Sabato 24 gennaio alle ore 19:00 presso il museo nuova era di bari si è inaugurata la mostra di luca lillo e antonella violante , intitolata unoun. Entrando in galleria ci si imbatte nel percorso ascetico della violante, un viaggio mistico attraverso il tempo e lo spazio stigmatizzato dalla presenza di grossi piedi fotografati e sistemati a croce sulla parete di fondo. Sull' altra parete disponibile si trova una via crucis in 12 stazioni ossia dodici tele di juta , come i mesi dell' anno, su cui è sempre cucita una rosa secca. A variare sono le scritte o i numeri che registrano ermetici riferimenti , in chiave poverista, alla personale biografia dell'artista nel corso di un anno.
, è il nome del lavoro di Lillo e si articola in un macchinoso susseguirsi di tappe narrative affidate a diversi linguaggi.
Si comincia con una stampa plotter dove lo stesso Lillo appare letteralmente smontato in pezzi e supportato dalle dovute indicazioni per il montaggio nel format tipico della sorpresa dell' uovo kinder. Nel video che lo affianca si compie il magico rito della ricomposizione dei pezzi fino a figura completa poi nuovamente alterata dalla sua riconversione in 3d. Siamo ormai di fronte alla vita autonoma del clone che esce dal video e si introtuce provocatoriamente nella stanza di Lillo e in un impossibile dialogo con il suo doppio arriva all'ultimo stadio quello della pittura , tele ad olio i cui soggetti sono i frammenti anatomici del clone colorati nelle tipiche tonalità artificiali della grafica 3d.