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Love. Frammenti di un discorso amoroso
La mostra intende realizzare/provocare un’indagine sul tema dell’amore nelle sue varianti iconografiche più rappresentative nell’arte del presente. Il concept fa riferimento a una delle opere filosofiche più belle scritte sul tema dell’amore: Frammenti di un discorso amoroso di Roland Barthes (Ěditions du Seuil, Paris, 1977), da cui viene mutuato il sottotitolo
Comunicato stampa
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La mostra intende realizzare/provocare un’indagine sul tema dell’amore nelle sue varianti iconografiche più rappresentative nell’arte del presente. Il concept fa riferimento a una delle opere filosofiche più belle scritte sul tema dell’amore: Frammenti di un discorso amoroso di Roland Barthes (Ěditions du Seuil, Paris, 1977), da cui viene mutuato il sottotitolo: frammenti visivi di un discorso amoroso.
Il tema amoroso è radicato nella cultura europea e in quella italiana. La classicità celebra il corpo e il piacere nell’arte greca e poi romana ma accede alla complessità del sentire con la poesia di Saffo e di Catullo. A queste origini succede poi una nuova stagione di splendore nell’era “cortese”.
La nascita della letteratura e dell’arte “nazionale” nella fucina del Medioevo e poi del Rinascimento, è radicata nel tema dell’amore, come tramite alla conoscenza metafisica, nell’epoca dello stilnovo e di Dante ma anche come gustosa celebrazione dei sensi nella poesia e nell’arte di derivazione popolare.
Cupido e i suoi amorini sono presentati a suggello dei cicli pittorici rinascimentali così come l’eros nella sua personificazione mitologica e nella sua valenza estetica è presente alle mirabili trattazioni pittoriche del rinascimento e agli stupendi tipi femminili che vanno dal Botticelli ad Antonello sino al sorriso androgino leonardesco per approdare alle esuberanze formali secentesche, alla mera sontuosità della carne nella pittura barocca.
L’arte moderna ha sviluppato ampiamente i luoghi e le esasperazioni dell’amore romantico, ora riprendendo l’impianto della scena duale, appassionata e tragica, nella figura topica del bacio, ora trasferendo al paesaggio l’istanza del languore e della malinconia. Poi nel ‘900, in pittori come Chagall o Klimt si trova, trasversale a stili e poetiche diversissimi, l’attenzione ora felice ora tragica, all’incontro, alla fiaba duale, al sogno, all’abbraccio.
L’arte contemporanea ha frequentato questa tematica, ora unendola ai vasti movimenti di rinnovo del costume, di liberazione sessuale e affermazione della diversità, ora rivolgendola al versante relazionale, affettivo e psicologico del rapporto interpersonale, ora soffermandosi sui tormenti e sulla patologia delle passioni, ora rivelando l’erotismo delle forme attorno a noi, ora inoltrandosi sui terreni oscuri e “vietati” delle pulsioni, ora dissacrando il repertorio sentimentale e le sue istituzioni.
Ai temi dell’amore duale succedono poi quelli dell’amore universale, del sentimento di fratellanza e altruismo che scaturiscono sia dalla visione religiosa propria dell’etica cristiana, sia dalle politiche della solidarietà e dalle riflessioni allargate sul tema dell’umanità e del riequilibrio dei rapporti tra i popoli. L’arte e la fotografia “sociale” hanno trattato il tema dell’umanità nell’ottica della pietas e della denuncia, dilatando la portata della concezione amorosa e riallineandola ai temi più alti di quella tradizione pittorica e scultorea che ha realizzato l’iconografia religiosa dell’occidente nel segno dell’amore e della pietà cristiana, verso l’ineffabilità dell’approdo mistico.
Il tema amoroso, coniugato naturalmente a quello della bellezza e del sentimento, si presta a una pressoché infinibile gamma di interpretazioni e pertanto la mostra si articola in una indicazione aperta di temi interni che identifichino i maggiori topoi dell’amore: dalla voluttà alla melanconia all’appagamento, dalla magia dell’incontro alla crisi dei rapporti, dall’amore di due all’amore di tutti, per citare la Poesia Ininterrotta di Paul Eluard ,uno degli inni amorosi più ampi e complessi della modernità.
Cosa di tutto questo è traghettato nell’arte del presente? In quali immagini e forme?
Esiste, oggi, un’arte che parla dell’amore, del disamore?
Come vedono gli artisti questo sentimento, necessario
e oggi più che mai conflittuale e confuso?
Una mostra nasce dal porsi domande.
Da simili domande nasce questa mostra.
Gli artisti, le tecniche
Pittura, disegno e grafica
ANDREA BARIN
BENEDETTA BONICHI
IGOR BITMAN
DANILO BUCCELLA
ALFONSO CANNAVACCIUOLO
SERGIO CECCOTTI
JORGE EIELSON
OMAR GALLIANI
LEONARDO GRECO
DAVIDE LE GRAZIE
GIOVANNI MANFREDINI
Harding Meyer
SABRINA MILAZZO
JORUNN MONRAD
EUGENIO ORCIANI
AMPARO SARD
ROBERTA SAVELLI
ERIK SERAFINI
GUIDO SCARABOTTOLO
STEFANIE SCHNEIDER
GIORGIO TONELLI
LAURENCE URSULET
Scultura e installazione
FRANCESCO BOCCHINI
ANNALÙ
CARL D’ALVIA
ARON DEMETZ
DIEGO DUTTO
FABRIZIO CORNELI
NOVELLO FINOTTI
SUN RAE KIM
ROBERTO LEONE
LUIGI LORENZI
ALESSANDRO LUPI
ANTONIO NOIA
VETTOR PISANI
SALVO
MASSIMO SANSAVINI
Donatella Schilirò
MARGHERITA SERRA
Tecniche fotografiche e pittura digitale
BERNARD FAUCON
LESLIE KRIMS
LUCIA LEUCI
MICHAL MACKU
FLORIAN MERKEL
CLAUDIA ROGGE
ALESSANDRA SALARDI TOMMASOLI
SANDY Skoglund
SIRIO TOMMASOLI
ARTHUR TRESS
Video e videoinstallazione
BOGDAN GEORGE APETRI
SABRINA BASTAI
GORDEEFF
JARED KATSIANE
PÉTER VADòCZ
LOREDANA LONGO
Courtesy
Galleria Cà Di Frà Milano
Galleria Cardelli&Fontana La Spezia
Galleria Carini Firenze
Galleria De’Foscherari Bologna
Galleria Robert Drees Hannover
Galleria Forni Bologna
Galleria Studio G7 Bologna
Galleria Guidi&Shoen Genova
Galleria Il Chiostro Saronno
Galleria Mimmo Scognamiglio Napoli /Milano
Galleria PaciArte Brescia
Galleria Paola Verrengia Salerno
Galleria Romberg Roma
Galleria San Salvatore Modena
Galleria Spirale Arte Milano
Galleria The Flat Carasi Milano
Archivio Tommasoli Verona
Galleria Tondinelli Roma
Galleria Voss Dusseldorf
Galleria Wannabee di Milano
Articolata nelle due gallerie espositive di Palazzo Ducale, “Love” presenta nella Galleria d’arte Contemporanea il tema dell’amore materno, della solitudine adolescenziale, dell’innamoramento, del bacio e dell’erotismo, della convivenza coniugale; e nella Galleria dei Sotterranei, riprende i temi dal versante del conflitto, della crisi, della solitudine di ciascuno, con riferimenti al tema dell’alterità, della complessità dei rapporti famigliari, dell’intreccio e dello straniamento collettivo, della diffidenza reciproca, della reazione agli stereotipi, dell’alienazione di ritmi e sentimenti, dell’ironia, del sarcasmo, della dissacrazione.
Il tema amoroso è radicato nella cultura europea e in quella italiana. La classicità celebra il corpo e il piacere nell’arte greca e poi romana ma accede alla complessità del sentire con la poesia di Saffo e di Catullo. A queste origini succede poi una nuova stagione di splendore nell’era “cortese”.
La nascita della letteratura e dell’arte “nazionale” nella fucina del Medioevo e poi del Rinascimento, è radicata nel tema dell’amore, come tramite alla conoscenza metafisica, nell’epoca dello stilnovo e di Dante ma anche come gustosa celebrazione dei sensi nella poesia e nell’arte di derivazione popolare.
Cupido e i suoi amorini sono presentati a suggello dei cicli pittorici rinascimentali così come l’eros nella sua personificazione mitologica e nella sua valenza estetica è presente alle mirabili trattazioni pittoriche del rinascimento e agli stupendi tipi femminili che vanno dal Botticelli ad Antonello sino al sorriso androgino leonardesco per approdare alle esuberanze formali secentesche, alla mera sontuosità della carne nella pittura barocca.
L’arte moderna ha sviluppato ampiamente i luoghi e le esasperazioni dell’amore romantico, ora riprendendo l’impianto della scena duale, appassionata e tragica, nella figura topica del bacio, ora trasferendo al paesaggio l’istanza del languore e della malinconia. Poi nel ‘900, in pittori come Chagall o Klimt si trova, trasversale a stili e poetiche diversissimi, l’attenzione ora felice ora tragica, all’incontro, alla fiaba duale, al sogno, all’abbraccio.
L’arte contemporanea ha frequentato questa tematica, ora unendola ai vasti movimenti di rinnovo del costume, di liberazione sessuale e affermazione della diversità, ora rivolgendola al versante relazionale, affettivo e psicologico del rapporto interpersonale, ora soffermandosi sui tormenti e sulla patologia delle passioni, ora rivelando l’erotismo delle forme attorno a noi, ora inoltrandosi sui terreni oscuri e “vietati” delle pulsioni, ora dissacrando il repertorio sentimentale e le sue istituzioni.
Ai temi dell’amore duale succedono poi quelli dell’amore universale, del sentimento di fratellanza e altruismo che scaturiscono sia dalla visione religiosa propria dell’etica cristiana, sia dalle politiche della solidarietà e dalle riflessioni allargate sul tema dell’umanità e del riequilibrio dei rapporti tra i popoli. L’arte e la fotografia “sociale” hanno trattato il tema dell’umanità nell’ottica della pietas e della denuncia, dilatando la portata della concezione amorosa e riallineandola ai temi più alti di quella tradizione pittorica e scultorea che ha realizzato l’iconografia religiosa dell’occidente nel segno dell’amore e della pietà cristiana, verso l’ineffabilità dell’approdo mistico.
Il tema amoroso, coniugato naturalmente a quello della bellezza e del sentimento, si presta a una pressoché infinibile gamma di interpretazioni e pertanto la mostra si articola in una indicazione aperta di temi interni che identifichino i maggiori topoi dell’amore: dalla voluttà alla melanconia all’appagamento, dalla magia dell’incontro alla crisi dei rapporti, dall’amore di due all’amore di tutti, per citare la Poesia Ininterrotta di Paul Eluard ,uno degli inni amorosi più ampi e complessi della modernità.
Cosa di tutto questo è traghettato nell’arte del presente? In quali immagini e forme?
Esiste, oggi, un’arte che parla dell’amore, del disamore?
Come vedono gli artisti questo sentimento, necessario
e oggi più che mai conflittuale e confuso?
Una mostra nasce dal porsi domande.
Da simili domande nasce questa mostra.
Gli artisti, le tecniche
Pittura, disegno e grafica
ANDREA BARIN
BENEDETTA BONICHI
IGOR BITMAN
DANILO BUCCELLA
ALFONSO CANNAVACCIUOLO
SERGIO CECCOTTI
JORGE EIELSON
OMAR GALLIANI
LEONARDO GRECO
DAVIDE LE GRAZIE
GIOVANNI MANFREDINI
Harding Meyer
SABRINA MILAZZO
JORUNN MONRAD
EUGENIO ORCIANI
AMPARO SARD
ROBERTA SAVELLI
ERIK SERAFINI
GUIDO SCARABOTTOLO
STEFANIE SCHNEIDER
GIORGIO TONELLI
LAURENCE URSULET
Scultura e installazione
FRANCESCO BOCCHINI
ANNALÙ
CARL D’ALVIA
ARON DEMETZ
DIEGO DUTTO
FABRIZIO CORNELI
NOVELLO FINOTTI
SUN RAE KIM
ROBERTO LEONE
LUIGI LORENZI
ALESSANDRO LUPI
ANTONIO NOIA
VETTOR PISANI
SALVO
MASSIMO SANSAVINI
Donatella Schilirò
MARGHERITA SERRA
Tecniche fotografiche e pittura digitale
BERNARD FAUCON
LESLIE KRIMS
LUCIA LEUCI
MICHAL MACKU
FLORIAN MERKEL
CLAUDIA ROGGE
ALESSANDRA SALARDI TOMMASOLI
SANDY Skoglund
SIRIO TOMMASOLI
ARTHUR TRESS
Video e videoinstallazione
BOGDAN GEORGE APETRI
SABRINA BASTAI
GORDEEFF
JARED KATSIANE
PÉTER VADòCZ
LOREDANA LONGO
Courtesy
Galleria Cà Di Frà Milano
Galleria Cardelli&Fontana La Spezia
Galleria Carini Firenze
Galleria De’Foscherari Bologna
Galleria Robert Drees Hannover
Galleria Forni Bologna
Galleria Studio G7 Bologna
Galleria Guidi&Shoen Genova
Galleria Il Chiostro Saronno
Galleria Mimmo Scognamiglio Napoli /Milano
Galleria PaciArte Brescia
Galleria Paola Verrengia Salerno
Galleria Romberg Roma
Galleria San Salvatore Modena
Galleria Spirale Arte Milano
Galleria The Flat Carasi Milano
Archivio Tommasoli Verona
Galleria Tondinelli Roma
Galleria Voss Dusseldorf
Galleria Wannabee di Milano
Articolata nelle due gallerie espositive di Palazzo Ducale, “Love” presenta nella Galleria d’arte Contemporanea il tema dell’amore materno, della solitudine adolescenziale, dell’innamoramento, del bacio e dell’erotismo, della convivenza coniugale; e nella Galleria dei Sotterranei, riprende i temi dal versante del conflitto, della crisi, della solitudine di ciascuno, con riferimenti al tema dell’alterità, della complessità dei rapporti famigliari, dell’intreccio e dello straniamento collettivo, della diffidenza reciproca, della reazione agli stereotipi, dell’alienazione di ritmi e sentimenti, dell’ironia, del sarcasmo, della dissacrazione.
06
luglio 2008
Love. Frammenti di un discorso amoroso
Dal 06 luglio al 14 settembre 2008
arte contemporanea
Location
GALLERIE CIVICHE DI PALAZZO DUCALE
Pavullo Nel Frignano, Via Giardini, 3, (Modena)
Pavullo Nel Frignano, Via Giardini, 3, (Modena)
Orario di apertura
sabato domenica e festivi 11/13 – 15/19
Vernissage
6 Luglio 2008, ore 11,30
Autore
Curatore