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Luce in-azione
Padiglione della Repubblica di San Marino alla “54. ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE D’ARTE. LA BIENNALE DI VENEZIA.
Comunicato stampa
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ILLUMInazioni
Il padiglione della Repubblica di San Marino alla Biennale di Venezia 2011
Quella che andrà in scena per cinque mesi vuole essere una rappresentazione ampia che sappia fornire una narrazione viva e vissuta di un’idea vincente e avvincente, per l’oggi ed il domani. Non una semplice esposizione, vincolata alla maestria del singolo, estemporanea nella forma e nell’oggetto, ma il tentativo di donare una raffigurazione corale, un racconto capace di creare una connessione sentimentale con lo spettatore, un rapporto affettivo dirompente e carsico nella sua spinta ideale.
Oltre la coltre fumosa del già visto, della retorica ampollosa, la pretesa del gruppo di lavoro, s’inserisce nella volontà di offrire una voce singola, un “io” pronunciato a voce sostenuta, all’interno di una complessa visione collettiva. Arte, produzione di “saperi” e cultura che vuole dispiegarsi nell’opera di una compagnia che non rinuncia alla libertà individuale dell’artista ma che è capace di modellare ogni singola esposizione, in una ben più complessa visione d’insieme. E’ dentro questa ipotesi che il racconto si dispiega, prende forma, garantisce allo spettatore la bellezza come “unicum” e all’artista la sacralità di un insieme liberante e mai vincolo riduttivo. Non è la monade isolata che ci interessa mettere in “luce” e neppure il vezzo narciso di chi attende il proiettore o il plauso solitario.
Le opere proposte, non avranno mai la pretesa di fornire un estetismo edulcorato fine a se stesso, sintomo di un solipsismo sempre più dilagante del vissuto moderno, ma vanteranno l’obiettivo di costituire, l’una con l’altra, un mosaico ampio, narrativo e organico dell’esposizione stessa.
Dentro questa prospettiva, come nell’indice di un libro, vogliamo rendere visibile, l’introduzione, l’incipit, il corpo centrale, il colpo di scena ed il finale aperto nella successione dei suoi ampi risvolti. Si tratta di un lavoro complesso, che ha la pretesa di sconfinare, come in una visione letteraria e poetica, in una dimensione onirica dove il soggetto si impone sull’oggetto attraverso la stessa dinamica metaforica con cui la forza dell’acqua impone a se stessa, riflussi e maree.
Arte e non più arte, scultura e manipolazione della sostanza, visione e non visione. Non un ossimoro, od una contraddizione che rifugge dal reale, bensì la realtà nella sua accezione più ampia, intera, spiegata e raccontata in tutte le sue possibili immagini.
Un’opera che vuole raccogliere opere, inserire nella dinamica della visione, il pretesto del reale osservato in tutte le sue sfaccettature. In questo progetto ambizioso, il soggetto avrà un ruolo preminente, solo se saprà entrare in relazione con l’altro in un rapporto affettivo, prima ancora che emozionale con lo spettatore.
Il tema della 54° Esposizione Internazionale d’Arte, “ILLUMInazioni”, coniuga l’esigenza, sin qui espressa, fornendo una chiave di lettura privilegiata. La luce, soggetto principe, garantisce, infatti, il viatico indispensabile per accedere, “tendere a”, entrare in sintonia con l’altro da sé.
Non solo possibilità di visione, ma anche contrasto, contraddizione tra il visibile e il non visibile, tra quanto appare inaccessibile e tutto ciò che è ancora da scoprire.
Luce come visione estatica, simbolica, impalpabile, ma anche mezzo di relazione, strumento, veicolo di comunicazione e simbiosi con l’altro.
“ILLUMInazioni” quindi come possibilità di dialogo e di ricerca.
La narrazione che l’esposizione della Repubblica di San Marino vuole offrire, vuole ripercorre la stessa ansia che il Tintoretto rappresentava nel suo anelito di andare al di là delle convenzioni del proprio tempo.
Riproponendo la stessa dinamica interna al tema della Mostra, luce e non luce, visibile e non visibile, coloro che andranno a comporre il racconto dell’esposizione proposta, rappresenteranno, in forma corale, la stessa dinamica d’azione. Non la contrapposizione, bensì l’esplicitazione della realtà nella sua complessità integrale.
Hanno contribuito alla costruzione della narrazione soggetti differenti per sensibilità e portato personale, individualità che solo apparentemente, come del resto il buio e la luce, rappresentano una contraddizione. In verità, i gli artisti, lungi dal configurarsi come figure in conflitto, tratteggeranno l’esplicitazione della contraddizione risolta, offrendo allo spettatore una visione d’insieme globale e compiuta.
Undici più due “Fuori Salone” sono gli artisti chiamati a produrre con le loro opere, l’opera corale.
**
LUCE IN AZIONE. San Polo 1097 (angolo Riva del Vin - Canal Grande Rialto). Padiglione della Repubblica di San Marino alla “54. ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE D’ARTE. LA BIENNALE DI VENEZIA”.
La Giuria Internazionale, nominata dall’Onorevole Congresso di Stato, composta da Renata Stih (presidente); Alberto Bassi; Manuela Comoglio; Loretta Guerrini; Maria Gloria Riva; Chiara Tartarini, ha proceduto alla selezione degli artisti che presenteranno le loro opere nell’ambito della Mostra: “LUCE IN AZIONE” , allestita nel Padiglione della Repubblica di San Marino in occasione della “54. Esposizione Internazionale d’Arte. La Biennale di Venezia”.
LUCE IN-AZIONE come visione simbolica, ma anche mezzo di relazione, strumento, veicolo di comunicazione. In questo mosaico di LUCE sta il messaggio che riconduce l’artista dal torpore del sonno individuale alla corale ricerca dei valori dell’ethos, all’estetica del vero. L’arte torna ad esser ammonimento morale, momento di LUCE che... AZIONA il pensiero.
Un Piccolo Stato, plasmatosi nel segno della libertà, non si sottrae all’obbligo di divenire luogo d’incontro di artisti, di diversa scuola e formazione culturale, che si confrontano sulla complessità, il fascino, l’emblematicità della LUCE fisica, filosofica, metafisica, ovvero intorno alla materia, al pensiero, alla trascendenza.
Al termine della rigorosa selezione (più di ventotto le domande dei sammarinesi) gli artisti internazionali chiamati dal “Comitato Scientifico” a produrre, con i loro lavori, l’opera corale, saranno:
Dorothee Albrecht video - installazione Germania
Marco Bravura Roto-B installazione Italia
Cristian Ceccaroni Scintilla animae pittura Repubblica di San Marino
Daniela Comani Sono stata io installazione Italia
Ottavio Fabbri Piramide di Pace e Luce installazione Italia
Verdiano Marzi Nell’immensità del buio mosaico Repubblica di San Marino
Patrizia Merendi Schermi Cosmici installazione Italia
Omar Paolucci .at.first.sight mosaico Repubblica di San Marino
Lars Teichmann Establisment pittura Germania
Thea Tini Capitani Reggenti pittura Repubblica di San Marino
Daniela Tonelli Stella installazione Repubblica di San Marino
Il padiglione della Repubblica di San Marino alla Biennale di Venezia 2011
Quella che andrà in scena per cinque mesi vuole essere una rappresentazione ampia che sappia fornire una narrazione viva e vissuta di un’idea vincente e avvincente, per l’oggi ed il domani. Non una semplice esposizione, vincolata alla maestria del singolo, estemporanea nella forma e nell’oggetto, ma il tentativo di donare una raffigurazione corale, un racconto capace di creare una connessione sentimentale con lo spettatore, un rapporto affettivo dirompente e carsico nella sua spinta ideale.
Oltre la coltre fumosa del già visto, della retorica ampollosa, la pretesa del gruppo di lavoro, s’inserisce nella volontà di offrire una voce singola, un “io” pronunciato a voce sostenuta, all’interno di una complessa visione collettiva. Arte, produzione di “saperi” e cultura che vuole dispiegarsi nell’opera di una compagnia che non rinuncia alla libertà individuale dell’artista ma che è capace di modellare ogni singola esposizione, in una ben più complessa visione d’insieme. E’ dentro questa ipotesi che il racconto si dispiega, prende forma, garantisce allo spettatore la bellezza come “unicum” e all’artista la sacralità di un insieme liberante e mai vincolo riduttivo. Non è la monade isolata che ci interessa mettere in “luce” e neppure il vezzo narciso di chi attende il proiettore o il plauso solitario.
Le opere proposte, non avranno mai la pretesa di fornire un estetismo edulcorato fine a se stesso, sintomo di un solipsismo sempre più dilagante del vissuto moderno, ma vanteranno l’obiettivo di costituire, l’una con l’altra, un mosaico ampio, narrativo e organico dell’esposizione stessa.
Dentro questa prospettiva, come nell’indice di un libro, vogliamo rendere visibile, l’introduzione, l’incipit, il corpo centrale, il colpo di scena ed il finale aperto nella successione dei suoi ampi risvolti. Si tratta di un lavoro complesso, che ha la pretesa di sconfinare, come in una visione letteraria e poetica, in una dimensione onirica dove il soggetto si impone sull’oggetto attraverso la stessa dinamica metaforica con cui la forza dell’acqua impone a se stessa, riflussi e maree.
Arte e non più arte, scultura e manipolazione della sostanza, visione e non visione. Non un ossimoro, od una contraddizione che rifugge dal reale, bensì la realtà nella sua accezione più ampia, intera, spiegata e raccontata in tutte le sue possibili immagini.
Un’opera che vuole raccogliere opere, inserire nella dinamica della visione, il pretesto del reale osservato in tutte le sue sfaccettature. In questo progetto ambizioso, il soggetto avrà un ruolo preminente, solo se saprà entrare in relazione con l’altro in un rapporto affettivo, prima ancora che emozionale con lo spettatore.
Il tema della 54° Esposizione Internazionale d’Arte, “ILLUMInazioni”, coniuga l’esigenza, sin qui espressa, fornendo una chiave di lettura privilegiata. La luce, soggetto principe, garantisce, infatti, il viatico indispensabile per accedere, “tendere a”, entrare in sintonia con l’altro da sé.
Non solo possibilità di visione, ma anche contrasto, contraddizione tra il visibile e il non visibile, tra quanto appare inaccessibile e tutto ciò che è ancora da scoprire.
Luce come visione estatica, simbolica, impalpabile, ma anche mezzo di relazione, strumento, veicolo di comunicazione e simbiosi con l’altro.
“ILLUMInazioni” quindi come possibilità di dialogo e di ricerca.
La narrazione che l’esposizione della Repubblica di San Marino vuole offrire, vuole ripercorre la stessa ansia che il Tintoretto rappresentava nel suo anelito di andare al di là delle convenzioni del proprio tempo.
Riproponendo la stessa dinamica interna al tema della Mostra, luce e non luce, visibile e non visibile, coloro che andranno a comporre il racconto dell’esposizione proposta, rappresenteranno, in forma corale, la stessa dinamica d’azione. Non la contrapposizione, bensì l’esplicitazione della realtà nella sua complessità integrale.
Hanno contribuito alla costruzione della narrazione soggetti differenti per sensibilità e portato personale, individualità che solo apparentemente, come del resto il buio e la luce, rappresentano una contraddizione. In verità, i gli artisti, lungi dal configurarsi come figure in conflitto, tratteggeranno l’esplicitazione della contraddizione risolta, offrendo allo spettatore una visione d’insieme globale e compiuta.
Undici più due “Fuori Salone” sono gli artisti chiamati a produrre con le loro opere, l’opera corale.
**
LUCE IN AZIONE. San Polo 1097 (angolo Riva del Vin - Canal Grande Rialto). Padiglione della Repubblica di San Marino alla “54. ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE D’ARTE. LA BIENNALE DI VENEZIA”.
La Giuria Internazionale, nominata dall’Onorevole Congresso di Stato, composta da Renata Stih (presidente); Alberto Bassi; Manuela Comoglio; Loretta Guerrini; Maria Gloria Riva; Chiara Tartarini, ha proceduto alla selezione degli artisti che presenteranno le loro opere nell’ambito della Mostra: “LUCE IN AZIONE” , allestita nel Padiglione della Repubblica di San Marino in occasione della “54. Esposizione Internazionale d’Arte. La Biennale di Venezia”.
LUCE IN-AZIONE come visione simbolica, ma anche mezzo di relazione, strumento, veicolo di comunicazione. In questo mosaico di LUCE sta il messaggio che riconduce l’artista dal torpore del sonno individuale alla corale ricerca dei valori dell’ethos, all’estetica del vero. L’arte torna ad esser ammonimento morale, momento di LUCE che... AZIONA il pensiero.
Un Piccolo Stato, plasmatosi nel segno della libertà, non si sottrae all’obbligo di divenire luogo d’incontro di artisti, di diversa scuola e formazione culturale, che si confrontano sulla complessità, il fascino, l’emblematicità della LUCE fisica, filosofica, metafisica, ovvero intorno alla materia, al pensiero, alla trascendenza.
Al termine della rigorosa selezione (più di ventotto le domande dei sammarinesi) gli artisti internazionali chiamati dal “Comitato Scientifico” a produrre, con i loro lavori, l’opera corale, saranno:
Dorothee Albrecht video - installazione Germania
Marco Bravura Roto-B installazione Italia
Cristian Ceccaroni Scintilla animae pittura Repubblica di San Marino
Daniela Comani Sono stata io installazione Italia
Ottavio Fabbri Piramide di Pace e Luce installazione Italia
Verdiano Marzi Nell’immensità del buio mosaico Repubblica di San Marino
Patrizia Merendi Schermi Cosmici installazione Italia
Omar Paolucci .at.first.sight mosaico Repubblica di San Marino
Lars Teichmann Establisment pittura Germania
Thea Tini Capitani Reggenti pittura Repubblica di San Marino
Daniela Tonelli Stella installazione Repubblica di San Marino
03
giugno 2011
Luce in-azione
Dal 03 giugno al 30 ottobre 2011
arte contemporanea
Location
SAN POLO 1097
Venezia, San Polo, 1097, (Venezia)
Venezia, San Polo, 1097, (Venezia)
Vernissage
3 Giugno 2011, h 12
Autore
Curatore