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Luce su Littoria
Martedì 18 dicembre alle ore 16,30 presso l’ex Garage Ruspi sarà inaugurata la mostra cine-documentaria “Luce su Littoria”, promossa dall’Associazione Culturale Ali di Pan, in collaborazione con MAD Museo d’Arte Diffusa e la Casa dell’Architettura e il contributo del Comune di Latina.
Comunicato stampa
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Martedì 18 dicembre alle ore 16,30 presso l’ex Garage Ruspi sarà inaugurata la mostra cine-documentaria “Luce su Littoria”, promossa dall’Associazione Culturale Ali di Pan, in collaborazione con MAD Museo d’Arte Diffusa e la Casa dell’Architettura e il contributo del Comune di Latina. Si tratta della proiezione a ciclo continuo di un dvd di 30 minuti commissionato dal Comune di Latina all’Istituto Luce, attraverso uno studio di ricerca, raccolta e selezione di Antonia Liguori per l’Università di Bologna, relativo ai cine-documentari che il Luce girò a Littoria nel periodo che va dall’anno di fondazione al 1940.
All’interno della mostra saranno esposti pannelli di delucidazione sui cine-giornali, plastici, fotografie e materiale d’epoca messi a disposizione dalla Casa dell’Architettura, fotografie della città attuale, pittura e videoarte a cura di MAD Museo d’Arte Diffusa a cura di Fabio D’Achille, mentre la Casa dell’Architettura esporrà 5 plastici di Littoria e si occuperà del Bookstore.
Gli artisti coinvolti da MAD sono Sergio Ban (scultura/installazione), Milena Fantinel (fotografia), Alessio Marchegiani (scultura), Gabriele Maschio (fotografia), Massimo Palumbo (installazione) e Antonio Petrianni (video arte), che esporranno anche opere ispirate al tema dell’evento e proporranno un dialogo tra diversi linguaggi artistici. Per la Casa dell’Architettura saranno invece presenti le fotografie di Sara Cenci e Riccardo Della Valle,
Un viaggio suggestivo nella memoria di un territorio che – al di là di letture “politiciste” – stenta ancora oggi a riconoscere se stesso nelle proprie origini. E i pregiudizi sulla nascita di Littoria-Latina sono tanto attuali nel contesto locale da privilegiare oggi come allora la ricerca di vicende “eccezionali”, quasi a voler colmare l’incapacità di cogliere nella naturale vocazione all’accoglienza le radici di una comunità ancora in divenire, la ricchezza di una identità così composita da non consentire letture superficiali e prive di sfumature. Immagini in bianco e nero, quelle girate dal Luce, ma cariche dei colori di una quotidianità che palpita di emozioni; voci e volti che si distinguono dai cori, nonostante il prevalere della retorica di rito; gesti semplici e azioni istintive che si intravedono tra le coreografie collettive; vite di uomini e di donne che si intrecciano alla vita di un Paese nell’inevitabile conflitto tra realtà e propaganda: involontari protagonisti della vasta operazione ideologica che rende quel piccolo borgo rurale – quella “città nuova” – più un simbolo che un modello.
I documenti filmici con riferimenti espliciti a Littoria tra il 1932 e il 1944 custoditi nell’Archivio storico dell’Istituto Luce sono 86 e di essi 72 sono cinegiornali, 11 documentari, un film e due combat film.
Da un’analisi dettagliata dei dati numerici relativi ai filmati catalogati, risulta chiaro come l’attenzione per le terre bonificate sia massima negli anni immediatamente a ridosso del 18 dicembre 1932, giorno dell’inaugurazione della prima città nuova della piana pontina. I servizi dedicati alla celebrazione del successo del Regime nelle terre flagellate dalla “perniciosa” si vanno progressivamente riducendo negli anni successivi al ’35, fino al significativo silenzio imposto dagli eventi per tutta la durata del secondo conflitto mondiale: unica eccezione la produzione dei due combat film del ’44, girati dalla Marina e dall’Esercito statunitense, e di un documentario del 1941, che, attraverso il racconto dello sviluppo economico di Carbonia, in Sardegna, ribadisce quella sorta di primato di Littoria nella imponente attività “fondativa” avviata proprio nel ’32. Le annate nelle quali il territorio pontino gode più spesso delle attenzioni della cronaca audiovisiva nazionale sono quelle comprese tra il 1933 e il 1936, e cioè dal primo annuale della fondazione fino al coronamento dell’avventura imperiale, passando per la creazione della Provincia più giovane d’Italia (nel 1934) e per le simboliche partenze alla volta dell’Africa Orientale di grossi battaglioni di volontari reclutati nella zona di Littoria.
La mostra resterà aperta fino al 30 gennaio 2013.
Antonia Liguori, dopo la laurea in Lettere presso l’Università “La Sapienza” di Roma, ha conseguito nel 2005 il titolo di Dottore di Ricerca (Ph.D.) in Storia e Informatica, all'Università di Bologna (Dipartimento di Discipline Storiche), portando avanti studi per la ricostruzione virtuale delle città storiche. Dal 2006 ha lavorato come Digital project manager del BAICR Sistema Cultura, consorzio formato da Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani, Fondazione Antonio Gramsci, Istituto Luigi Sturzo, Fondazione Lelio Basso, Società Geografica Italiana.
E’ docente di Web Content presso l’Accademia delle arti e nuove tecnologie di Roma e ha partecipato all’attività didattica dei master in Economia della cultura e Indicizzazione di documenti cartacei, multimediali ed elettronici in ambiente digitale, organizzati dall’Università di Roma “Tor Vergata”.
Attualmente ha un contratto con l’Università di Salerno ed è impegnata per l’Istituto Luigi Sturzo in due progetti europei nell’ambito del programma Life Long Learning: KVALUES – Key competences: Validating Adult Learners’ EdUcational ExperienceS e CET for AID – Community Exhibitions as Tools for Adults’ Individual Development.
Come giornalista collabora dal 1998 con “Il Settimanale di Latina” (già “La Piazza”) e dal 2004 con “La Gazzetta dello Sport”).
Tra le sue pubblicazioni, si segnalano:
• L'occhio del Regime sulla Grande Guerra: l'Istituto Luce tra informazione, memoria e propaganda, in “Dimensioni e problemi della ricerca storica”, 2003, n. 2, Carocci editore, Roma;
• Il mito di Littoria attraverso le immagini dell’Istituto Luce, in “Storia e Futuro”, n. 10, febbraio 2006;
• La bonifica umana (1932-1943). Aspetti sociali della trasformazione dell'agro pontino, in “Ricerche storiche”, A. XXXVI, n. 3, settembre-dicembre 2006;
• Archivi del Novecento. Una rete di 55 istituti per valorizzare la memoria, in “Storia e Futuro”, n. 12, novembre 2006;
• Archivi audiovisivi e aggiornamento professionale, l’indagine di Multi.Co.M. Il punto sulla situazione italiana al termine della prima fase del progetto europeo, in “Storia e Futuro”, n. 16, marzo 2008;
• Ceto dirigente e situazione economica in provincia di Latina. Approccio alle fonti dell’Archivio di Gabinetto della Prefettura (1953- 1962), in Il ceto politico del Lazio nell'Italia repubblicana . Dinamiche della rappresentanza e costruzione del consenso (1946-1963), a cura di Silvana Casmirri, Edizioni Franco Angeli 2011.
All’interno della mostra saranno esposti pannelli di delucidazione sui cine-giornali, plastici, fotografie e materiale d’epoca messi a disposizione dalla Casa dell’Architettura, fotografie della città attuale, pittura e videoarte a cura di MAD Museo d’Arte Diffusa a cura di Fabio D’Achille, mentre la Casa dell’Architettura esporrà 5 plastici di Littoria e si occuperà del Bookstore.
Gli artisti coinvolti da MAD sono Sergio Ban (scultura/installazione), Milena Fantinel (fotografia), Alessio Marchegiani (scultura), Gabriele Maschio (fotografia), Massimo Palumbo (installazione) e Antonio Petrianni (video arte), che esporranno anche opere ispirate al tema dell’evento e proporranno un dialogo tra diversi linguaggi artistici. Per la Casa dell’Architettura saranno invece presenti le fotografie di Sara Cenci e Riccardo Della Valle,
Un viaggio suggestivo nella memoria di un territorio che – al di là di letture “politiciste” – stenta ancora oggi a riconoscere se stesso nelle proprie origini. E i pregiudizi sulla nascita di Littoria-Latina sono tanto attuali nel contesto locale da privilegiare oggi come allora la ricerca di vicende “eccezionali”, quasi a voler colmare l’incapacità di cogliere nella naturale vocazione all’accoglienza le radici di una comunità ancora in divenire, la ricchezza di una identità così composita da non consentire letture superficiali e prive di sfumature. Immagini in bianco e nero, quelle girate dal Luce, ma cariche dei colori di una quotidianità che palpita di emozioni; voci e volti che si distinguono dai cori, nonostante il prevalere della retorica di rito; gesti semplici e azioni istintive che si intravedono tra le coreografie collettive; vite di uomini e di donne che si intrecciano alla vita di un Paese nell’inevitabile conflitto tra realtà e propaganda: involontari protagonisti della vasta operazione ideologica che rende quel piccolo borgo rurale – quella “città nuova” – più un simbolo che un modello.
I documenti filmici con riferimenti espliciti a Littoria tra il 1932 e il 1944 custoditi nell’Archivio storico dell’Istituto Luce sono 86 e di essi 72 sono cinegiornali, 11 documentari, un film e due combat film.
Da un’analisi dettagliata dei dati numerici relativi ai filmati catalogati, risulta chiaro come l’attenzione per le terre bonificate sia massima negli anni immediatamente a ridosso del 18 dicembre 1932, giorno dell’inaugurazione della prima città nuova della piana pontina. I servizi dedicati alla celebrazione del successo del Regime nelle terre flagellate dalla “perniciosa” si vanno progressivamente riducendo negli anni successivi al ’35, fino al significativo silenzio imposto dagli eventi per tutta la durata del secondo conflitto mondiale: unica eccezione la produzione dei due combat film del ’44, girati dalla Marina e dall’Esercito statunitense, e di un documentario del 1941, che, attraverso il racconto dello sviluppo economico di Carbonia, in Sardegna, ribadisce quella sorta di primato di Littoria nella imponente attività “fondativa” avviata proprio nel ’32. Le annate nelle quali il territorio pontino gode più spesso delle attenzioni della cronaca audiovisiva nazionale sono quelle comprese tra il 1933 e il 1936, e cioè dal primo annuale della fondazione fino al coronamento dell’avventura imperiale, passando per la creazione della Provincia più giovane d’Italia (nel 1934) e per le simboliche partenze alla volta dell’Africa Orientale di grossi battaglioni di volontari reclutati nella zona di Littoria.
La mostra resterà aperta fino al 30 gennaio 2013.
Antonia Liguori, dopo la laurea in Lettere presso l’Università “La Sapienza” di Roma, ha conseguito nel 2005 il titolo di Dottore di Ricerca (Ph.D.) in Storia e Informatica, all'Università di Bologna (Dipartimento di Discipline Storiche), portando avanti studi per la ricostruzione virtuale delle città storiche. Dal 2006 ha lavorato come Digital project manager del BAICR Sistema Cultura, consorzio formato da Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani, Fondazione Antonio Gramsci, Istituto Luigi Sturzo, Fondazione Lelio Basso, Società Geografica Italiana.
E’ docente di Web Content presso l’Accademia delle arti e nuove tecnologie di Roma e ha partecipato all’attività didattica dei master in Economia della cultura e Indicizzazione di documenti cartacei, multimediali ed elettronici in ambiente digitale, organizzati dall’Università di Roma “Tor Vergata”.
Attualmente ha un contratto con l’Università di Salerno ed è impegnata per l’Istituto Luigi Sturzo in due progetti europei nell’ambito del programma Life Long Learning: KVALUES – Key competences: Validating Adult Learners’ EdUcational ExperienceS e CET for AID – Community Exhibitions as Tools for Adults’ Individual Development.
Come giornalista collabora dal 1998 con “Il Settimanale di Latina” (già “La Piazza”) e dal 2004 con “La Gazzetta dello Sport”).
Tra le sue pubblicazioni, si segnalano:
• L'occhio del Regime sulla Grande Guerra: l'Istituto Luce tra informazione, memoria e propaganda, in “Dimensioni e problemi della ricerca storica”, 2003, n. 2, Carocci editore, Roma;
• Il mito di Littoria attraverso le immagini dell’Istituto Luce, in “Storia e Futuro”, n. 10, febbraio 2006;
• La bonifica umana (1932-1943). Aspetti sociali della trasformazione dell'agro pontino, in “Ricerche storiche”, A. XXXVI, n. 3, settembre-dicembre 2006;
• Archivi del Novecento. Una rete di 55 istituti per valorizzare la memoria, in “Storia e Futuro”, n. 12, novembre 2006;
• Archivi audiovisivi e aggiornamento professionale, l’indagine di Multi.Co.M. Il punto sulla situazione italiana al termine della prima fase del progetto europeo, in “Storia e Futuro”, n. 16, marzo 2008;
• Ceto dirigente e situazione economica in provincia di Latina. Approccio alle fonti dell’Archivio di Gabinetto della Prefettura (1953- 1962), in Il ceto politico del Lazio nell'Italia repubblicana . Dinamiche della rappresentanza e costruzione del consenso (1946-1963), a cura di Silvana Casmirri, Edizioni Franco Angeli 2011.
18
dicembre 2012
Luce su Littoria
Dal 18 dicembre 2012 al 30 gennaio 2013
arte contemporanea
Location
EX GARAGE RUSPI
Latina, Largo Giovanni Xxiii, (Latina)
Latina, Largo Giovanni Xxiii, (Latina)
Orario di apertura
Prima settimana apertura da martedì a domenica dalle 18,00 alle 22,00. Dal 24 dicembre al 30 gennaio 2013 apertura dal venerdì alla domenica dalle 18,00 alle 22,00.
Vernissage
18 Dicembre 2012, ore 16,30
Autore
Curatore