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Luci d’inverno
Le suggestive trame di luce che l’inverno, con il freddo o la neve, riesce a creare sono il filo conduttore delle opere in mostra. Gli autori che ne colgono la magia sono, in gran parte, tra i più rappresentativi esponenti, ormai scomparsi, del post-impressionismo russo.
Comunicato stampa
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Le suggestive trame di luce che l’inverno, con il freddo o la neve, riesce a creare sono il filo conduttore delle opere in mostra. Gli autori che ne colgono la magia sono, in gran parte, tra i più rappresentativi esponenti, ormai scomparsi, del post-impressionismo russo delle scuole di Mosca e San Pietroburgo, tra cui Georgij Moroz (1937 - 2015), Boris Lavrenko (1920 - 2001), Leonid Vaichlia (1922 - 2013), Maya Kopitzeva (1924 - 2005), Dmitrij Kosmin (1925 - 2003). Si tratta di pittori la cui grande familiarità con la neve e il gelo consente loro di rappresentare la stagione fredda in tutte le sue sfaccettature, dalle sfumature più poetiche a quelle più gioiose. L'inverno, infatti, ha sempre sortito un effetto particolare sull’arte russa in generale, dalla letteratura alla musica: il lenzuolo della neve, che ricopre le molteplici forme del mondo e che, intatta, crocchia come pane fragrante, non è un telo funebre, ma il preludio della rinascita. L’originalità di questo aspetto rende particolarmente interessante l’itinerario pittorico proposto in mostra, che vede esposti soggetti molto diversi tra loro: paesaggi ricoperti da una bianca coltre che rende l’atmosfera incantata, come in Appena nevicato di Moroz, la luce che si rifrange sulla neve creando riflessi inaspettati osservati dalla finestra in Giardino invernale di Maya Kopitzeva, bambini che giocano incuranti del freddo - che par di sentire! - pungente, contesti urbani e piccoli borghi imbiancati, come la poetica Sera nel paese di Vaichlia, figure infagottate avvolte da quello che si percepisce essere un silenzio ovattato.
Indipendentemente da ciò che raffigurano, le opere esposte si propongono come scenografie del pensiero, in cui la natura diventa il rispecchiamento degli stati d’animo e delle riflessioni di colui che le guarda.
Indipendentemente da ciò che raffigurano, le opere esposte si propongono come scenografie del pensiero, in cui la natura diventa il rispecchiamento degli stati d’animo e delle riflessioni di colui che le guarda.
01
dicembre 2023
Luci d’inverno
Dal primo dicembre 2023 al 21 gennaio 2024
arte moderna
Location
GALLERIA D’ARTE PIRRA
Torino, Corso Vittorio Emanuele II, 82, (Torino)
Torino, Corso Vittorio Emanuele II, 82, (Torino)
Orario di apertura
Orari di dicembre: da lunedì a domenica 10.00 -12.30; 15.30 - 19
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