Gli strani giganti di carta vengono così umanizzati ed inseriti in una visione urbana complessa, finendo con l’essere pervasi da una propria dinamica, in grado di manifestarsi solo attraverso la convivenza di elementi urbani e accostamenti o rimandi di particolare impatto visivo.
Il lavoro è divenuto una sintesi matura sul mondo effimero della pubblicità, che si può manifestare sia come arredo urbano spesso invadente, sia come immagine dell'uomo sempre più solo nella sua incomunicabilità: proprio recentemente diverse fotografie di questa ricerca sono state selezionate per entrate a far parte dell’archivio fotografico della Provincia di Milano, in occasione del 1° premio fotografico “La provincia di Milano e il suo territorio”.

Nel percorso fotografico proposto queste particolari presenze/assenze si animano e finiscono con divenire le immagini dell’uomo, che appaiono agli occhi del fotografo come uno strumento di analisi delle contraddizioni presenti nel frammentario tessuto metropolitano, tra luci e ombre, architetture e arredi urbani. Sembra così prevalere una sorta di dimensione aggressiva da cui nasce un interrogativo che coinvolge l’uomo e il suo habitat, già di per se in precario equilibrio.

Luca Onorato ha vissuto e lavorato a Milano fino al 1999 anche se, attualmente si è spostato a Genova, mantenendo sempre i contatti con la sua città d’origine. Lavora in campo scientifico e più saltuariamente svolge anche attività di fotografo.
Già dal ’90 si era accostato alla fotografia iniziando a collaborare con un mensile di fotografia e natura. In seguito si è interessato sempre più al bianco e nero, approfondendo questa tecnica, oltre alla lettura e alla comprensione del paesaggio sia naturale sia urbano (ambiente che è stato oggetto di un'indagine da sempre più attenta e articolata, poiché rappresenta l'habitat dell'uomo). Ha realizzato diverse mostre personali nelle due città, oltre a partecipare con risultati interessanti ad alcuni premi e rassegne fotografiche.