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Luca Padroni – I valori personali
Interni che hanno la freschezza di un’istantanea e la lentezza ragionata della pittura. Stanze di una casa raccontata nei dettagli più minimi, nei gioielli attaccati alla parete e nel copriletto a righe, nella sovrapposizione dei quadri ordinati in file e negli oggetti più cari avvicinati come amuleti su una mensola
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Luca Padroni, artista dedito con coerenza alla pittura, torna alla figurazione dopo un
intervallo che lasciava spazio anche all’astrazione. Non che abbia mai abbandonato del
tutto lo sforzo di pensare su tela un’interpretazione personalissima del paesaggio, della
figura. La grande tela in mostra che abbiamo scelto di esporre come introduzione, dice
proprio del desiderio di tenere insieme una dimensione astratta, fluida, con la concretezza
della realtà, l’immutabilità dei luoghi con l’evanescenza dei sogni. C’è l’attenzione alla
fotografia, la fascinazione per il cinema. Eppure i quadri che abbiamo raccolto per questa
personale, non potrebbero essere più decisamente un atto d’amore per il dipingere.
Sono interni, infatti, che hanno la freschezza di un’istantanea e la lentezza ragionata della
pittura. Stanze di una casa raccontata nei dettagli più minimi, nei gioielli attaccati alla
parete e nel copriletto a righe, nella sovrapposizione dei quadri ordinati in file e negli
oggetti più cari avvicinati come amuleti su una mensola. Qualche volta appaiono presenze
impreviste, come un grande cavallo nero, che abita il salotto, lo spazio più arioso. Ma non
si incontreranno gli abitanti di questi luoghi, nessuna presenza umana. Tutta la vita che c’è
è attraverso i ricordi, anzi attraverso gli oggetti che ci ostiniamo a raccogliere e a tenere
vicini per illuderci di conservare con essi anche i momenti che aiutano ad evocare.
I nostri luoghi potrebbero somigliare a quelli che abbiamo davanti ai nostri occhi,
particolareggiati con sapienza, ma anche altri, completamente differenti, eppure identici
nella loro funzione riparatrice. Per questo entrare con lo sguardo in questi ambienti è
un’esperienza straniante: cosi lontani da quelli che ci sono familiari forse, eppure così
perfettamente riconoscibili. Umanissimi, proprio perché le figure sono lasciate da parte,
assenti. E ad emergere sono piuttosto le dinamiche emotive che ci spingono avanti,
l’accumulazione e il conforto che cerchiamo dagli oggetti, persino dall’arte. Si osserva
infatti un’interessante riflessione sul dipingere, sulla necessità di esprimere il proprio
mondo in queste tele che moltiplicano come uno specchio le possibilità della
rappresentazione. Tanto più interessante questa riflessione perché condotta con la sola
possibilità della pittura. Luca Padroni infatti, al contrario di molti suoi colleghi, sa dipingere.
Conosce bene i segreti di questo linguaggio, con costanza si confronta con esso e con la
sua storia, lo insegna persino. Forse per questo sa che bisogna tenere il passato stretto a
se per vivere il presente.
Luca Padroni è nato a Roma nel 1973. Dopo la maturità si trasferisce a Canterbury per
frequentare il Kent Institut of Art and Design e in seguito viene ammesso alla Slade School of Fine
Art della University College London. Particolarmente importante in questi anni di formazione
risulterà l'influenza di alcuni artisti e docenti che gravitano nell'area della Slade tra cui Frank
Auerbach, Ian Uglow, John Davis, Bruce MClean, e Timothy Hyman.
Nel 1996 è vincitore di una borsa di studio per gli USA e trascorre un semestre alla School of the
Art institute of Chicago; conseguita la laurea in Belle Arti, BA(Hons) Fine Art, nel 1998, torna a
Roma per due anni. Nel 2001 con una borsa di studio Fulbright, frequenta il San Francisco Art
Institut, ma dopo un semestre decide di tornare definitivamente a Roma e stabilisce il suo studio
nel quartiere Monti. Fa parte di questa serie di dipinti Il giorno del giuramento, l'opera presentata
nel 2005 alla XIV edizione della Quadriennale di Roma, presso la Galleria Nazionale d'Arte
Moderna.
Espone queste opere in numerose mostre italiane e internazionali, tra le quali le personali Tran
Tram alla galleria Oddi Baglioni di Roma nel 2005, Prospettiva Mirò alla Stazione Termini (con
Galleria Oddi Baglioni), Transiberica alla Galeria La Aurora di Murcia nel 2007, la mostra collettiva
Pittori al muro, presso la galleria L'Attico di Fabio Sargentini e Fault lines alla Galleria Testori UK di
Londra nel 2008.
Si susseguono una serie di esposizioni personali, Terra! alla Galleria Trecinque di Rieti e Fuoco
cammina con me alla Galleria il Segno, entrambe nel 2010, e Oltre il trompe-l'oeil alla Galleria
l'Attico. Negli anni più recenti ha realizzato una serie di lavori, definiti paesaggi astrali, presentati
nel 2012 in occasione della personale Favorevoli Convergenze astrali nel giorno in cui sono stato
concepito alla galleria The Office Contemporary Art. Sullo stesso tema le mostre Contemplazioni
presso Sala S.Rita e Biografie Visionarie, Galleria Wunderkammern di Roma.
Del 2013 la personale Tempo, Spazio, Movimento alla Galleria Espace Gaia di Ginevra. Le sue
opere fanno parte di alcune collezioni pubbliche, come La Certosa di San Lorenzo, Padula, il
Museo Comunale di San Gimignano e i Musei Capitolini di Roma.
CR ARTE - Palazzo Taverna
Via di Monte Giordano 36
Arte@citiesreference.com
0648903612
intervallo che lasciava spazio anche all’astrazione. Non che abbia mai abbandonato del
tutto lo sforzo di pensare su tela un’interpretazione personalissima del paesaggio, della
figura. La grande tela in mostra che abbiamo scelto di esporre come introduzione, dice
proprio del desiderio di tenere insieme una dimensione astratta, fluida, con la concretezza
della realtà, l’immutabilità dei luoghi con l’evanescenza dei sogni. C’è l’attenzione alla
fotografia, la fascinazione per il cinema. Eppure i quadri che abbiamo raccolto per questa
personale, non potrebbero essere più decisamente un atto d’amore per il dipingere.
Sono interni, infatti, che hanno la freschezza di un’istantanea e la lentezza ragionata della
pittura. Stanze di una casa raccontata nei dettagli più minimi, nei gioielli attaccati alla
parete e nel copriletto a righe, nella sovrapposizione dei quadri ordinati in file e negli
oggetti più cari avvicinati come amuleti su una mensola. Qualche volta appaiono presenze
impreviste, come un grande cavallo nero, che abita il salotto, lo spazio più arioso. Ma non
si incontreranno gli abitanti di questi luoghi, nessuna presenza umana. Tutta la vita che c’è
è attraverso i ricordi, anzi attraverso gli oggetti che ci ostiniamo a raccogliere e a tenere
vicini per illuderci di conservare con essi anche i momenti che aiutano ad evocare.
I nostri luoghi potrebbero somigliare a quelli che abbiamo davanti ai nostri occhi,
particolareggiati con sapienza, ma anche altri, completamente differenti, eppure identici
nella loro funzione riparatrice. Per questo entrare con lo sguardo in questi ambienti è
un’esperienza straniante: cosi lontani da quelli che ci sono familiari forse, eppure così
perfettamente riconoscibili. Umanissimi, proprio perché le figure sono lasciate da parte,
assenti. E ad emergere sono piuttosto le dinamiche emotive che ci spingono avanti,
l’accumulazione e il conforto che cerchiamo dagli oggetti, persino dall’arte. Si osserva
infatti un’interessante riflessione sul dipingere, sulla necessità di esprimere il proprio
mondo in queste tele che moltiplicano come uno specchio le possibilità della
rappresentazione. Tanto più interessante questa riflessione perché condotta con la sola
possibilità della pittura. Luca Padroni infatti, al contrario di molti suoi colleghi, sa dipingere.
Conosce bene i segreti di questo linguaggio, con costanza si confronta con esso e con la
sua storia, lo insegna persino. Forse per questo sa che bisogna tenere il passato stretto a
se per vivere il presente.
Luca Padroni è nato a Roma nel 1973. Dopo la maturità si trasferisce a Canterbury per
frequentare il Kent Institut of Art and Design e in seguito viene ammesso alla Slade School of Fine
Art della University College London. Particolarmente importante in questi anni di formazione
risulterà l'influenza di alcuni artisti e docenti che gravitano nell'area della Slade tra cui Frank
Auerbach, Ian Uglow, John Davis, Bruce MClean, e Timothy Hyman.
Nel 1996 è vincitore di una borsa di studio per gli USA e trascorre un semestre alla School of the
Art institute of Chicago; conseguita la laurea in Belle Arti, BA(Hons) Fine Art, nel 1998, torna a
Roma per due anni. Nel 2001 con una borsa di studio Fulbright, frequenta il San Francisco Art
Institut, ma dopo un semestre decide di tornare definitivamente a Roma e stabilisce il suo studio
nel quartiere Monti. Fa parte di questa serie di dipinti Il giorno del giuramento, l'opera presentata
nel 2005 alla XIV edizione della Quadriennale di Roma, presso la Galleria Nazionale d'Arte
Moderna.
Espone queste opere in numerose mostre italiane e internazionali, tra le quali le personali Tran
Tram alla galleria Oddi Baglioni di Roma nel 2005, Prospettiva Mirò alla Stazione Termini (con
Galleria Oddi Baglioni), Transiberica alla Galeria La Aurora di Murcia nel 2007, la mostra collettiva
Pittori al muro, presso la galleria L'Attico di Fabio Sargentini e Fault lines alla Galleria Testori UK di
Londra nel 2008.
Si susseguono una serie di esposizioni personali, Terra! alla Galleria Trecinque di Rieti e Fuoco
cammina con me alla Galleria il Segno, entrambe nel 2010, e Oltre il trompe-l'oeil alla Galleria
l'Attico. Negli anni più recenti ha realizzato una serie di lavori, definiti paesaggi astrali, presentati
nel 2012 in occasione della personale Favorevoli Convergenze astrali nel giorno in cui sono stato
concepito alla galleria The Office Contemporary Art. Sullo stesso tema le mostre Contemplazioni
presso Sala S.Rita e Biografie Visionarie, Galleria Wunderkammern di Roma.
Del 2013 la personale Tempo, Spazio, Movimento alla Galleria Espace Gaia di Ginevra. Le sue
opere fanno parte di alcune collezioni pubbliche, come La Certosa di San Lorenzo, Padula, il
Museo Comunale di San Gimignano e i Musei Capitolini di Roma.
CR ARTE - Palazzo Taverna
Via di Monte Giordano 36
Arte@citiesreference.com
0648903612
28
maggio 2015
Luca Padroni – I valori personali
Dal 28 maggio al 28 giugno 2015
arte contemporanea
Location
PALAZZO TAVERNA
Roma, Via Di Monte Giordano, 36, (Roma)
Roma, Via Di Monte Giordano, 36, (Roma)
Vernissage
28 Maggio 2015, ore 18
Autore
Curatore