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Luca Rossi – Order a pizza from around the world and have it delivered to Galleria Six
La mostra presenta lo sviluppo di tre linee progettuali a cui Luca Rossi lavora costantemente dal 2009.
Comunicato stampa
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Galleria Six è lieta di annunciare la mostra di Luca Rossi.
La mostra presenta lo sviluppo di tre linee progettuali a cui Luca Rossi lavora costantemente dal 2009. La prima serie di opere rappresenta lo sviluppo del progetto che Luca Rossi ha presentato nel 2019 in occasione della sua prima mostra personale alla Galleria Six. Alcuni opere iconiche della storia dell'arte si confrontano con la propria "scatola vuota" in una dinamica emozionante tra antico, moderno, postmoderno e la fase attuale "altermoderna" (cit. Nicolas Bourriaud, Il Radicante, Postmediabooks, 2014). La seconda serie di lavori, complementare alla prima, si concentra ancora sulla "gestione delle informazioni" come elemento centrale della contemporaneità: alcune opere dove si incontrano tre artisti moderni e contemporanei vengono esposte "nascoste" e con la sola possibilità di vedere i tre nomi che si incontrano nell'opera. Questa scelta "protegge" l'opera d'arte da un presente caotico e iper-digitalizzato dove la nostra immaginazione, come i valori dell'attesa e della sorpresa, vengono sistematicamente soffocati e anestetizzati. La terza serie di lavori presenta una grande azione collettiva organizzata da Luca Rossi a Kassel nel 2022 e in concomintanza con la manifestazione Documenta 15. Il progetto, ancora in atto, apre ad una dimensione trascendente e misteriosa per cui il nostro schermo diventa una sorta di "amuleto" e "idolo pagano" a cui ci viene chiesto di "credere" o "non credere".
Dal 2009 "Luca Rossi", artista, collettivo aperto, blogger, critico, curatore, figura controversa del sistema dell'arte, cerca di stimolare quotidianamente un maggiore confronto critico nell'ambito dell'arte contemporanea, come materia che potrebbe avere un ruolo fondamentale per il nostro presente. Luca Rossi è stato definito da Fabio Cavallucci la personalità artistica più interessante in Italia.
Nel 2014 Giacinto Di Pietrantonio intervistato su Artribune, ha indicato Luca Rossi come la futura promessa dell'arte contemporanea.
Le riflessioni critiche di Luca Rossi, che sui social hanno raggiunto 900.000 persone solamente negli ultimi 12 mesi, condotte da anni con fede incrollabile, lo hanno portato ad una pratica artistica non convenzionale, caratterizzata anche da progetti di divulgazione e di formazione con la creazione nel 2016 della "Luca Rossi Art Academy" (www.documenta.live).
Nostante alcuni "nodi critici" siano estremamente conosciuti nel sistema dell'arte (identificati e divulgati da Luca Rossi come “Ikea Evoluta”, “Sindrome del Giovane Indiana Jones” “Nonni Genitori Foundation”, ecc), Luca Rossi vive ancora una condizione di ostracismo in un sistema che fatica ad accettare alcune sue "scomode" riflessioni e strategie alternative, sempre più necessarie ed urgenti.
Nel 2014 la famosa critica d'arte Angela Vettese ha dichiarato che da quando legge i testi di Luca Rossi ha deciso di non dedicarsi più alla pratica dell'arte ma solo alla teoria.
Galleria Six is pleased to announce Luca Rossi's exhibition.
The exhibition presents the development of three project lines that Luca Rossi has been working on constantly since 2009. The first series of works represents the development of the project Luca Rossi presented in 2019 on the occasion of his first solo exhibition at Galleria Six. Some iconic works from the history of art are confronted with their own "empty box" in an exciting dynamic between ancient, modern, postmodern and the current "altermodern" phase (c.f. Nicolas Bourriaud, The Radicant, Postmediabooks, 2014). The second series of works, complementary to the first, still focuses on the "management of information" as a central element of contemporaneity: some works where three modern and contemporary artists meet are exhibited "hidden" and with only the possibility of seeing the three names in the work. This choice 'protects' the work of art from a chaotic and hyper-digitalised present where our imagination, like the values of expectation and surprise, are systematically stifled and anaesthetised. The third series of works presents a large collective action organised by Luca Rossi in Kassel in 2022 and in conjunction with the Documenta 15 event. The project, still in progress, opens up to a transcendent and mysterious dimension whereby our screen becomes a sort of "amulet" and "pagan idol" to which we are asked to "believe" or "not believe".
Since 2009 "Luca Rossi", artist, open collective, blogger, critic, curator, controversial figure in the art system, has been trying to stimulate more critical discussion on a daily basis in the field of contemporary art, as a subject that could play a fundamental role in our present. Luca Rossi has been described by Fabio Cavallucci as the most interesting artistic personality in Italy.
In 2014, Giacinto Di Pietrantonio, interviewed in Artribune, referred to Luca Rossi as the future promise of contemporary art.
Luca Rossi's critical reflections, which have reached 900,000 people on social media in the last 12 months, conducted for years with unwavering faith, have led him to an unconventional artistic practice, also characterised by popularisation and training projects with the creation in 2016 of the 'Luca Rossi Art Academy' (www.documenta.live).
Despite some "critical nodes" being extremely well known in the art system (identified and disclosed by Luca Rossi as "Evolved Ikea", "Young Indiana Jones Syndrome" "Grandparents Parents Foundation", etc.), Luca Rossi still lives a condition of ostracism in a system that struggles to accept some of his "uncomfortable" reflections and alternative strategies, which are increasingly necessary and urgent.
In 2014, the famous art critic Angela Vettese declared that since reading Luca Rossi's texts, she has decided to no longer dedicate herself to the practice of art but only to theory.
Selected official and unofficial art projects:
Mart, Rovereto (2009); Whitney Biennial, New York (2010); Biennale di Venezia (2013, 2015, 2019, 2022); Abbazia di Sénanque (2013); Gamec di Bergamo (2014); Boros Collection, Berlino (2015); Serpentine Gallery, Londra (2015); Fondazione Prada, Milano (2016); Hotel Helvetia, Porretta Terme (2016); Quirinale, Roma (2017); SMACH 2017, Val Badia (2017); New Museum, New York, (2017, 2021); Tate Modern, Londra (2017, 2021); National Gallery of Scotland (2018); Centrale Fies/ Manifesta 12, 7800 Project (2018); Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, #OccupySandretto (2018); ICA Milano (2019); Gagosian Gallery Rome (2019); Venezuelan Pavilion (2019); Prada Foundation Venice (2019); My Arbor My Art, MyArbor (2019); Palazzo Strozzi (2021,2022); Hangar Bicocca (2021); Bourse de Commerce (2021); Pompidou Museum (2022); MoMA Museum (2022); Documenta 15 (2022); Lisson Gallery (2022), BienNolo (Milano 2023); Bourse de Commerce (Paris, 2013); Galleria SIX, Milano (2023); Campanini Contemporary, Berlin (2024).
La mostra presenta lo sviluppo di tre linee progettuali a cui Luca Rossi lavora costantemente dal 2009. La prima serie di opere rappresenta lo sviluppo del progetto che Luca Rossi ha presentato nel 2019 in occasione della sua prima mostra personale alla Galleria Six. Alcuni opere iconiche della storia dell'arte si confrontano con la propria "scatola vuota" in una dinamica emozionante tra antico, moderno, postmoderno e la fase attuale "altermoderna" (cit. Nicolas Bourriaud, Il Radicante, Postmediabooks, 2014). La seconda serie di lavori, complementare alla prima, si concentra ancora sulla "gestione delle informazioni" come elemento centrale della contemporaneità: alcune opere dove si incontrano tre artisti moderni e contemporanei vengono esposte "nascoste" e con la sola possibilità di vedere i tre nomi che si incontrano nell'opera. Questa scelta "protegge" l'opera d'arte da un presente caotico e iper-digitalizzato dove la nostra immaginazione, come i valori dell'attesa e della sorpresa, vengono sistematicamente soffocati e anestetizzati. La terza serie di lavori presenta una grande azione collettiva organizzata da Luca Rossi a Kassel nel 2022 e in concomintanza con la manifestazione Documenta 15. Il progetto, ancora in atto, apre ad una dimensione trascendente e misteriosa per cui il nostro schermo diventa una sorta di "amuleto" e "idolo pagano" a cui ci viene chiesto di "credere" o "non credere".
Dal 2009 "Luca Rossi", artista, collettivo aperto, blogger, critico, curatore, figura controversa del sistema dell'arte, cerca di stimolare quotidianamente un maggiore confronto critico nell'ambito dell'arte contemporanea, come materia che potrebbe avere un ruolo fondamentale per il nostro presente. Luca Rossi è stato definito da Fabio Cavallucci la personalità artistica più interessante in Italia.
Nel 2014 Giacinto Di Pietrantonio intervistato su Artribune, ha indicato Luca Rossi come la futura promessa dell'arte contemporanea.
Le riflessioni critiche di Luca Rossi, che sui social hanno raggiunto 900.000 persone solamente negli ultimi 12 mesi, condotte da anni con fede incrollabile, lo hanno portato ad una pratica artistica non convenzionale, caratterizzata anche da progetti di divulgazione e di formazione con la creazione nel 2016 della "Luca Rossi Art Academy" (www.documenta.live).
Nostante alcuni "nodi critici" siano estremamente conosciuti nel sistema dell'arte (identificati e divulgati da Luca Rossi come “Ikea Evoluta”, “Sindrome del Giovane Indiana Jones” “Nonni Genitori Foundation”, ecc), Luca Rossi vive ancora una condizione di ostracismo in un sistema che fatica ad accettare alcune sue "scomode" riflessioni e strategie alternative, sempre più necessarie ed urgenti.
Nel 2014 la famosa critica d'arte Angela Vettese ha dichiarato che da quando legge i testi di Luca Rossi ha deciso di non dedicarsi più alla pratica dell'arte ma solo alla teoria.
Galleria Six is pleased to announce Luca Rossi's exhibition.
The exhibition presents the development of three project lines that Luca Rossi has been working on constantly since 2009. The first series of works represents the development of the project Luca Rossi presented in 2019 on the occasion of his first solo exhibition at Galleria Six. Some iconic works from the history of art are confronted with their own "empty box" in an exciting dynamic between ancient, modern, postmodern and the current "altermodern" phase (c.f. Nicolas Bourriaud, The Radicant, Postmediabooks, 2014). The second series of works, complementary to the first, still focuses on the "management of information" as a central element of contemporaneity: some works where three modern and contemporary artists meet are exhibited "hidden" and with only the possibility of seeing the three names in the work. This choice 'protects' the work of art from a chaotic and hyper-digitalised present where our imagination, like the values of expectation and surprise, are systematically stifled and anaesthetised. The third series of works presents a large collective action organised by Luca Rossi in Kassel in 2022 and in conjunction with the Documenta 15 event. The project, still in progress, opens up to a transcendent and mysterious dimension whereby our screen becomes a sort of "amulet" and "pagan idol" to which we are asked to "believe" or "not believe".
Since 2009 "Luca Rossi", artist, open collective, blogger, critic, curator, controversial figure in the art system, has been trying to stimulate more critical discussion on a daily basis in the field of contemporary art, as a subject that could play a fundamental role in our present. Luca Rossi has been described by Fabio Cavallucci as the most interesting artistic personality in Italy.
In 2014, Giacinto Di Pietrantonio, interviewed in Artribune, referred to Luca Rossi as the future promise of contemporary art.
Luca Rossi's critical reflections, which have reached 900,000 people on social media in the last 12 months, conducted for years with unwavering faith, have led him to an unconventional artistic practice, also characterised by popularisation and training projects with the creation in 2016 of the 'Luca Rossi Art Academy' (www.documenta.live).
Despite some "critical nodes" being extremely well known in the art system (identified and disclosed by Luca Rossi as "Evolved Ikea", "Young Indiana Jones Syndrome" "Grandparents Parents Foundation", etc.), Luca Rossi still lives a condition of ostracism in a system that struggles to accept some of his "uncomfortable" reflections and alternative strategies, which are increasingly necessary and urgent.
In 2014, the famous art critic Angela Vettese declared that since reading Luca Rossi's texts, she has decided to no longer dedicate herself to the practice of art but only to theory.
Selected official and unofficial art projects:
Mart, Rovereto (2009); Whitney Biennial, New York (2010); Biennale di Venezia (2013, 2015, 2019, 2022); Abbazia di Sénanque (2013); Gamec di Bergamo (2014); Boros Collection, Berlino (2015); Serpentine Gallery, Londra (2015); Fondazione Prada, Milano (2016); Hotel Helvetia, Porretta Terme (2016); Quirinale, Roma (2017); SMACH 2017, Val Badia (2017); New Museum, New York, (2017, 2021); Tate Modern, Londra (2017, 2021); National Gallery of Scotland (2018); Centrale Fies/ Manifesta 12, 7800 Project (2018); Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, #OccupySandretto (2018); ICA Milano (2019); Gagosian Gallery Rome (2019); Venezuelan Pavilion (2019); Prada Foundation Venice (2019); My Arbor My Art, MyArbor (2019); Palazzo Strozzi (2021,2022); Hangar Bicocca (2021); Bourse de Commerce (2021); Pompidou Museum (2022); MoMA Museum (2022); Documenta 15 (2022); Lisson Gallery (2022), BienNolo (Milano 2023); Bourse de Commerce (Paris, 2013); Galleria SIX, Milano (2023); Campanini Contemporary, Berlin (2024).
16
dicembre 2023
Luca Rossi – Order a pizza from around the world and have it delivered to Galleria Six
Dal 16 dicembre al 18 gennaio 2023
arte contemporanea
Location
GALLERIA SIX
Milano, Piazzale Gabrio Piola, 5, (Milano)
Milano, Piazzale Gabrio Piola, 5, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a domenica ore 15-19
Vernissage
16 Dicembre 2023, ore 18.30
Sito web
Ufficio stampa
galleria Six
Autore