Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Luca Alinari / Antonio Possenti
due mostre personali e una serata inaugurale con la partecipazione di Lodola e Red Ronnie
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Galleria Spagnoli di Firenze, nella sua splendida location estiva presso il Villaggio Valtur di Simeri (CZ), organizza dal 9 al 23 settembre 2006 una straordinaria mostra di dipinti inediti di Luca Alinari (Firenze, 1943).
La mostra «Luca Alinari. La modernità di una pittura che risale alla maestà dell’antico» comprende circa 90 opere appartenenti alla più recente, aristocratica stagione creativa di questo grande protagonista della pittura internazionale. Tra le innumerevoli rassegne, pubbliche e private, nelle quali egli è stato protagonista, in Italia come all’estero, si ricordano la Biennale di Venezia (1982), la Quadriennale di Roma (1986), le grandi antologiche presso Palazzo Reale di Milano (1993), Museo civico d’arte contemporanea di Genova, «Villa Croce» (1995), Palazzo Medici Riccardi di Firenze (2000), Galerie Adler di Parigi (2003).
Nel 1999 il Museo degli Uffizi ha acquisito un suo Autoritratto, oggi inserito nella fa-mosa raccolta collocata anche nel Corridoio Vasariano.
Molti e autorevoli i critici, gli storici dell’arte, i poeti e gli scrittori che si sono occupati della sua opera; fra gli altri, Barilli, Crispolti, Gatto, Pasquali, Parise, Pontiggia, Sanguineti e, recentemente, persino il Nobel per la Letteratura 1998, José Saramago.
Curatore della mostra é il critico, storico dell’arte Giovanni Faccenda.
Scrive nel catalogo della mostra (ed. Masso delle Fate, 112 pp, 110 illustr. a colori e in b/n) Giovanni Faccenda: «[…] Il recupero dei numerosi testi e, soprattutto, la rivisitazione più adeguata e approfondita del lavoro di Alinari, anche in rapporto a questa sua attuale, aristocratica stagione creativa, hanno evidenziato una talvolta discontinua corrispondenza tra riflessione critica ed essenza oggettiva dei dipinti. Non sempre, infatti, si è convenientemente sottolineata […] la cospicua dote di una ricerca espressiva, ingegnosa e singolare, sempre più spesso attraversata da stimoli provenienti da vari versanti: la pittura gotica senese di Duccio di Buoninsegna, Simone Martini e Ambrogio Lorenzetti, innanzitutto; il senso architettonico di Giotto; la prospettiva intellettuale di Leon Battista Alberti e Piero della Francesca; il paesaggio surreale di Benozzo Gozzoli; l’astratto colorismo di Pontormo; infine quanto racchiuso in quello spicchio di Novecento in cui Cubismo, Metafisica, Futurismo e Dadaismo ebbero a susseguirsi come se tra loro fossero tras-corsi secoli anziché anni (1907-1916).
Prendendo in prestito le parole che Soffici ebbe a rivolgere a Carrà sotto le bombe della prima guerra mondiale: «Se vai a Ferrara guarda le opere di de Chirico: vedrai che cosa intendevo io per modernità che risale alla maestà dell’antico…», ecco sintetizzate urgenze e ragioni che hanno accompagnato Alinari dal 1998 in poi, allorché, riprendendo soluzioni stilistiche e narrative germi-nate nel suo organico passato, è riuscito a dare straordinaria consistenza a un genere pittorico di inconfutabile rilevanza: volti e figure, suggestivi come nei fondi oro dei maestri primitivi, impreziosiscono ora un impianto cromatico misto di acrilici e pomice, nel quale la misurata ricorrenza di certi deliziosi ricami è, insieme, allusione autobiografica e sorvegliata ripresa di certe iconoclastiche pratiche dada (Francis Picabia) […]»
_____________________________________________
La Galleria Spagnoli di Firenze, nella sua splendida location estiva presso il Villaggio Valtur di Simeri (CZ), organizza dal 9 al 23 settembre 2006 una straordinaria mostra di dipinti inediti di Antonio Possenti (Lucca, 1933), geniale quanto significativo protagonista nel panorama artistico nazionale e internazionale.
La mostra «Possenti. Carte nautiche di un viaggiatore senza meta» comprende 50 opere realizzate su quell’originale, esclusivo, pregiato supporto che sono, appunto, le antiche carte nautiche, ritrovate perlopiù dallo stesso Possenti sulle bancarelle di cose usate o nei negozi d’antiquariato.
Curatore della mostra é il critico, storico dell’arte Giovanni Faccenda.
Scrive nel catalogo della mostra (ed. Masso delle Fate, 76 pp, 40 illustr. a colori e in b/n) Giovanni Faccenda: «Di questo pittore che continua ad affascinarmi in ogni suo versante espressivo non smetto di essere ammiratore appassionato. Resto infatti convinto, andando oltre la consueta analisi superficiale e semplificata di un’opera al contrario densa di innumerevoli complicazioni, che qualcosa di oscuro alberghi in una profondità intrigante e al tempo stesso sfuggente anche al più attento degli osservatori.
[…] In questo senso, le carte nautiche divengono per Possenti straordinario terreno espressivo, ricche come sono di spunti che egli prontamente raccoglie, asseconda e infine esaurisce con gusto e inventiva sorprendenti. L’originale grafica smarrisce ogni sua consistenza: curve, indicazioni e tracciati, soggetti a un fantasioso processo di trasfigurazione, mutano come per incanto in becchi di uccelli, inattese balene, colorati pesci compagni di sventura o di avventura del barbuto marinaio. Il colore corrobora l’azione della matita e viceversa: qua e là, per i palati fini, è dato di gustare virtuose divagazioni divisioniste.
Dipingere diventa un viaggio immaginario ricco di impreviste sollecitazioni. Il tono dell’esposizione cresce di pari passo al fiorire di situazioni impreviste e fascinose: stupisci di figure che neppure avresti immaginato, immerso in una rappresentazione fantastica in cui hai il privilegio di sentirti inatteso protagonista.
[…] Ogni dipinto arriva così a comporsi e a vibrare di accadimenti simultanei, che destano non solo la nostra meraviglia, ma anche quella di chi ne è autore sorpreso e subito appagato. Il percorso creativo raccoglie ogni spunto impensato, un minuscolo dettaglio guadagna il più curioso degli approfondimenti. Un segno, una pennellata abbozzata, diventano istantaneamente pretesti irrinunciabili: nella rugosa realtà di una carta nautica recuperata su una bancarella di cose usate e salvata dal naufragio che era scritto nel suo destino, Possenti incontra altre rotte immaginarie, spiagge, scogli e mari – qualche uomo isolato come lui – del suo viaggio infinito...»
________________________________________________
Nel centenario della nascita del Movimento non violento si terrà una serata celebrativa presenta-ta da Red Ronnie, apprezzato giornalista musicale e famoso presentatore televisivo. Ospite d’eccezione, uno dei maggiori protagonisti del panorama artistico contemporaneo, Marco Lodola, autore di una straordinaria opera realizzata specificatamente per questo anniversario: un inconsueto Gandhi nero, vestito di bianco. Sullo sfondo, due torri gemelle colorate di arcobaleno. Due torri che formano anche un grande “undici”: l’11 settembre.
Dice Lodola: «La mia opera intende celebrare il centenario della nascita del movimento non violento di Gandhi in Sudafrica, che iniziò da un gesto di protesta passiva contro l’apartheid a Johannesburg, l’11 settembre 1906. Questo giorno dell’anno è al centro di una coincidenza astrale incredibile: il prossimo 11 settembre è anche il quinto anniversario degli attentati di New York che distrussero le Torri Gemelle. Nella scultu-ra ho riunito idealmente e fisicamente tali concomitanze, dando un messaggio di pace».
Fra i vari momenti di uno spettacolo che si annuncia denso di pathos e sorprese, la performance musicale che vedrà impegnato lo stesso Lodola insieme a Andy, musicista e vocalist del noto gruppo musicale Blu Vertigo.
Nell’occasione, verrà anche inaugurata una mostra, curata dal critico e storico dell’arte Giovanni Faccenda, comprendente una trentina di lavori di Marco Lodola appartenenti alla sua più recente stagione creativa, fra i quali le celebri Luminose che, all’interno dell’evento in programma, costituiranno il più intrigante suggello coreografico.
La mostra «Luca Alinari. La modernità di una pittura che risale alla maestà dell’antico» comprende circa 90 opere appartenenti alla più recente, aristocratica stagione creativa di questo grande protagonista della pittura internazionale. Tra le innumerevoli rassegne, pubbliche e private, nelle quali egli è stato protagonista, in Italia come all’estero, si ricordano la Biennale di Venezia (1982), la Quadriennale di Roma (1986), le grandi antologiche presso Palazzo Reale di Milano (1993), Museo civico d’arte contemporanea di Genova, «Villa Croce» (1995), Palazzo Medici Riccardi di Firenze (2000), Galerie Adler di Parigi (2003).
Nel 1999 il Museo degli Uffizi ha acquisito un suo Autoritratto, oggi inserito nella fa-mosa raccolta collocata anche nel Corridoio Vasariano.
Molti e autorevoli i critici, gli storici dell’arte, i poeti e gli scrittori che si sono occupati della sua opera; fra gli altri, Barilli, Crispolti, Gatto, Pasquali, Parise, Pontiggia, Sanguineti e, recentemente, persino il Nobel per la Letteratura 1998, José Saramago.
Curatore della mostra é il critico, storico dell’arte Giovanni Faccenda.
Scrive nel catalogo della mostra (ed. Masso delle Fate, 112 pp, 110 illustr. a colori e in b/n) Giovanni Faccenda: «[…] Il recupero dei numerosi testi e, soprattutto, la rivisitazione più adeguata e approfondita del lavoro di Alinari, anche in rapporto a questa sua attuale, aristocratica stagione creativa, hanno evidenziato una talvolta discontinua corrispondenza tra riflessione critica ed essenza oggettiva dei dipinti. Non sempre, infatti, si è convenientemente sottolineata […] la cospicua dote di una ricerca espressiva, ingegnosa e singolare, sempre più spesso attraversata da stimoli provenienti da vari versanti: la pittura gotica senese di Duccio di Buoninsegna, Simone Martini e Ambrogio Lorenzetti, innanzitutto; il senso architettonico di Giotto; la prospettiva intellettuale di Leon Battista Alberti e Piero della Francesca; il paesaggio surreale di Benozzo Gozzoli; l’astratto colorismo di Pontormo; infine quanto racchiuso in quello spicchio di Novecento in cui Cubismo, Metafisica, Futurismo e Dadaismo ebbero a susseguirsi come se tra loro fossero tras-corsi secoli anziché anni (1907-1916).
Prendendo in prestito le parole che Soffici ebbe a rivolgere a Carrà sotto le bombe della prima guerra mondiale: «Se vai a Ferrara guarda le opere di de Chirico: vedrai che cosa intendevo io per modernità che risale alla maestà dell’antico…», ecco sintetizzate urgenze e ragioni che hanno accompagnato Alinari dal 1998 in poi, allorché, riprendendo soluzioni stilistiche e narrative germi-nate nel suo organico passato, è riuscito a dare straordinaria consistenza a un genere pittorico di inconfutabile rilevanza: volti e figure, suggestivi come nei fondi oro dei maestri primitivi, impreziosiscono ora un impianto cromatico misto di acrilici e pomice, nel quale la misurata ricorrenza di certi deliziosi ricami è, insieme, allusione autobiografica e sorvegliata ripresa di certe iconoclastiche pratiche dada (Francis Picabia) […]»
_____________________________________________
La Galleria Spagnoli di Firenze, nella sua splendida location estiva presso il Villaggio Valtur di Simeri (CZ), organizza dal 9 al 23 settembre 2006 una straordinaria mostra di dipinti inediti di Antonio Possenti (Lucca, 1933), geniale quanto significativo protagonista nel panorama artistico nazionale e internazionale.
La mostra «Possenti. Carte nautiche di un viaggiatore senza meta» comprende 50 opere realizzate su quell’originale, esclusivo, pregiato supporto che sono, appunto, le antiche carte nautiche, ritrovate perlopiù dallo stesso Possenti sulle bancarelle di cose usate o nei negozi d’antiquariato.
Curatore della mostra é il critico, storico dell’arte Giovanni Faccenda.
Scrive nel catalogo della mostra (ed. Masso delle Fate, 76 pp, 40 illustr. a colori e in b/n) Giovanni Faccenda: «Di questo pittore che continua ad affascinarmi in ogni suo versante espressivo non smetto di essere ammiratore appassionato. Resto infatti convinto, andando oltre la consueta analisi superficiale e semplificata di un’opera al contrario densa di innumerevoli complicazioni, che qualcosa di oscuro alberghi in una profondità intrigante e al tempo stesso sfuggente anche al più attento degli osservatori.
[…] In questo senso, le carte nautiche divengono per Possenti straordinario terreno espressivo, ricche come sono di spunti che egli prontamente raccoglie, asseconda e infine esaurisce con gusto e inventiva sorprendenti. L’originale grafica smarrisce ogni sua consistenza: curve, indicazioni e tracciati, soggetti a un fantasioso processo di trasfigurazione, mutano come per incanto in becchi di uccelli, inattese balene, colorati pesci compagni di sventura o di avventura del barbuto marinaio. Il colore corrobora l’azione della matita e viceversa: qua e là, per i palati fini, è dato di gustare virtuose divagazioni divisioniste.
Dipingere diventa un viaggio immaginario ricco di impreviste sollecitazioni. Il tono dell’esposizione cresce di pari passo al fiorire di situazioni impreviste e fascinose: stupisci di figure che neppure avresti immaginato, immerso in una rappresentazione fantastica in cui hai il privilegio di sentirti inatteso protagonista.
[…] Ogni dipinto arriva così a comporsi e a vibrare di accadimenti simultanei, che destano non solo la nostra meraviglia, ma anche quella di chi ne è autore sorpreso e subito appagato. Il percorso creativo raccoglie ogni spunto impensato, un minuscolo dettaglio guadagna il più curioso degli approfondimenti. Un segno, una pennellata abbozzata, diventano istantaneamente pretesti irrinunciabili: nella rugosa realtà di una carta nautica recuperata su una bancarella di cose usate e salvata dal naufragio che era scritto nel suo destino, Possenti incontra altre rotte immaginarie, spiagge, scogli e mari – qualche uomo isolato come lui – del suo viaggio infinito...»
________________________________________________
Nel centenario della nascita del Movimento non violento si terrà una serata celebrativa presenta-ta da Red Ronnie, apprezzato giornalista musicale e famoso presentatore televisivo. Ospite d’eccezione, uno dei maggiori protagonisti del panorama artistico contemporaneo, Marco Lodola, autore di una straordinaria opera realizzata specificatamente per questo anniversario: un inconsueto Gandhi nero, vestito di bianco. Sullo sfondo, due torri gemelle colorate di arcobaleno. Due torri che formano anche un grande “undici”: l’11 settembre.
Dice Lodola: «La mia opera intende celebrare il centenario della nascita del movimento non violento di Gandhi in Sudafrica, che iniziò da un gesto di protesta passiva contro l’apartheid a Johannesburg, l’11 settembre 1906. Questo giorno dell’anno è al centro di una coincidenza astrale incredibile: il prossimo 11 settembre è anche il quinto anniversario degli attentati di New York che distrussero le Torri Gemelle. Nella scultu-ra ho riunito idealmente e fisicamente tali concomitanze, dando un messaggio di pace».
Fra i vari momenti di uno spettacolo che si annuncia denso di pathos e sorprese, la performance musicale che vedrà impegnato lo stesso Lodola insieme a Andy, musicista e vocalist del noto gruppo musicale Blu Vertigo.
Nell’occasione, verrà anche inaugurata una mostra, curata dal critico e storico dell’arte Giovanni Faccenda, comprendente una trentina di lavori di Marco Lodola appartenenti alla sua più recente stagione creativa, fra i quali le celebri Luminose che, all’interno dell’evento in programma, costituiranno il più intrigante suggello coreografico.
09
settembre 2006
Luca Alinari / Antonio Possenti
Dal 09 al 23 settembre 2006
arte contemporanea
presentazione
serata - evento
presentazione
serata - evento
Location
VILLAGGIO VALTUR
Simeri Crichi, Località Chiusa, (Catanzaro)
Simeri Crichi, Località Chiusa, (Catanzaro)
Orario di apertura
10-13/17-24 (tutti i giorni)
Vernissage
9 Settembre 2006, ore 21.30
Editore
MASSO DELLE FATE
Autore
Curatore