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Luca Macauda – Caliti Juncu
Nelle opere realizzate per la mostra CALITI JUNCU l’elemento focale è il fascino che l’artista Luca Macauda ha nutrito per quell’insieme di presenze sensibili (forme, impressioni tattili, suoni, colori) che definiscono il patrimonio archeologico della Valle dell’Anapo, nella Sicilia Sud-Orientale.
Comunicato stampa
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Maurizio Caldirola Arte Contemporanea è lieta di annunciare CALITI JUNCU, la mostra personale di Luca Macauda.
Nelle opere realizzate per la mostra CALITI JUNCU - il cui titolo allude all’ antico detto siciliano "caliti juncu ca passa la china", in termini non di sottomissione bensì come forma di intelligenza, dove la pianta si china docilmente per assecondare la furia rovinosa dell’acqua - l’elemento focale è il fascino che l’artista ha nutrito per quell’insieme di presenze sensibili (forme, impressioni tattili, oggetti, suoni, colori) che definiscono il patrimonio archeologico della Valle dell’Anapo, nella Sicilia Sud-Orientale. La suggestione profonda che l’artista ha provato per un paesaggio straordinario e di non facile accesso: integro, selvaggio, sottratto ad ogni processo di antropizzazione; l’irriducibile sacralità di una necropoli rupestre scavata a strapiombo nella roccia, i portelli delle tombe, gli oggetti votivi, i corredi funerari. Macauda fa proprie le materie, le forme e le immagini che danno corpo e sostanza a questo luogo, e attraverso il processo pittorico ne attua una sorta di trasmutazione, una restituzione dilatata in termini visivi e mnemonici. Percorse da linee che le attraversano verticalmente o da segni arcuati che a centinaia si intrecciano sovrapponendosi tra loro, le opere nascono da movimenti ripetuti, modulari e assieme organici, ordinati ma liberi, fluttuanti, capaci di disegnare sulle superfici delle strutture spaziali profondamente ambigue. Le texture, le cromie, le linee e gli intrecci che saturano i suoi dipinti, agiscono come un filtro che coglie di sorpresa il nostro sguardo, attuandone una momentanea alterazione, facendo si che la serialità di un gesto ripetuto emerga come una sorta di disegno in divenire, un elemento metamorfico più che un segno grafico. Nell’alternanza di ombra e luce, di pieno e vuoto, morbidezza e ruvidità, emerge un luogo ancestrale, uno spazio arcano dove la ripetizione del gesto è per Macauda anche una sorta di volontà di perdita, di liberazione, come un atto di preghiera e di concentrazione durante il quale corpo e mente divengono uno stato dell’essere sospeso, oltre il tempo ed oltre la forma.
Testo critico a cura di Federico Mazzonelli
__________________
Luca Macauda nasce a Modica nel 1979. Vive e lavora a Brescia. Nel 2002 si diploma all’Accademia di Belle Arti di Roma.
PRINCIPALI ESPOSIZIONI
2019 Caliti juncu, Maurizio Caldirola Arte Contemporanea, Monza (MB)
2018 Personali Matematiche, Luca Macauda / Gabriele Grones, Spazio KN – Trento
Ciane, Fondazione Rocca dei Bentivoglio – Valsamoggia (BO)
Sub-Track, Argenterie Reali_Reggia di Monza, a cura di M.Ar.Co. Monza Arte Contemporanea
Imago Mundi - Rotte mediterranee, Opere della collezione Luciano Benetton, Cantieri Culturali alla Zisa - Palermo Reazione a catena: differenti vie della pittura #2, Galleria Giovanni Bonelli - Milano
2016 Premio Combat Prize (finalista), Museo G. Fattori – Livorno
2015 Alla testa dell’acqua, A+B Contemporary Art – Brescia
Artes | Some velvet drawings, ArtVerona
2014 030_2.0 Arte da Brescia, Piccolo Miglio in Castello-Brescia
2013 EC.02 Caravaggio Contemporanea, Ex Monastero di San Giovanni–Caravaggio (BG)
Oltre il pensiero. Quattordici ricerche attraverso la materia, Palazzo Guaineri delle Cossere–Brescia
2012 We do what we’re told, A+B Contemporary Art – Brescia
2011 Profezie Presenti-Expo 2015, Fondo Nato Frascà c/o Biblioteca di Buscate (MI)
2008 Re-Public!, Tese dell’Arsenale-Venezia
Nelle opere realizzate per la mostra CALITI JUNCU - il cui titolo allude all’ antico detto siciliano "caliti juncu ca passa la china", in termini non di sottomissione bensì come forma di intelligenza, dove la pianta si china docilmente per assecondare la furia rovinosa dell’acqua - l’elemento focale è il fascino che l’artista ha nutrito per quell’insieme di presenze sensibili (forme, impressioni tattili, oggetti, suoni, colori) che definiscono il patrimonio archeologico della Valle dell’Anapo, nella Sicilia Sud-Orientale. La suggestione profonda che l’artista ha provato per un paesaggio straordinario e di non facile accesso: integro, selvaggio, sottratto ad ogni processo di antropizzazione; l’irriducibile sacralità di una necropoli rupestre scavata a strapiombo nella roccia, i portelli delle tombe, gli oggetti votivi, i corredi funerari. Macauda fa proprie le materie, le forme e le immagini che danno corpo e sostanza a questo luogo, e attraverso il processo pittorico ne attua una sorta di trasmutazione, una restituzione dilatata in termini visivi e mnemonici. Percorse da linee che le attraversano verticalmente o da segni arcuati che a centinaia si intrecciano sovrapponendosi tra loro, le opere nascono da movimenti ripetuti, modulari e assieme organici, ordinati ma liberi, fluttuanti, capaci di disegnare sulle superfici delle strutture spaziali profondamente ambigue. Le texture, le cromie, le linee e gli intrecci che saturano i suoi dipinti, agiscono come un filtro che coglie di sorpresa il nostro sguardo, attuandone una momentanea alterazione, facendo si che la serialità di un gesto ripetuto emerga come una sorta di disegno in divenire, un elemento metamorfico più che un segno grafico. Nell’alternanza di ombra e luce, di pieno e vuoto, morbidezza e ruvidità, emerge un luogo ancestrale, uno spazio arcano dove la ripetizione del gesto è per Macauda anche una sorta di volontà di perdita, di liberazione, come un atto di preghiera e di concentrazione durante il quale corpo e mente divengono uno stato dell’essere sospeso, oltre il tempo ed oltre la forma.
Testo critico a cura di Federico Mazzonelli
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Luca Macauda nasce a Modica nel 1979. Vive e lavora a Brescia. Nel 2002 si diploma all’Accademia di Belle Arti di Roma.
PRINCIPALI ESPOSIZIONI
2019 Caliti juncu, Maurizio Caldirola Arte Contemporanea, Monza (MB)
2018 Personali Matematiche, Luca Macauda / Gabriele Grones, Spazio KN – Trento
Ciane, Fondazione Rocca dei Bentivoglio – Valsamoggia (BO)
Sub-Track, Argenterie Reali_Reggia di Monza, a cura di M.Ar.Co. Monza Arte Contemporanea
Imago Mundi - Rotte mediterranee, Opere della collezione Luciano Benetton, Cantieri Culturali alla Zisa - Palermo Reazione a catena: differenti vie della pittura #2, Galleria Giovanni Bonelli - Milano
2016 Premio Combat Prize (finalista), Museo G. Fattori – Livorno
2015 Alla testa dell’acqua, A+B Contemporary Art – Brescia
Artes | Some velvet drawings, ArtVerona
2014 030_2.0 Arte da Brescia, Piccolo Miglio in Castello-Brescia
2013 EC.02 Caravaggio Contemporanea, Ex Monastero di San Giovanni–Caravaggio (BG)
Oltre il pensiero. Quattordici ricerche attraverso la materia, Palazzo Guaineri delle Cossere–Brescia
2012 We do what we’re told, A+B Contemporary Art – Brescia
2011 Profezie Presenti-Expo 2015, Fondo Nato Frascà c/o Biblioteca di Buscate (MI)
2008 Re-Public!, Tese dell’Arsenale-Venezia
12
settembre 2019
Luca Macauda – Caliti Juncu
Dal 12 settembre al 31 ottobre 2019
arte contemporanea
inaugurazione
personale
inaugurazione
personale
Location
MAURIZIO CALDIROLA ARTE CONTEMPORANEA
Monza, Via Alessandro Volta, 26, (Monza E Brianza)
Monza, Via Alessandro Volta, 26, (Monza E Brianza)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì ore 10-12 e 15-18.30
Vernissage
12 Settembre 2019, h 19.00
Autore
Curatore
Autore testo critico