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Luca Curci & Fabiana Roscioli – Il tempo dentro
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Comunicato stampa
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Esplorare le nuove frontiere della comunicazione, in un universo artistico della mutazione, spostandosi sui nuovi incroci possibili che innestano immagini, nuove tecnologie, culture etniche, chirurgia estetica, manifesti teorici, architettura e rapporti psicofisici tra corpo e spazio-identità. Nuove mescolanze nascono e creano teorie di nuovi linguaggi, come costruzione di connessioni che creano situazioni plurali e nuovi incroci che ibridano gli infiniti linguaggi possibili in una dissolvenza comunicativa in cui prende forma la differenza. In questo senso la transarchitettura descrive una trasformazione o una trasmutazione dell’architettura verso la rottura dell’opposizione di fisico e virtuale e la proposta di un continuum che conduca da un’architettura fisica a un’architettura tecnologicamente potenziata a un’architettura del cyberspazio. L’architettura si tripartisce: architettura liquida nel cyberspazio, transarchitettura al confine ibrido di spazio fisico e spazio virtuale, design del sé e dell’altro in spazi addizionati.
Il corpo moderno, a sua volta, è fatto di due corpi. Uno virtuale, quello smaterializzato della rete, e l’altro che si potrebbe definire “ipercorpo”, in altri termini un corpo che contiene altri corpi. Il corpo è sempre più “mediato” e fruito attraverso i media. In uno scenario in cui cibernetica, genetica e sistemi complessi si intrecciano nella prospettiva di un futuro neobiologico, si stabiliscono nuove alleanze tra organismi e meccanismi. L’arte segnala questo spostamento che produce nuove forme di vita artificiale. L’arte vive il post-organico. Il progetto è quindi un tentativo di ritrovare una congiunzione, un equilibrio tra mente e corpo, una continuità tra corpo e natura, soggetto e oggetto, corpo e spiritualità, convinti che non esista un modello in cui non sia la natura a dettare le regole. L'azione è quindi l'unica vera rivoluzione possibile ad un sistema che ci vorrebbe passivi consumatori. Il tutto curando gli aspetti estetici, simbolici, comunicativi, emozionali del colore, dall’abbigliamento all’arredamento, dall’architettura della location alle proporzioni tra corpo e spazio.
Il corpo moderno, a sua volta, è fatto di due corpi. Uno virtuale, quello smaterializzato della rete, e l’altro che si potrebbe definire “ipercorpo”, in altri termini un corpo che contiene altri corpi. Il corpo è sempre più “mediato” e fruito attraverso i media. In uno scenario in cui cibernetica, genetica e sistemi complessi si intrecciano nella prospettiva di un futuro neobiologico, si stabiliscono nuove alleanze tra organismi e meccanismi. L’arte segnala questo spostamento che produce nuove forme di vita artificiale. L’arte vive il post-organico. Il progetto è quindi un tentativo di ritrovare una congiunzione, un equilibrio tra mente e corpo, una continuità tra corpo e natura, soggetto e oggetto, corpo e spiritualità, convinti che non esista un modello in cui non sia la natura a dettare le regole. L'azione è quindi l'unica vera rivoluzione possibile ad un sistema che ci vorrebbe passivi consumatori. Il tutto curando gli aspetti estetici, simbolici, comunicativi, emozionali del colore, dall’abbigliamento all’arredamento, dall’architettura della location alle proporzioni tra corpo e spazio.
28
settembre 2005
Luca Curci & Fabiana Roscioli – Il tempo dentro
Dal 28 settembre al 28 ottobre 2005
arte contemporanea
Location
RIPARTE CAFE’ – RIPA HOTEL
Roma, Via Degli Orti Di Trastevere, 1, (Roma)
Roma, Via Degli Orti Di Trastevere, 1, (Roma)
Vernissage
28 Settembre 2005, ore 19.30
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