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Luce Ombra
È nota la contrapposizione tra la pittura simbolica o photographia, dal greco scrivere con la luce e la pittura d’ombra o skiagraphia, ovvero disegno d’ombra.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
È nota la contrapposizione tra la pittura simbolica o photographia, dal greco scrivere con la luce e la pittura d'ombra o skiagraphia, ovvero disegno d’ombra.
Tecnicamente parlando e con riferimento alla skiagraphia, la pittura alla quale siamo più abituati, dipingere un corpo significa sempre partire da un suo "doppio", un velo di colore scuro trasparente che ne delimita i contorni e ne fissa, al contempo, il primo abbozzo dei volumi. La luce si rivela e rivela i corpi solo grazie all'ombra che la delimita, la attenua, la esalta. Evochiamo gli antichi miti sull'origine della pittura come "ombra" e "traccia", come quello narrato da Plinio il Vecchio nella sua Naturalis Historia secondo il quale una ragazza di Corinto, "presa d'amore per un giovane, e dovendo questi partire, alla luce di una lanterna fissò con delle linee il contorno dell'ombra del viso di lui sulla parete". Da allora i concetti di ombra e luce hanno accompagnato il percorso della pittura sia come strumenti per riprodurre fedelmente il reale sia come elementi simbolici dalla rilevanza sempre maggiore.
In realtà la rappresentazione delle luci e delle ombre è per sua natura assai complessa, e i metodi messi in atto dai pittori per rappresentare luce, ombre, riflessi, variano continuamente nella storia della pittura.
Il rapporto tra ombra, luce e oggetti genera la nostra visione della realtà e da sempre i pittori hanno dovuto confrontarsi con esso.
Tecnicamente parlando e con riferimento alla skiagraphia, la pittura alla quale siamo più abituati, dipingere un corpo significa sempre partire da un suo "doppio", un velo di colore scuro trasparente che ne delimita i contorni e ne fissa, al contempo, il primo abbozzo dei volumi. La luce si rivela e rivela i corpi solo grazie all'ombra che la delimita, la attenua, la esalta. Evochiamo gli antichi miti sull'origine della pittura come "ombra" e "traccia", come quello narrato da Plinio il Vecchio nella sua Naturalis Historia secondo il quale una ragazza di Corinto, "presa d'amore per un giovane, e dovendo questi partire, alla luce di una lanterna fissò con delle linee il contorno dell'ombra del viso di lui sulla parete". Da allora i concetti di ombra e luce hanno accompagnato il percorso della pittura sia come strumenti per riprodurre fedelmente il reale sia come elementi simbolici dalla rilevanza sempre maggiore.
In realtà la rappresentazione delle luci e delle ombre è per sua natura assai complessa, e i metodi messi in atto dai pittori per rappresentare luce, ombre, riflessi, variano continuamente nella storia della pittura.
Il rapporto tra ombra, luce e oggetti genera la nostra visione della realtà e da sempre i pittori hanno dovuto confrontarsi con esso.
10
maggio 2010
Luce Ombra
Dal 10 al 21 maggio 2010
arte contemporanea
Location
ROSSO CINABRO (GALLERY)
Roma, Via Raffaele Cadorna, 28, (Roma)
Roma, Via Raffaele Cadorna, 28, (Roma)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì 12-19
Vernissage
10 Maggio 2010, ore 18:00
Autore
Curatore