All’interno dell’ex deposito merci giace una “Barchetta” di legno e ferro che custodisce la forza dell’acqua che l’ha trasportata, la fatica di chi l’ha costruita con semplice e perfetto equilibrio. La si può immaginare mentre galleggia tra le correnti, mentre assorbe le esperienze della navigazione.
Sugli scompartimenti della carrozza passeggeri saranno situati dei parallelepipedi composti da elementi che il tempo ha dismesso dalla funzione originale. Cassetti di scrivanie, maniglie di porte, sezioni di armadi rivivono assemblati e giocano in un bizzarro dialogo di memorie e ricordi.
Sono archivi di ciò che è stato, “Depositi di storie” come ama definirli l’autore.