Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Luca Pancrazzi – Uno a uno
Luca Pancrazzi ci offre attraverso questa mostra personale la possibilità di riflettere sulla percezione. Si parte da un assunto tanto semplice quanto sottile: guardare è essere sguardo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Questo esercizio di osservazione Pancrazzi lo mette in pratica da sempre; in un ciclo di opere ‘Il paesaggio ci osserva’ inizia un processo di immedesimazione nel paesaggio che lo porterà ad un ribaltamento della realtà: l’artista stesso diventa paesaggio che osserva. Il limite tra dentro e fuori viene così superato: “Guardo il mondo, e mi osservo attraverso la proiezione attiva, appartengo a questa attività, sino a che sono io il soggetto dell’osservazione. Sono il mondo che osserva qualcuno in sua osservazione” (L.Pancrazzi). L’opera si compie dunque attraverso la misurazione delle nostre parti più profonde proiettate all’esterno, uno scambio continuo di ruoli che fa venir meno qualsiasi rigida distinzione tra interno e esterno. Proprio in quest’ottica si legge una delle opere presentate a San Gimignano, ‘Lentino Non troppo’ (2003/04), un lentino tipografico contafili fuori scala dove la relazione che si stabilisce tra l’oggetto e l’osservatore suggerisce la possibilità che siamo noi il soggetto di una osservazione. Ancora una volta vogliamo utilizzare le parole dell’artista per comprendere più a fondo le dinamiche della sua ricerca: “Lo spazio tra il mondo osservato e l’osservatore continua in profondità all’interno, in quella parte elaborativa tra l’occhio e il cervello. La percezione del mondo passa principalmente attraverso questi organi in un flusso continuo in entrambe le direzioni per una illimitata messa a punto di riferimenti cambiamenti della realtà dinamica.” Sin dalle prime opere Pancrazzi lavora sulla realtà dinamica, sugli spostamenti, sulle infinite imperfezioni, sulle differenze di scala e variazioni. I monocromi della serie ‘Fuori registro’ ben evidenziano l’eccezionale capacità a cogliere il movimento elaborativo che viene continuamente restituito con “infedeltà millimetrica rispetto al reale in quanto soggettivo e variabile col variare del tempo atmosferico interiore”. Nei nuovi lavori qui presentati il soggetto ‘ritratto’ sono le finestre dello studio dell’artista e la griglia intrecciata dell’esterno. L’allenamento alla visione Pancrazzi lo sviluppa anche attraverso una serie di disegni che non a caso chiama “Disegni della concentrazione e della dispersione” che lui stesso definisce “la mia ginnastica da studio”. Sguardi che raccontano un paesaggio in mutevole inafferrabile trasformazione nel tentativo di cogliere un insieme ma anche nella consapevolezza di scontrarsi sempre e comunque con l’idea di limite. E ancora di paesaggio si tratta quando ci troviamo di fronte a un grande monocromo arancione. Conoscendo l’opera di Pancrazzi, la sua attenzione da sempre nei confronti della parola e del linguaggio, non ci stupirà scoprire che ogni riferimento ad una iconografia tradizionale di paesaggio viene qui abbandonata per lasciar posto ad una frase ‘Linea del cambiamento di data’, “descrizione scritta di un paesaggio che riporta ad una macroscala di convenzione, o piuttosto ad una scala da atlante geografico”. Il dipinto è realizzato utilizzando due diverse marche di ossido di piombo, una differenza di toni, ancora una volta quello scarto su cui l’artista ci invita a riflettere e che, in questo come in altri casi, non è assolutamente trascurabile perché solo grazie a questo ci è possibile leggere l’opera. E prima di lasciare il visitatore alla scoperta privata del ricco percorso espositivo che Pancrazzi ci ha voluto regalare con questa mostra ci vogliamo ancora brevemente soffermare su ‘Skip Intro’ un video dove “una telecamera si smonta pezzo pezzo e si rimonta rimanendo soggetto immobile e inerme”. E se il nostro sguardo va appena poco oltre ciò che oggettivamente appare ci troviamo di fronte ad una “planimetria urbana in uno sviluppo spontaneo”.
09
ottobre 2004
Luca Pancrazzi – Uno a uno
Dal 09 ottobre 2004 al 06 gennaio 2005
arte contemporanea
Location
GALLERIA CONTINUA
San Gimignano, Via Del Castello, 11, (Siena)
San Gimignano, Via Del Castello, 11, (Siena)
Orario di apertura
dal martedì al sabato 14.00/19.00
Vernissage
9 Ottobre 2004, dalle ore 16.00
Autore