra metà è costituita da gemme preziose e minerali e si riferisce ad oggetti di valore che un terreno può contenere. Questi portano il nome delle cave dove vengono estratti i minerali. Le pietre preziose sono dipinte da vicino e le sfaccettature della loro superficie richiamano la complessità dei grandi terreni. In mostra tre film; Mount Ararat, Mount Judd e Shanghai; sono tutti stati ripresi montando la camera sull´estremità di un veicolo in movimento. Questi dispositivi mobili registrano oggetti, territori e spazi all´interno di un paesaggio tracciando orbite orizzontali e percorsi. Mount Ararat è stato filmato in Armenia lungo il confine con la Turchia. Il film rivela la montagna dove secondo la storia, l’arca di Noè si è arenata dopo la grande alluvione e cattura un paesaggio vigilato da torri di guardia e filo spinato. Mount Judd è un cumulo di scorie che emerge da una cava di granito dismessa a Nuneaton, e viene utilizzato per indicare il centro geografico dell’Inghilterra. Il posto è protetto da un recinto ed è difeso da guardie. Questo ammasso di miniere è stato ripreso circumnavigando la base della montagne creando l´illusione di far girare la montagna su stessa. Shanghai è stato filmato di notte utilizzando una torcia di altissima potenza nel blindato campus universitario di Shanghai. Questo film è stato girato navigando tra edifici desolati. All’improvviso la luce illumina una giovane donna che cammina da sola nella notte. Ed infine "1414 km" una scultura composta da due filmati. Le due registrazioni combinate mappano il viaggio dell’artista dal suo studio a South London fino in Italia. La macchina è stata attrezzata con due telecamere fisse; una per filmare in avanti, una per filmare indietro, e riprende il paesaggio tra lo studio e la sede di dispari&dispari project attraverso un percorso di 1414 km. La macchina, coperta di polvere, rimane ferma nello spazio espositivo come un segno del viaggio intrapreso tra questi due spazi.
PRESS RELEASE: dispari&dispari project is pleased to invite you on Saturday April 24th 2010, to the inauguration of the exhibition "Across the Border", the second Italian show dedicated to London artist Louis Nixon. "Across the Border" is an exhibition of paintings, video and sculpture, exploring the physical and political components of the landscape through the recording of borders, territories and zones. Louis Nixon Will present thirty new paintings of mountain passes and precious gemstones, three films made in Armenia, England, China and the video-sculpture 1414, in which Louis Nixon returns to us with an artistic representation of his entire journey by car between his studio in South London and the dispari&dispari project space in Reggio Emilia. The exhibition is open until May 30, 2010, for more information please visit www.dispariedispari.org
CRITICAL TEXT: An exhibition of paintings, films and sculpture concerned with the physical and political components of landscape through the recording of matter and materials and the exploration of borders, territories and zones. This work examines relationships between those surfaces and spaces that are difficult to access because of their distance, their terrain, their rarity and value and their contested ownership. Intersecting this body of work are shifts in view -point and scale, time and relay and stillness and motion. Mountains and Stones form the focus of the exhibition. These thirty paintings are contained within white case frames and mounted on coloured cloth backgrounds and encircle the space like objects in a museum. One half of the paintings are of distant mountains and terrain, they are painted from afar and present landscapes that cannot easily be accessed. These paintings are all named after border crossings suggesting that these sites are restricted and can only be reached and entered through checkpoints. The second half of the paintings are of gemstones and minerals and record the objects of value that a landscape might contain. These paintings are named after mining sites. The precious stones are painted up close and the facets on their surfaces recall the complexity of larger terrain. Three films; Mount Ararat, Mount Judd and Shanghai, were made using cameras mounted on top of moving vehicles. These mobile tracking devices record objects, territories and spaces within the landscape, tracing horizontal orbits and pathways. Mount Ararat was filmed from Armenia along its border with Turkey. The film reveals the mountain where Noah's Ark was said to have settled after the great flood and captures a landscape guarded by look-out towers and barbed wire. Mount Judd is a slag heap rising from a disused granite quarry in Nuneaton, England, and is claimed to mark the geographical centre of England. The site is protected by a perimeter fence and manned by guards. This pile of mining waste was filmed by circumnavigating the mountain's base in an attempt to make the mountain turn. Shanghai was filmed at night driving around the gated and secured Shanghai University Campus using a high-powered torch. This film journeys through the deserted complex and momentarily illuminates a young woman walking alone through the night. 1414 km is a sculpture with two films. The combined recordings map the artist's journey from his studio in South London to Italy. The car was equipped with two fixed cameras; one filming forwards and one filming backwards, and maps the landscape between the studio and Atelier 25 as it emerges and recedes along the 1414km route. The dust covered car rests still in the gallery space as the recorded journey between these two spaces is shown in its entirety.
24
aprile 2010
Louis Nixon – Across the Border
Dal 24 aprile al 30 maggio 2010
arte contemporanea
Location
DISPARI & DISPARI PROJECT
Reggio Nell'emilia, Via Vincenzo Monti, 25, (Reggio Nell'emilia)
Reggio Nell'emilia, Via Vincenzo Monti, 25, (Reggio Nell'emilia)
Orario di apertura
martedì - venerdì 10-13 / 15-19
sabato e domenica solo su appuntamento
Vernissage
24 Aprile 2010, ore 18.00
Autore
Curatore