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Luca Vitone – Nulla da dire solo da essere
In questa mostra l’artista definisce e risolve il ciclo di lavori sulle bandiere, iniziato nel “96. Le bandiere stanno a un’idea politica, alla rappresentazione di una nazione, ad un’utopia, cosi’ come la cartografia sta a un territorio.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La galleria Emi Fontana è lieta di presentare la terza personale di
Luca Vitone.
La pratica artistica di Luca Vitone si concentra da sempre sull’ idea
di luogo.
Il suo lavoro esplora il modo in cui i luoghi si identificano
attraverso la produzione culturale coinvolgendo musica, cibi,
associazioni politiche e minoranze etniche, ricostruisce e inventa
percorsi dimenticati che si ricompongono in una personale geografia.
In questa mostra l'artista definisce e risolve il ciclo di lavori
sulle bandiere, iniziato nel "96. Le bandiere stanno a un’ idea
politica, alla rappresentazione di una nazione, ad un'utopia, cosi'
come la cartografia sta a un territorio. Non stupisce quindi che nel
suo lavoro Vitone esplori entrambe queste rappresentazioni e le
implicazioni politiche che vi sono coinvolte.
Vitone riempie lo spazio di bandiere che scendono dal soffitto. Usate
quasi come un elemento architettonico; alcune sono nere bordate di
rosso e ricordano quelle del progetto Liberi Tutti realizzato a
Basilea e Roma nel 1996 e nel 1997, legate all’ iconografia
anarchica; altre con una ruota rossa su fondo nero (presentate per
IDA alla stecca degli artigiani, alla Biennale di Venezia, al Mamco
di Ginevra e all’ARC di Parigi), sintesi tra la bandiera Rom e di
quella anarchica, inseguono l'utopia del nomadismo libertario; altre
ancora con frasi di pensatori dallo spirito libertario, riflettono
sull'essere dell’ individuo nella società. Formalmente contrapposta
a questo allestimento in levare, una piccola locomotiva, su un
binario dalla forma del nastro di Moebius posizionata a pochi
centimetri dal suolo, inizia un viaggio immaginario per un percorso
mentale senza fine.
Luca Vitone (Genova 1964) dalla fine degli anni Ottanta espone in
Italia e all estero in gallerie private e spazi pubblici, quali PS1-
MoMA, New York; Palazzo delle Esposizioni, Roma; Museo d Arte
Contemporanea, Anversa; Kunstraum Wien, Vienna; Villa Medici, Roma;
Museo Pecci, Prato; Ikon Gallery, Birmingham; GAM, Bologna; Casino
Luxembourg, Lussemburgo; Lenbachhaus, Monaco di Baviera; National
Centre for Contemporary Arts, Mosca; MAMCO, Ginevra; II Bienal de
Valencia, Spagna; ARC, Parigi.
Luca Vitone.
La pratica artistica di Luca Vitone si concentra da sempre sull’ idea
di luogo.
Il suo lavoro esplora il modo in cui i luoghi si identificano
attraverso la produzione culturale coinvolgendo musica, cibi,
associazioni politiche e minoranze etniche, ricostruisce e inventa
percorsi dimenticati che si ricompongono in una personale geografia.
In questa mostra l'artista definisce e risolve il ciclo di lavori
sulle bandiere, iniziato nel "96. Le bandiere stanno a un’ idea
politica, alla rappresentazione di una nazione, ad un'utopia, cosi'
come la cartografia sta a un territorio. Non stupisce quindi che nel
suo lavoro Vitone esplori entrambe queste rappresentazioni e le
implicazioni politiche che vi sono coinvolte.
Vitone riempie lo spazio di bandiere che scendono dal soffitto. Usate
quasi come un elemento architettonico; alcune sono nere bordate di
rosso e ricordano quelle del progetto Liberi Tutti realizzato a
Basilea e Roma nel 1996 e nel 1997, legate all’ iconografia
anarchica; altre con una ruota rossa su fondo nero (presentate per
IDA alla stecca degli artigiani, alla Biennale di Venezia, al Mamco
di Ginevra e all’ARC di Parigi), sintesi tra la bandiera Rom e di
quella anarchica, inseguono l'utopia del nomadismo libertario; altre
ancora con frasi di pensatori dallo spirito libertario, riflettono
sull'essere dell’ individuo nella società. Formalmente contrapposta
a questo allestimento in levare, una piccola locomotiva, su un
binario dalla forma del nastro di Moebius posizionata a pochi
centimetri dal suolo, inizia un viaggio immaginario per un percorso
mentale senza fine.
Luca Vitone (Genova 1964) dalla fine degli anni Ottanta espone in
Italia e all estero in gallerie private e spazi pubblici, quali PS1-
MoMA, New York; Palazzo delle Esposizioni, Roma; Museo d Arte
Contemporanea, Anversa; Kunstraum Wien, Vienna; Villa Medici, Roma;
Museo Pecci, Prato; Ikon Gallery, Birmingham; GAM, Bologna; Casino
Luxembourg, Lussemburgo; Lenbachhaus, Monaco di Baviera; National
Centre for Contemporary Arts, Mosca; MAMCO, Ginevra; II Bienal de
Valencia, Spagna; ARC, Parigi.
11
febbraio 2004
Luca Vitone – Nulla da dire solo da essere
Dall'undici febbraio al 27 marzo 2004
arte contemporanea
Location
GALLERIA EMI FONTANA
Milano, Viale Bligny, 42, (Milano)
Milano, Viale Bligny, 42, (Milano)
Orario di apertura
da martedl a sabato dalle ore 11.00 alle 19.30
con orario continuato
Vernissage
11 Febbraio 2004, ore 19.00