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Luberti – Bronzi, marmi, terrecotte
Si tratta di una mostra dedicata ad un filone ben delimitato della produzione artistica della Luberti: quello delle Regine
Comunicato stampa
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Si tratta di una mostra dedicata ad un filone ben delimitato della produzione artistica della Luberti: quello delle Regine. Tuttavia anche qui il travaglio sotto il profilo materico e linguistico è palese. E’ proprio un bisogno profondo di continua sperimentazione quello che muove con indubbia energia Maria Luisa Berti o meglio Luberti.
Luberti sa passare con grande rapidità dagli elementi lapidei al bronzo e svela una straordinaria leggerezza con la terracotta di cui è sapiente padrona. Al contempo è attratta dai nuovi materiali. Perciò si muove dai vari tipi di marmi, alla ricerca della porosità e del cromatismo che possano esaltare le lievi linee delle sue opere, fino a toccare i prodotti impiegati nell’edilizia quali il gasbeton.
Le donne della Luberti si mostrano, pur con linguaggi a tratti differenti, con gli occhi chiusi e talvolta con le cavità oculari vuote anche se appena accennate. Mancano, dunque, di quegli occhi aperti verso l’esterno che per l’Autrice costituiscono prevalentemente una sorta di porta di accesso ai segreti interiori più reconditi. E’ come se il vissuto doloroso, le battaglie combattute, i confronti difficili e le sconfitte cocenti le avessero indotte a indurirsi nella esteriorizzazione dei sentimenti, fino ad assumere la regola non scritta del celare taluni moti dell’animo considerati manifestazione di debolezza che un tempo apparteneva prevalentemente al mondo maschile. Ciò pur tuttavia non ha inciso sul fronte della femminilità che in taluni casi si mostra con una forte carica di sensualità.
La mostra dedicata alla Luberti si inserisce nell’ambito delle esposizioni che a Cagli hanno in questi mesi il loro fulcro nella pregevole mostra “Fine Novecento” che a Palazzo Tiranni-Castracane è incentrata sulla pittura degli ultimi due decenni del secolo scorso.
Luberti sa passare con grande rapidità dagli elementi lapidei al bronzo e svela una straordinaria leggerezza con la terracotta di cui è sapiente padrona. Al contempo è attratta dai nuovi materiali. Perciò si muove dai vari tipi di marmi, alla ricerca della porosità e del cromatismo che possano esaltare le lievi linee delle sue opere, fino a toccare i prodotti impiegati nell’edilizia quali il gasbeton.
Le donne della Luberti si mostrano, pur con linguaggi a tratti differenti, con gli occhi chiusi e talvolta con le cavità oculari vuote anche se appena accennate. Mancano, dunque, di quegli occhi aperti verso l’esterno che per l’Autrice costituiscono prevalentemente una sorta di porta di accesso ai segreti interiori più reconditi. E’ come se il vissuto doloroso, le battaglie combattute, i confronti difficili e le sconfitte cocenti le avessero indotte a indurirsi nella esteriorizzazione dei sentimenti, fino ad assumere la regola non scritta del celare taluni moti dell’animo considerati manifestazione di debolezza che un tempo apparteneva prevalentemente al mondo maschile. Ciò pur tuttavia non ha inciso sul fronte della femminilità che in taluni casi si mostra con una forte carica di sensualità.
La mostra dedicata alla Luberti si inserisce nell’ambito delle esposizioni che a Cagli hanno in questi mesi il loro fulcro nella pregevole mostra “Fine Novecento” che a Palazzo Tiranni-Castracane è incentrata sulla pittura degli ultimi due decenni del secolo scorso.
09
agosto 2003
Luberti – Bronzi, marmi, terrecotte
Dal 09 al 24 agosto 2003
arte contemporanea
Location
PALAZZO PUBBLICO
Cagli, Piazza Matteotti, 1, (Pesaro E Urbino)
Cagli, Piazza Matteotti, 1, (Pesaro E Urbino)
Orario di apertura
da lunedì a sabato dalle ore 10:00 alle 12:30 e dalle ore 16:00 alle 20:00; domenica e festivi dalle ore 16:00 alle 21:00; chiuso il pomeriggio dei giorni 10 e 15 agosto 2003
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