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Luce – Immagini femminili nell’arte asiatica
Questa mostra si è sviluppata da un connubio di idee e passioni, quella di maggior peso è stata sicuramente l’amore per la scultura e per l’arte plastica che hanno fatto della figura umana uno dei soggetti preferiti e sicuramente quello in cui l’abilità degli artisti ha toccato i livelli più elevati
Comunicato stampa
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Questa mostra è nata e si è sviluppata da un connubio di idee e passioni, tra le quali quella di maggior peso è stata sicuramente l’amore per la scultura e per l’arte plastica che hanno fatto della figura umana uno dei soggetti preferiti e sicuramente quello in cui l’abilità degli artisti ha toccato i livelli più elevati.
La scelta della Galleria Cattai di concentrarsi sulla figura femminile deriva dal grande fascino che scaturisce dalle rappresentazioni dell’universo femminile che vengono proposte all’interno dell’arte asiatica: dalle divinità alle donne del quotidiano passando per quelle figure storiche il cui passato si fonde tra leggenda e realtà. Questo interesse si sta sviluppando fortemente anche nella stessa Cina, dove le nuove ricerche in ambito storico stanno cercando di approfondire il ruolo che le donne dell’antichità - con le loro azioni, il loro stile di vita, e la loro psicologia - hanno giocato all’interno dello sviluppo di un impero millenario.
Il percorso che la Galleria si è prefissata di percorrere, insieme a tutti coloro che vorranno addentrarsi nella visione della mostra, tocca non solo diversi luoghi geografici dell’oriente - dall’India al Giappone passando per la Cina, il Tibet, il Nepal – ma anche diversi tipi di donna e diverse sfaccettature del mondo femminile. Vengono così a galla piccoli racconti di vita familiare, con donne lavoratrici instancabili e custodi della serenità casalinga, si aprono le porte delle corti imperiali con i gioielli sfarzosi, le bellissime vesti, i trucchi e le pettinature simboli dell’evoluzione delle mode ma anche con le dame, le concubine e le imperatrici che dietro i loro visi sereni tessono le fila della vita di palazzo per poi infine arrivare al pantheon delle divinità orientali dove la femminilità trova spazio in alcune tra le figure di maggior importanza e venerazione.
Durante i duemila anni dell’età imperiale, in Cina si sono succeduti oltre duecento imperatori: l'unica donna a fondare la propria dinastia fu Wu Zetian: Luce ha vissuto a lungo, ed ha regnato per ben cinquant’anni. La sua intelligenza raffinata, la sua prodigalità, e la sua abilità politica l’hanno resa una delle personalità più leggendarie e controverse della storia cinese.
Nata da padre plebeo, in monastero a cinque anni, concubina imperiale a dodici, splendida amazzone, a trent’anni era la favorita dell’imperatore. Con la sua capacità strategica sarà lei di fatto a governare la Cina quando il sovrano si ammalò e alla morte del marito osa l’impensabile e si farà incoronare imperatore fondando una nuova dinastia e cambiando il suo nome in Zhao che significa appunto Luce
Con fermezza e rigore portò pace e prosperità al suo popolo, con cui rimase sempre a diretto contatto, intrecciò relazioni diplomatiche con tutto il mondo, scelse persone di talento per le posizioni più importanti, incoraggiò la partecipazione delle donne alla vita politica e artistica e infine cercò di placare il conflitto tra le religioni riconoscendo tutte e tre le dottrine come pilastri del pensiero cinese.
Così scorrevano gli ultimi quarant’anni del VII secolo dopo Cristo.
La scelta della Galleria Cattai di concentrarsi sulla figura femminile deriva dal grande fascino che scaturisce dalle rappresentazioni dell’universo femminile che vengono proposte all’interno dell’arte asiatica: dalle divinità alle donne del quotidiano passando per quelle figure storiche il cui passato si fonde tra leggenda e realtà. Questo interesse si sta sviluppando fortemente anche nella stessa Cina, dove le nuove ricerche in ambito storico stanno cercando di approfondire il ruolo che le donne dell’antichità - con le loro azioni, il loro stile di vita, e la loro psicologia - hanno giocato all’interno dello sviluppo di un impero millenario.
Il percorso che la Galleria si è prefissata di percorrere, insieme a tutti coloro che vorranno addentrarsi nella visione della mostra, tocca non solo diversi luoghi geografici dell’oriente - dall’India al Giappone passando per la Cina, il Tibet, il Nepal – ma anche diversi tipi di donna e diverse sfaccettature del mondo femminile. Vengono così a galla piccoli racconti di vita familiare, con donne lavoratrici instancabili e custodi della serenità casalinga, si aprono le porte delle corti imperiali con i gioielli sfarzosi, le bellissime vesti, i trucchi e le pettinature simboli dell’evoluzione delle mode ma anche con le dame, le concubine e le imperatrici che dietro i loro visi sereni tessono le fila della vita di palazzo per poi infine arrivare al pantheon delle divinità orientali dove la femminilità trova spazio in alcune tra le figure di maggior importanza e venerazione.
Durante i duemila anni dell’età imperiale, in Cina si sono succeduti oltre duecento imperatori: l'unica donna a fondare la propria dinastia fu Wu Zetian: Luce ha vissuto a lungo, ed ha regnato per ben cinquant’anni. La sua intelligenza raffinata, la sua prodigalità, e la sua abilità politica l’hanno resa una delle personalità più leggendarie e controverse della storia cinese.
Nata da padre plebeo, in monastero a cinque anni, concubina imperiale a dodici, splendida amazzone, a trent’anni era la favorita dell’imperatore. Con la sua capacità strategica sarà lei di fatto a governare la Cina quando il sovrano si ammalò e alla morte del marito osa l’impensabile e si farà incoronare imperatore fondando una nuova dinastia e cambiando il suo nome in Zhao che significa appunto Luce
Con fermezza e rigore portò pace e prosperità al suo popolo, con cui rimase sempre a diretto contatto, intrecciò relazioni diplomatiche con tutto il mondo, scelse persone di talento per le posizioni più importanti, incoraggiò la partecipazione delle donne alla vita politica e artistica e infine cercò di placare il conflitto tra le religioni riconoscendo tutte e tre le dottrine come pilastri del pensiero cinese.
Così scorrevano gli ultimi quarant’anni del VII secolo dopo Cristo.
05
maggio 2015
Luce – Immagini femminili nell’arte asiatica
Dal 05 al 30 maggio 2015
archeologia
arte antica
arte etnica
arte antica
arte etnica
Location
MIRCO CATTAI
Milano, Via Alessandro Manzoni, 12, (Milano)
Milano, Via Alessandro Manzoni, 12, (Milano)
Orario di apertura
lunedì 15.30-19, da martedì a sabato 10.30-19
Vernissage
5 Maggio 2015, ore 17.30
Curatore