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Luca Zarattini
mostra personale
Comunicato stampa
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Ciò che contraddistingue queste due collezioni, unendole in un’unica
poetica pur nella diversità dei soggetti, è quello che io definisco
l’uso “aggiunto” del colore: un arrischiare che gioca nel togliere senza
mai però prevaricare.
Limitato nella descrizione, stringato e sintetico, restio a spendere
dettagli e particolari per il suo grande attaccamento alla materia:
questa, in breve, la poetica di Zarattini.
Una dichiarazione d’intenti e di stile che non induce però a toni e
cadenze uniformi: nessuna soluzione, nemmeno la più favorevole e che ben
si presterebbe, è rilevabile in due opere.
Le tempere, gli oli, le materie tutte, non hanno mai la coloritura fissa
e compatta dei prodotti industriali applicati con mezzi meccanici, ma
sono stesi con sfumature differenti quasi impercettibili, quasi a
velature, il colore si dilata e penetra ovunque.
La raffinatezza della cultura di Zarattini, la sua maestria artigianale
sono tali che qualsiasi siano state le sue fonti visive o le
suggestioni, al contatto col supporto riemerge quella “naturalezza”,
quel “fondo delle cose”.
Queste sono le particolarità del suo stile.
Le opere proposte in questa sede ed il loro percorso espositivo vivono
in un ambiente ripulito da ogni riferimento troppo puntuale o forzato,
in un gioco di rimandi che restituisce a quelle presenze un senso
concreto e fantastico allo stesso tempo.
La contrapposizione che sottilmente si insinua tra i tondi delle opere e
i totem a pianta quadrata che le supportano crea volutamente delle
soluzioni dinamiche, che invitano lo spettatore a cercare la luce e lo
sguardo migliore per poterne fruire.
La peculiarità di Zarattini è quella di svolgere una speciale forma di
attività: quella dell’artista, che come spazi non ha però sempre bisogno
di quelli istituzionalmente riconosciuti, e che come esiti non dà,
necessariamente, sempre quelli del “bel quadretto”.
Chi si aspettava un canonico vernissage, un “bel paesaggio”, un “bel”
ritratto” forse rimarrà deluso.
Per fare della cultura artistica un’attrazione popolare e collettiva,
così come deve essere, occorre, ancora, molta pazienza, ed il colloquio
deve essere cadenzato anche dalle risposte dell’ascoltatore e per far sì
che il pubblico si accosti all’arte anche luoghi diversi…
Con queste finalità l'associazione Sonika amplia la propria proposta
culturale con un ciclo di mostre d'arte.
Senza perdere di vista la propria vocazione musicale, lo spazio interno
è stato ricontestualizzato proprio per ospitare, oltre ai concerti
musicali, delle esposizioni.
La finalità è alta: quella di riuscire a creare una sinestesia fra le
varie arti.
Quale luogo migliore allora per far sì che l’arte non sia “completamento
della cultura” ma “fondamento” per tutti.
Mara Marchisio
poetica pur nella diversità dei soggetti, è quello che io definisco
l’uso “aggiunto” del colore: un arrischiare che gioca nel togliere senza
mai però prevaricare.
Limitato nella descrizione, stringato e sintetico, restio a spendere
dettagli e particolari per il suo grande attaccamento alla materia:
questa, in breve, la poetica di Zarattini.
Una dichiarazione d’intenti e di stile che non induce però a toni e
cadenze uniformi: nessuna soluzione, nemmeno la più favorevole e che ben
si presterebbe, è rilevabile in due opere.
Le tempere, gli oli, le materie tutte, non hanno mai la coloritura fissa
e compatta dei prodotti industriali applicati con mezzi meccanici, ma
sono stesi con sfumature differenti quasi impercettibili, quasi a
velature, il colore si dilata e penetra ovunque.
La raffinatezza della cultura di Zarattini, la sua maestria artigianale
sono tali che qualsiasi siano state le sue fonti visive o le
suggestioni, al contatto col supporto riemerge quella “naturalezza”,
quel “fondo delle cose”.
Queste sono le particolarità del suo stile.
Le opere proposte in questa sede ed il loro percorso espositivo vivono
in un ambiente ripulito da ogni riferimento troppo puntuale o forzato,
in un gioco di rimandi che restituisce a quelle presenze un senso
concreto e fantastico allo stesso tempo.
La contrapposizione che sottilmente si insinua tra i tondi delle opere e
i totem a pianta quadrata che le supportano crea volutamente delle
soluzioni dinamiche, che invitano lo spettatore a cercare la luce e lo
sguardo migliore per poterne fruire.
La peculiarità di Zarattini è quella di svolgere una speciale forma di
attività: quella dell’artista, che come spazi non ha però sempre bisogno
di quelli istituzionalmente riconosciuti, e che come esiti non dà,
necessariamente, sempre quelli del “bel quadretto”.
Chi si aspettava un canonico vernissage, un “bel paesaggio”, un “bel”
ritratto” forse rimarrà deluso.
Per fare della cultura artistica un’attrazione popolare e collettiva,
così come deve essere, occorre, ancora, molta pazienza, ed il colloquio
deve essere cadenzato anche dalle risposte dell’ascoltatore e per far sì
che il pubblico si accosti all’arte anche luoghi diversi…
Con queste finalità l'associazione Sonika amplia la propria proposta
culturale con un ciclo di mostre d'arte.
Senza perdere di vista la propria vocazione musicale, lo spazio interno
è stato ricontestualizzato proprio per ospitare, oltre ai concerti
musicali, delle esposizioni.
La finalità è alta: quella di riuscire a creare una sinestesia fra le
varie arti.
Quale luogo migliore allora per far sì che l’arte non sia “completamento
della cultura” ma “fondamento” per tutti.
Mara Marchisio
19
dicembre 2010
Luca Zarattini
Dal 19 dicembre 2010 al 09 gennaio 2011
arte contemporanea
Location
SONIKA
Ferrara, Viale Alfonso I D'este, 13, (Ferrara)
Ferrara, Viale Alfonso I D'este, 13, (Ferrara)
Vernissage
19 Dicembre 2010, ore 18
Autore