Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
LovettCodagnone e Michele Pauli – Candidate
Il progetto dedicato al Palermo Pride 2013 dal duo di artisti americani si propone come una riflessione sull’aforisma nietzschiano “Le convinzioni, più delle bugie, sono nemiche pericolose della verità” (Friedrich Nietzsche). Una riflessione che di fatto innesca un meccanismo di critica costruttiva rispetto ai dogmatismi sociali ed agli abusi di diritto dettati dalle autorità e dalle forme delle tradizioni, le convenzioni a cui si stabilisce statuto di verità.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il progetto dedicato al Palermo Pride 2013 dal duo di artisti americani si propone come una riflessione sull'aforisma nietzschiano "Le convinzioni, più delle bugie, sono nemiche pericolose della verità" (Friedrich Nietzsche). Una riflessione che di fatto innesca un meccanismo di critica costruttiva rispetto ai dogmatismi sociali ed agli abusi di diritto dettati dalle autorità e dalle forme delle tradizioni, le convenzioni a cui si stabilisce statuto di verità.
Nietzsche ha evidenziato il carattere illusorio, prospettico, della verità, una verità che è interpretazione, volontà di potenza del vivente che vuole soprattutto esercitare la sua forza. Questa sopraffazione violenta si manifesta nel dogmatismo della morale, così le convenzioni, le tradizioni vengono illecitamente innalzate a statuto di verità. Questa visione distorta della storia e della verità altro non è che il tentativo di affermare l'autorità del Potere mortificando gli uomini e il loro percorso di emancipazione. Una morale precostituita che ha posto e definito i paradigmi attraverso cui il nostro pensiero ha da sempre interpretato e considerato la realtà, ossia i sommi principi o valori di “vero”, “bello”, “buono”. Nietzsche, anticipando la sensibilità contemporanea, rimetteva in discussione ogni pretesa di verità assoluta e rigido dogmatismo affermando “che i modi di vivere ispirano i modi di pensare, modi di pensiero producono modi di vivere. La vita attiva il pensiero e il pensiero a sua volta afferma la vita”. Nulla è posto come immutabile, il nostro è solo un cammino.
Il progetto vuole essere occasione di confronto tra culture e sistemi di idee attraverso il lavoro dei due artisti americani, ma soprattutto un modo di indagare i concetti di bellezza, verità, tradizione, attraverso una chiave di lettura critica e a partire da un'elaborazione del ruolo dello Stato costruita sul rispetto dell'identità e non più fondata sul dogmatismo e sulla presunta immutabilità delle “Grandi Narrazioni”. In questo modo l'arte stessa, espressione di un un pensiero libero e critico, si afferma come laboratorio di cambiamento sociale e veicolo di libertà ed emancipazione.
Il lavoro del duo italo-americano, nato nel 1995, spaziando dalla fotografia alla scultura, è da sempre caratterizzato dalla volontà di innescare un processo di critica e riflessione su quelli che sono considerati comunemente dalla società i valori e le verità intoccabili: dalla morale e l’etica di matrice borghese all’identità sessuale definita e non libera di essere vissuta, mettendo in dubbio idee e canoni comportamentali a loro legate. Al centro della loro ricerca troviamo oltre all’affermazione dell’individuo, inteso non soltanto come entità ma anche come elemento di differenza, l’amore per la verità, la violenza dell’amore, i differenti linguaggi dell’iconografia omosessuale e del sadomaso gay.
LovettCodagnone non danno mai giudizi o risposte come elementi preordinati, piuttosto coinvolgono lo spettatore in modo critico nelle loro azioni o performance, offrendogli varie possibilità interpretative.
Alla performance è legata un'installazione site-specific: Le convinzioni, più delle bugie, sono nemiche pericolose della verità. dimensioni variabili, medium: legno, luce al neon, ferro.
Nietzsche ha evidenziato il carattere illusorio, prospettico, della verità, una verità che è interpretazione, volontà di potenza del vivente che vuole soprattutto esercitare la sua forza. Questa sopraffazione violenta si manifesta nel dogmatismo della morale, così le convenzioni, le tradizioni vengono illecitamente innalzate a statuto di verità. Questa visione distorta della storia e della verità altro non è che il tentativo di affermare l'autorità del Potere mortificando gli uomini e il loro percorso di emancipazione. Una morale precostituita che ha posto e definito i paradigmi attraverso cui il nostro pensiero ha da sempre interpretato e considerato la realtà, ossia i sommi principi o valori di “vero”, “bello”, “buono”. Nietzsche, anticipando la sensibilità contemporanea, rimetteva in discussione ogni pretesa di verità assoluta e rigido dogmatismo affermando “che i modi di vivere ispirano i modi di pensare, modi di pensiero producono modi di vivere. La vita attiva il pensiero e il pensiero a sua volta afferma la vita”. Nulla è posto come immutabile, il nostro è solo un cammino.
Il progetto vuole essere occasione di confronto tra culture e sistemi di idee attraverso il lavoro dei due artisti americani, ma soprattutto un modo di indagare i concetti di bellezza, verità, tradizione, attraverso una chiave di lettura critica e a partire da un'elaborazione del ruolo dello Stato costruita sul rispetto dell'identità e non più fondata sul dogmatismo e sulla presunta immutabilità delle “Grandi Narrazioni”. In questo modo l'arte stessa, espressione di un un pensiero libero e critico, si afferma come laboratorio di cambiamento sociale e veicolo di libertà ed emancipazione.
Il lavoro del duo italo-americano, nato nel 1995, spaziando dalla fotografia alla scultura, è da sempre caratterizzato dalla volontà di innescare un processo di critica e riflessione su quelli che sono considerati comunemente dalla società i valori e le verità intoccabili: dalla morale e l’etica di matrice borghese all’identità sessuale definita e non libera di essere vissuta, mettendo in dubbio idee e canoni comportamentali a loro legate. Al centro della loro ricerca troviamo oltre all’affermazione dell’individuo, inteso non soltanto come entità ma anche come elemento di differenza, l’amore per la verità, la violenza dell’amore, i differenti linguaggi dell’iconografia omosessuale e del sadomaso gay.
LovettCodagnone non danno mai giudizi o risposte come elementi preordinati, piuttosto coinvolgono lo spettatore in modo critico nelle loro azioni o performance, offrendogli varie possibilità interpretative.
Alla performance è legata un'installazione site-specific: Le convinzioni, più delle bugie, sono nemiche pericolose della verità. dimensioni variabili, medium: legno, luce al neon, ferro.
15
giugno 2013
LovettCodagnone e Michele Pauli – Candidate
15 giugno 2013
arte contemporanea
Location
ZAC – ZISA ZONA ARTI CONTEMPORANEE
Palermo, Via Paolo Gili, 4, (Palermo)
Palermo, Via Paolo Gili, 4, (Palermo)
Vernissage
15 Giugno 2013, h 19
Autore
Curatore