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Louise Nevelson – Quindici collages e due sculture
In mostra due sculture del 1959 e quindici collage polimaterici dal 1959 al 1986 a dimostrare come il percorso creativo dell’artista, spentasi nel 1988, non abbia mai subito flessioni nel corso del tempo ma si sia consolidato attraverso una ricerca autonoma, al di fuori di gruppi e movimenti.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Mara Coccia Arte Contemporanea presenta a Roma la prima mostra dedicata ai collages di Louise Nevelson, organizzata in contemporanea con la galleria Il Ponte di Firenze (8 maggio-25 luglio 2009) e in collaborazione con la Fondazione Marconi di Milano con opere provenienti dall’Estate Nevelson.
Louise Nevelson si forma come scultrice presso la Art Students League di New York dal 1928 al 1930 e poi a Monaco con il pittore Hans Hofmann. I suoi lavori scultorei degli anni Trenta e Quaranta risentono dell’influenza di cubismo, surrealismo, costruttivismo, dada e della suggestione avuta dallo studio della civiltà precolombiana e del totemismo della cultura azteca da lei conosciute durante i viaggi in Messico e in Sudamerica. Nei primi anni Cinquanta inizia a lavorare con il legno, attività che la porterà a realizzare alla fine del decennio i suoi famosi “muri scultorei”, assemblaggi a sviluppo verticale di contenitori riempiti con oggetti di scarto di varia natura (legno, ruote rotte, radici…) dipinti uniformemente di un solo colore: nero, bianco, oro. Crea così delle sculture frontali di cui lo spettatore può esplorare singole parti o meravigliarsi della imponente struttura e dell’armonico rispondersi degli elementi che la compongono.
In mostra due sculture del 1959 e quindici collage polimaterici dal 1959 al 1986 a dimostrare come il percorso creativo dell'artista, spentasi nel 1988, non abbia mai subito flessioni nel corso del tempo ma si sia consolidato attraverso una ricerca autonoma, al di fuori di gruppi e movimenti.
Sponsor tecnici SPEDART trasporti per l'Arte
SAURO allestimenti
Louise Nevelson si forma come scultrice presso la Art Students League di New York dal 1928 al 1930 e poi a Monaco con il pittore Hans Hofmann. I suoi lavori scultorei degli anni Trenta e Quaranta risentono dell’influenza di cubismo, surrealismo, costruttivismo, dada e della suggestione avuta dallo studio della civiltà precolombiana e del totemismo della cultura azteca da lei conosciute durante i viaggi in Messico e in Sudamerica. Nei primi anni Cinquanta inizia a lavorare con il legno, attività che la porterà a realizzare alla fine del decennio i suoi famosi “muri scultorei”, assemblaggi a sviluppo verticale di contenitori riempiti con oggetti di scarto di varia natura (legno, ruote rotte, radici…) dipinti uniformemente di un solo colore: nero, bianco, oro. Crea così delle sculture frontali di cui lo spettatore può esplorare singole parti o meravigliarsi della imponente struttura e dell’armonico rispondersi degli elementi che la compongono.
In mostra due sculture del 1959 e quindici collage polimaterici dal 1959 al 1986 a dimostrare come il percorso creativo dell'artista, spentasi nel 1988, non abbia mai subito flessioni nel corso del tempo ma si sia consolidato attraverso una ricerca autonoma, al di fuori di gruppi e movimenti.
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21
aprile 2009
Louise Nevelson – Quindici collages e due sculture
Dal 21 aprile al 03 luglio 2009
arte contemporanea
Location
ASSOCIAZIONE MARA COCCIA – VIA DEL VANTAGGIO 4
Roma, Via Del Vantaggio, 4, (Roma)
Roma, Via Del Vantaggio, 4, (Roma)
Orario di apertura
da martedì a sabato 11,30-19,30
(dal 15 maggio al 15 luglio chiuso anche sabato pomeriggio)
Vernissage
21 Aprile 2009, ore 18-22
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