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Luca Francesconi
Marella Arte Contemporanea è lieta di presentare la personale di Luca Francesconi. L’artista, operante nell’ambito dell’arte concettuale, presenterà una ventina di opere fotografiche tratte dall’installazione “Torno subito” ed il video “Uno”. La mostra illustrerà il percorso dell’artista dal 1999 al 2004 ripercorrendone le tappe principali.
Comunicato stampa
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Videoartista e performer, Luca Francesconi, classe 1979, parla nelle sue opere di sentimenti, di vissuti personali, di un passato dai toni autobiografici, della Storia ma anche di esperienze comuni, apparentemente banali. Queste tematiche che documentano atmosfere, sensazioni, ricordi svaniti, sono sempre caratterizzate dalla presenza dell’aspetto performativo e del movimento.
"Torno subito" - nasce quasi per caso - dichiara l’artista. Una visita inattesa nella cantina dei nonni lo fa all’improvviso immergere in un mondo lontano, pregno di passato ma al tempo stesso di oggetti ancora vivi, pieni di storia, che hanno ancora molto da dire. Scorci di vita passata che trasformati dalla sua arte divengono immediatamente attuali e palpitanti. Un tappeto, una macchina da scrivere e faldoni di documenti e fatture disordinatamente accatastati, oggetti ormai parte di un mondo sommerso, danno vita inaspettatamente ad un’altra storia, una storia moderna.
Questi oggetti divengono i protagonisti dell’installazione "Torno subito", ambientata negli anni ’80, nella quale un uomo o una donna – ipotetico personaggio che diviene l’emblema di una condizione esistenziale – abbandona all’improvviso l’ufficio, quasi fosse la cosa più naturale del mondo, per non tornarci più. Una scelta probabilmente non premeditata, che "succede" e si inserisce come una catastrofe naturale nella vita di questo personaggio cambiandola radicalmente, ma non si sa come. La scelta apparentemente assurda di abbandonare un modus vivendi ormai radicato diviene in realtà la cosa più naturale e spontanea che possa accadere.
Entra allora in gioco lo spettatore che immagina, che partecipa all’evento in modo del tutto personale. Questo ufficio abbandonato - reminiscenza nostalgica di un fermento che non ha più luogo e di cui restano tracce scombinate che presumono un lascito tempestivo – diventa il luogo di un apparente disordine in cui in realtà vige l’ordine-disordine di coloro che ne hanno preso possesso: ogni cosa è dove deve essere. Lo spettatore irrompe in scena e continua l’opera: scrive sui muri, sui documenti, addirittura li ruba, getta in aria i fogli divenendo il protagonista di un atto di assoluta libertà.
Luca Francesconi è nato nel 1979 a Mantova, dove vive e lavora. Ha realizzato alcune importanti personali, tra le quali si ricordano "Tavoli e tele" (Salone Gonzaghesco, Mantova, 1997), "Beauty Killers" (Galleria Città di Padova, 1998) con la quale ha vinto il premio giovani artisti, "Necessario adempimento di un obbligo sociale" (Galleria Massimo Carasi Arte Contemporanea, Mantova, 2001), "la ripartizione degli averi nella società è perfettamente inutile" (The Flat, Milano, Massimo Carasi arte Contemporanea, 2002), "Die Aufteilung der guter in der Gesellschaft ist vollkommen unnoting" a cura di Gea Politi ( Fine Arts Unternamen, Berlino, 2002), "Italian Boys" (Galleria Analix forever, Ginevra, 2002), "Gin a body meet a body" a cura di Patricia Ellis (Berlin Play Gallery, 2003). L’artista ha partecipato a numerosissime collettive, ricordiamo: collettiva presso la Fondazione Ratti (Como, 1999), "Tracce di un seminario" a cura di Angela Varrese e Giacinto di Pietrantonio (Viafarini, Milano, 2000), "Pubblico/Privato" (Chiostri di San Pietro, Reggio Emilia, 2000), "Generator" (Trevi Flash Art Museum, Trevi, 2000), 1° Biennale di Tirana a cura di Giancarlo Politi (2001), "Amici nostri" (Trevi Flash Art Museum (Trevi, 2001), infine Art-Scope (New York – Marella Arte Contemporanea, 2003).
"Torno subito" - nasce quasi per caso - dichiara l’artista. Una visita inattesa nella cantina dei nonni lo fa all’improvviso immergere in un mondo lontano, pregno di passato ma al tempo stesso di oggetti ancora vivi, pieni di storia, che hanno ancora molto da dire. Scorci di vita passata che trasformati dalla sua arte divengono immediatamente attuali e palpitanti. Un tappeto, una macchina da scrivere e faldoni di documenti e fatture disordinatamente accatastati, oggetti ormai parte di un mondo sommerso, danno vita inaspettatamente ad un’altra storia, una storia moderna.
Questi oggetti divengono i protagonisti dell’installazione "Torno subito", ambientata negli anni ’80, nella quale un uomo o una donna – ipotetico personaggio che diviene l’emblema di una condizione esistenziale – abbandona all’improvviso l’ufficio, quasi fosse la cosa più naturale del mondo, per non tornarci più. Una scelta probabilmente non premeditata, che "succede" e si inserisce come una catastrofe naturale nella vita di questo personaggio cambiandola radicalmente, ma non si sa come. La scelta apparentemente assurda di abbandonare un modus vivendi ormai radicato diviene in realtà la cosa più naturale e spontanea che possa accadere.
Entra allora in gioco lo spettatore che immagina, che partecipa all’evento in modo del tutto personale. Questo ufficio abbandonato - reminiscenza nostalgica di un fermento che non ha più luogo e di cui restano tracce scombinate che presumono un lascito tempestivo – diventa il luogo di un apparente disordine in cui in realtà vige l’ordine-disordine di coloro che ne hanno preso possesso: ogni cosa è dove deve essere. Lo spettatore irrompe in scena e continua l’opera: scrive sui muri, sui documenti, addirittura li ruba, getta in aria i fogli divenendo il protagonista di un atto di assoluta libertà.
Luca Francesconi è nato nel 1979 a Mantova, dove vive e lavora. Ha realizzato alcune importanti personali, tra le quali si ricordano "Tavoli e tele" (Salone Gonzaghesco, Mantova, 1997), "Beauty Killers" (Galleria Città di Padova, 1998) con la quale ha vinto il premio giovani artisti, "Necessario adempimento di un obbligo sociale" (Galleria Massimo Carasi Arte Contemporanea, Mantova, 2001), "la ripartizione degli averi nella società è perfettamente inutile" (The Flat, Milano, Massimo Carasi arte Contemporanea, 2002), "Die Aufteilung der guter in der Gesellschaft ist vollkommen unnoting" a cura di Gea Politi ( Fine Arts Unternamen, Berlino, 2002), "Italian Boys" (Galleria Analix forever, Ginevra, 2002), "Gin a body meet a body" a cura di Patricia Ellis (Berlin Play Gallery, 2003). L’artista ha partecipato a numerosissime collettive, ricordiamo: collettiva presso la Fondazione Ratti (Como, 1999), "Tracce di un seminario" a cura di Angela Varrese e Giacinto di Pietrantonio (Viafarini, Milano, 2000), "Pubblico/Privato" (Chiostri di San Pietro, Reggio Emilia, 2000), "Generator" (Trevi Flash Art Museum, Trevi, 2000), 1° Biennale di Tirana a cura di Giancarlo Politi (2001), "Amici nostri" (Trevi Flash Art Museum (Trevi, 2001), infine Art-Scope (New York – Marella Arte Contemporanea, 2003).
05
febbraio 2004
Luca Francesconi
Dal 05 febbraio al 06 marzo 2004
arte contemporanea
Location
MARELLA ARTE CONTEMPORANEA
Milano, Via Lepontina, 8, (Milano)
Milano, Via Lepontina, 8, (Milano)
Orario di apertura
martedì-venerdì 12.00-20.00; sabato 12.00-19.00
Vernissage
5 Febbraio 2004, + preformance dalle ore 18.30 alle 21.00