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Luca Sidro – Una storia a bassa voce
Reportage- Luca Sidro – Novembre/Dicembre 09 a cura di Flaminia d’Aniello
Comunicato stampa
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La Repubblica Popolare Democratica del Laos ha ricoperto negli ultimi anni di storia moderna, la funzione di cuscinetto tra due paesi più grandi, la Thailandia ed il Vietnam, impegnata a non scontentare nessuno dei suoi ingombranti vicini. Quaranta anni fa la sua neutralità è stata spazzata via in modo drammatico ed il paese è diventato teatro di una sanguinosa guerra che ha contrapposto l’esercito americano alle forze comuniste, dandogli il triste primato di paese più bombardato della storia. Negli anni 50’ la CIA iniziò un programma di reclutamento e rifornimento dell’esercito reale laotiano nell’ambito di una strategia volta a combattere il comunismo nel Sud-est asiatico, un vero esercito segreto, strumento più tardi dell’amministrazione Kennedy nella guerra in Vietnam, che decimò la popolazione laotiana e condannò i soldati sopravissuti all’esilio dal loro paese non appena terminata la guerra. Oggi il Laos cerca una strada di autonomia economica dai grandi investitori, Cina in primis, attraverso inevitabili minacce per l’ambiente e i diritti umani. Di contro Washington guarda al Laos per contenere l’espansione della Cina
e la piccola nazione asiatica è al centro degli interessi delle due superpotenze mondiali. Nel novembre del 2009 il paese è stato oggetto di devastanti pressioni, durante l’organizzazione degli ASIAN GAMES, le olimpiadi asiatiche che si sarebbero disputate per la prima volta in Laos. Ciò, assieme al tentativo del paese di ben figurare nell’organizzazione di questo importante evento sportivo ed economico, ha sottoposto la popolazione ad un traumatico progresso senza ritorno, ad una edilizia frenetica ed a cambiamenti socio culturali rapidissimi. In pochi mesi sono state edificate strutture sportive al posto di piccoli insediamenti urbani e villaggi, è stata costruita la prima vera rete stradale e si è proceduto ad una smilitarizzazione dell’immagine del paese, in cui il recente regime comunista fa sentire ancora viva la sua presenza. Esiste inoltre in Laos, come in tutti i paesi Asiatici una forte emergenza per i diritti dell’infanzia e per le condizioni sanitarie della popolazione in generale. Un reportage che vuole quindi enfatizzare i forti contrasti che sta vivendo il paese, sottolineando come il “progresso” che oggi si chiama globalizzazione, in Laos come in tutti gli altri paesi che lo hanno già vissuto ha grandi vantaggi e svantaggi. La sua apertura all’occidente, solo di recente al turismo, e la sua posizione strategica per le grandi potenze lo vedranno probabilmente, ed ancora una volta nella storia, paese inconsapevole delle proprie strategie politiche ed economiche.
Luca Sidro ha studiato privatamente fotografia e negli ultimi anni ha approfondito l’immagine di tipo documentaristica, il reportage e la fotografia paesaggistica dei luoghi vissuti dall’uomo. Il lavoro “Laos”, è stato esposto al festival della fotografia “Images Singulieres 2010” (www.imagesuingulieres.com) a Sète, in Francia, ed è stato inoltre premiato come miglior porfolio nell’ambito dei: - FNAC photographic workshop - e sarà proiettato alla fine dell’anno presso tutti i punti FNAC d’Italia. www.lucasidro.com
Luca Sidro ha studiato privatamente fotografia e negli ultimi anni ha approfondito l’immagine di tipo documentaristica, il reportage e la fotografia paesaggistica dei luoghi vissuti dall’uomo. Il lavoro “Laos”, è stato esposto al festival della fotografia “Images Singulieres 2010” (www.imagesuingulieres.com) a Sète, in Francia, ed è stato inoltre premiato come miglior porfolio nell’ambito dei: - FNAC photographic workshop - e sarà proiettato alla fine dell’anno presso tutti i punti FNAC d’Italia. www.lucasidro.com
10
giugno 2010
Luca Sidro – Una storia a bassa voce
Dal 10 giugno al primo luglio 2010
fotografia
Location
TRIP
Napoli, Via Giuseppe Martucci, 64, (Napoli)
Napoli, Via Giuseppe Martucci, 64, (Napoli)
Vernissage
10 Giugno 2010, ore 19
Autore
Curatore