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Luca Lillo – Porta-Mi
Dall’incontro di pittura, grafica e fotografia con il linguaggio web nasce il progetto -Porta-Mi-, nove opere di LUCA LILLO dedicate allo spazio urbano di Milano, all’attraversamento dei suoi varchi e degli antichi limiti geografici: le porte! Monumenti simbolo di una città che e’ l’anima del commercio nella storia e dell’interazione culturale verso i futuri mondi possibili.
Comunicato stampa
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Installazioni site-specific
MOHO - Severed Heads
5° LIVELLO - Puzzle Map
LUCA COS - Margin Compass
ALE SENSO - Personal Memory Bank.
Your ideas are in good hands!
Dall'incontro di pittura, grafica e fotografia con il linguaggio web nasce il progetto -Porta-Mi-, nove opere di LUCA LILLO dedicate allo spazio urbano di Milano, all'attraversamento dei suoi varchi e degli antichi limiti geografici: le porte! Monumenti simbolo di una città che e' l'anima del commercio nella storia e dell'interazione culturale verso i futuri mondi possibili.
Migliaia di persone quotidianamente vengono assorbite e rigettate bulimicamente sulle strade. Sono questi i paesaggi che fanno da sfondo all'immaginario di Luca Lillo: fotogrammi delle porte di Milano catturate da GoogleStreet, luoghi avvistati da tutti ma da nessuno attraversati, e ricodificati dall'artista nel linguaggio ASCII (Codice Standard Americano per lo Scambio di Informazioni, nato agli albori dell'informatizzazione).
La separazione dei piani della realtà genera un alter-ego, confinato all'interno dell'ambiente artificiale della tela, dalla quale vorrebbe evadere, ma che rappresenta la sua unica possibilità di esistenza. È in primis il doppio virtuale dell'artista generatosi nel non-luogo tecnologico, ad essere ritratto e bloccato da Luca Lillo, e' l'altra faccia della stessa medaglia che tenta ancora una volta di attraversare la porta per ricongiungersi, come in uno specchio magico. Porte dello spazio e porte della mente entrano per un istante in contatto sulla tela. Vita virtuale e materia pulsante concorrono alla proliferazione di mondi freddi e incorporei che spingono alla fuga e al tormento interiore.
Le opere di Luca Lillo rifettono un sodalizio equilibrato tra tradizione e tecnologia all'insegna della commistione dei generi e delle tecniche. Combina la manualità epressa in pittura, disegno e incisione all'utilizzo degli strumenti di computer grafica, lo studio della storia dell-arte alle piu' recenti tecniche di comunicazione di massa. Nasce a Bari il 27 dicembre 1978. Diplomato all'Accademia di Belle Arti di Bari, ha partecipato a numero collettive presso spazi pubblici e gallerie d'arte contemporanea. Nel 2003 espone alla Biennale d'Incisione Italia-Austria e dal 2004 si dedica alla ricerca su forme di produzione artistica legate alle tecniche multimediali. Ha collaborato in qualiltà di assistente con Sol Lewitt e David Tremlett. Nel 2006 si trasferisce a Milano, dove attualmente lavora come visual and web designer.
Quattro installazioni site-specific affiancheranno la personale di Luca Lillo per approfondire la diagnosi sul malessere metropolitano e sulle sue cure. Il cittadino si trasforma sempre piu' nell'alter-ego virtuale che attraversa un mondo in vetrina senza soste, senza interessi e senza spazi per ricongiungersi alla propria identità sociale e collettiva.
Grandi mura cadono, ma venti anno dopo piccole cancellate crescono; recisioni e recinzioni dello spazio urbano, divieti di condivisione, emblemi di grandi problematiche lasciate irrisolte dalla pubblica amministrazione.
Il duo artistico MOHO rilancia in galleria l'intervento di Public Art realizzato il 10 novembre 2009 in risposta alla dedica della collinetta di Viale Montenero a Milano, recententemente cinta da una cancellata, alla caduta del muro di Berlino: ossimoro per eccellenza. Quarantuno teste mozzate e martoriate, infilzate sull'acuminata inferriata, per richiamare l'attenzione dei milanesi sul processo di virtualizzazione che la -strada- sta subendo negli ultimi anni. Moderni Ex voto, le Teste dei MOHO non sono un dono ad una divinità, ma alla comunità, purche' essa torni ad essere se stessa e non una copia sbiadita e impalpabile di socialità.
ALE SENSO, fra le migliori donne writer italiane, installerà in galleria 30 casseforti di varie dimensioni ricavate dal cartone scartato dalla città. Ognuna di esse custodisce segreti, paure e desideri privati che plasmano la vita pubblica e le attitudini di un'intera popolazione in bilico tra slanci vitali e frustrazioni represse. Milano Spaesata si riempe di futili indicazioni e segnaletiche. L'immaginario urbano si ritrova oberato da migliaia di simbologie; Famiglia Margini scompagina i punti cardinali e le leggi dell'elettromagnetismo con un'invasione di bussole create da LUCA COS.
5° LIVELLO propone un grande puzzle esplosivo legato ad immagini della città di Milano vissuta nella rapidità sfrenata; anestesie cerebrali e contrazioni muscolari nascoste da sguardi che senza sosta e senza meta vagano tra migliaia di stimoli. Deflagrazioni metropolitane invadono i soffitti dello spazio di via Simone D'Orsenigo 6.
MOHO - Severed Heads
5° LIVELLO - Puzzle Map
LUCA COS - Margin Compass
ALE SENSO - Personal Memory Bank.
Your ideas are in good hands!
Dall'incontro di pittura, grafica e fotografia con il linguaggio web nasce il progetto -Porta-Mi-, nove opere di LUCA LILLO dedicate allo spazio urbano di Milano, all'attraversamento dei suoi varchi e degli antichi limiti geografici: le porte! Monumenti simbolo di una città che e' l'anima del commercio nella storia e dell'interazione culturale verso i futuri mondi possibili.
Migliaia di persone quotidianamente vengono assorbite e rigettate bulimicamente sulle strade. Sono questi i paesaggi che fanno da sfondo all'immaginario di Luca Lillo: fotogrammi delle porte di Milano catturate da GoogleStreet, luoghi avvistati da tutti ma da nessuno attraversati, e ricodificati dall'artista nel linguaggio ASCII (Codice Standard Americano per lo Scambio di Informazioni, nato agli albori dell'informatizzazione).
La separazione dei piani della realtà genera un alter-ego, confinato all'interno dell'ambiente artificiale della tela, dalla quale vorrebbe evadere, ma che rappresenta la sua unica possibilità di esistenza. È in primis il doppio virtuale dell'artista generatosi nel non-luogo tecnologico, ad essere ritratto e bloccato da Luca Lillo, e' l'altra faccia della stessa medaglia che tenta ancora una volta di attraversare la porta per ricongiungersi, come in uno specchio magico. Porte dello spazio e porte della mente entrano per un istante in contatto sulla tela. Vita virtuale e materia pulsante concorrono alla proliferazione di mondi freddi e incorporei che spingono alla fuga e al tormento interiore.
Le opere di Luca Lillo rifettono un sodalizio equilibrato tra tradizione e tecnologia all'insegna della commistione dei generi e delle tecniche. Combina la manualità epressa in pittura, disegno e incisione all'utilizzo degli strumenti di computer grafica, lo studio della storia dell-arte alle piu' recenti tecniche di comunicazione di massa. Nasce a Bari il 27 dicembre 1978. Diplomato all'Accademia di Belle Arti di Bari, ha partecipato a numero collettive presso spazi pubblici e gallerie d'arte contemporanea. Nel 2003 espone alla Biennale d'Incisione Italia-Austria e dal 2004 si dedica alla ricerca su forme di produzione artistica legate alle tecniche multimediali. Ha collaborato in qualiltà di assistente con Sol Lewitt e David Tremlett. Nel 2006 si trasferisce a Milano, dove attualmente lavora come visual and web designer.
Quattro installazioni site-specific affiancheranno la personale di Luca Lillo per approfondire la diagnosi sul malessere metropolitano e sulle sue cure. Il cittadino si trasforma sempre piu' nell'alter-ego virtuale che attraversa un mondo in vetrina senza soste, senza interessi e senza spazi per ricongiungersi alla propria identità sociale e collettiva.
Grandi mura cadono, ma venti anno dopo piccole cancellate crescono; recisioni e recinzioni dello spazio urbano, divieti di condivisione, emblemi di grandi problematiche lasciate irrisolte dalla pubblica amministrazione.
Il duo artistico MOHO rilancia in galleria l'intervento di Public Art realizzato il 10 novembre 2009 in risposta alla dedica della collinetta di Viale Montenero a Milano, recententemente cinta da una cancellata, alla caduta del muro di Berlino: ossimoro per eccellenza. Quarantuno teste mozzate e martoriate, infilzate sull'acuminata inferriata, per richiamare l'attenzione dei milanesi sul processo di virtualizzazione che la -strada- sta subendo negli ultimi anni. Moderni Ex voto, le Teste dei MOHO non sono un dono ad una divinità, ma alla comunità, purche' essa torni ad essere se stessa e non una copia sbiadita e impalpabile di socialità.
ALE SENSO, fra le migliori donne writer italiane, installerà in galleria 30 casseforti di varie dimensioni ricavate dal cartone scartato dalla città. Ognuna di esse custodisce segreti, paure e desideri privati che plasmano la vita pubblica e le attitudini di un'intera popolazione in bilico tra slanci vitali e frustrazioni represse. Milano Spaesata si riempe di futili indicazioni e segnaletiche. L'immaginario urbano si ritrova oberato da migliaia di simbologie; Famiglia Margini scompagina i punti cardinali e le leggi dell'elettromagnetismo con un'invasione di bussole create da LUCA COS.
5° LIVELLO propone un grande puzzle esplosivo legato ad immagini della città di Milano vissuta nella rapidità sfrenata; anestesie cerebrali e contrazioni muscolari nascoste da sguardi che senza sosta e senza meta vagano tra migliaia di stimoli. Deflagrazioni metropolitane invadono i soffitti dello spazio di via Simone D'Orsenigo 6.
04
febbraio 2010
Luca Lillo – Porta-Mi
Dal 04 al 17 febbraio 2010
arte contemporanea
Location
ASSOCIAZIONE CULTURALE FAMIGLIA MARGINI
Milano, Via Simone D'orsenigo, 6, (Milano)
Milano, Via Simone D'orsenigo, 6, (Milano)
Vernissage
4 Febbraio 2010, ore 18.30
Autore
Curatore