La Galleria Cernaia inaugura la sua attività e presenta al pubblico il lavoro di Luca Nicosia. Le opere esposte in mostra, dipinti su tela e su tavola, sono frutto di un incontro casuale del giovane artista con Paolo Cabassi appassionato collezionista, imprenditore e direttore della galleria. Così partito da una prima commissione a Luca, che in quel momento faceva graffiti, Cabassi decise di sostenerne il lavoro tanto da offrirgli subito uno studio dove poter produrre i suoi primi dipinti su tela.
La pittura di Luca Nicosia da forma ad un immaginario che trae alimento dal cinema, dal fumetto, ma anche dal videogioco. Nicosia propone la realtà della metropoli, nella sua cruda sostanza, fortemente materica, privata della presenza umana, desertificata.
La figura compare in un gruppo di opere a se stante dove particolari di corpi, dipinti con la tecnica a rullo, fanno pensare a momenti di intimità, di riflessione e pausa, distaccati dalla realtà alienante della metropoli, con le sue periferie, le sue strade e i grattaceli. Visioni a volo d’uccello, salti nel vuoto, ripidi scorci dal sotto in su, fanno pensare ad uno sguardo che si muove con velocità e precisione.
Nella serie dei muri invece Nicosia ferma lo sguardo ad una distanza ravvicinata e si sofferma all’indagine del particolare e della matericità più viva, osservata con cura e resa con attenzione, lasciando spazio anche ad un intenso e sereno cielo aperto.
All’inaugurazione sarà disponibile il catalogo ”Luca Nicosia” con testi di Valentina Neri.

La galleria Cernaia si propone di essere uno spazio espositivo che rispecchi la vena eclettica del suo direttore Paolo Cabassi. Dopo la recente apertura di “1380” in una stamperia completamente ristrutturata, Cabassi apre la galleria in via Goito, con spazzi più raccolti e in un atmosfera più classica per esporre opere di media e piccola dimensione. Le mostre che verranno organizzate di volta in volta senza scadenze fisse, ma nei tempi e nei modi più consoni al progetto da realizzare, spazieranno dalla pittura, alla fotografia, alla scultura, al video, senza trascurare momenti dedicati all’antico e all’extraeuropèo.