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Lucia Amitrani – New Zealand’s Sky
Mercoledì 5 ottobre 2022, alle ore 15, inaugurazione dell’opera vincitrice della VII edizione del Premio Gabbioneta presso la sede dell’azienda a Nova Milanese: NEW ZEALAND’S SKY DI LUCIA AMITRANI.
Comunicato stampa
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Mercoledì 5 ottobre 2022, alle ore 15, Paolo Macchi AD di Trillium Pumps Italy – Gabbioneta Pumps e Angela Madesani, curatrice e storica dell’arte, inaugureranno l’opera vincitrice della VII edizione del Premio Gabbioneta presso la sede dell’azienda a Nova Milanese:
NEW ZEALAND'S SKY DI LUCIA AMITRANI
Il Premio Gabbioneta si rivolge ai giovani, a vincere la settima edizione è infatti una scultrice di appena 25 anni.
L’opera è collocata all’esterno dell’azienda, vicino alla reception, è in ferro, acciaio corten e acciaio inox e conterrà un pezzo meccanico in ferro zincato prodotto dall’azienda, la cui funzione è di sostenere motori elettrici di pompe centrifughe. Pesa 250 kg ed è alta 140 cm. Per realizzarla l’artista si è avvalsa della collaborazione della Fucina di Efesto di Milano.
Angela Madesani scrive: «L’artista è interessata a creare dei dispositivi, delle sculture che permettano di cambiare il modo di vedere la propria posizione nel mondo. La sua è una ricerca sullo sguardo, sulle modalità visive, ma in questo caso ci troviamo anche di fronte al tentativo di dare vita a un ampliamento dei punti di vista, degli orizzonti. Il nostro è un tempo difficile in cui ogni giorno si parla di guerra, di malattie, di soprusi. Tuttavia, quando mai è esistito un tempo di pace? Tutto dipende soltanto dal punto di vista proprio e universale, al contempo, dal quale si guardano i fenomeni».
«New Zealand's Sky è un telescopio che permette di vedere agli antipodi del mondo senza spostarsi, ribaltando la normale concezione secondo la quale il cielo sta sopra di noi e la terra sotto di noi - così spiega l’artista - La realtà è che siamo su una sfera e per vedere dall'altro lato del globo basterebbe sbirciare da un telescopio che lo attraversa lungo tutta la sua profondità. Forse, però, ciò che vedremo sarà semplicemente lo stesso cielo che sta sopra le nostre teste e che abbiamo dimenticato di osservare nella nostra affannosa ricerca dell'ignoto. L’opera conterrà il pezzo meccanico Finished Bearing Bracket. Questo elemento costituirà la colonna/contenitore di tutto il telescopio assolvendo alla sua naturale funzione di sostegno. La proiezione del cielo sulla terra sarà possibile grazie all’utilizzo del principio della camera stenopeica, che, creando uno spazio completamente oscurato con un foro delle giuste dimensioni e delle lenti, permette di proiettare l’immagine di ciò che si trova dall’altro lato del foro».
Il Premio, promosso da Trillium Pumps Italy, gruppo di cui fa parte Gabbioneta Pumps Italy, è realizzato in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano e l’Accademia di Belle Arti di Carrara e si avvale dei patrocini di Regione Lombardia e del Comune di Milano. Si rivolge ad artisti under 40, italiani e stranieri.
La giuria – composta da Angela Madesani (curatrice del premio), Maria Fratelli, Nada Pivetta, Roberto Rocchi, Giovanna Sereni e Giorgio Tomasi – ha assegnato una menzione speciale per l’interesse dei progetti proposti ai lavori degli artisti Giulia Carminato, Michele D’Agostino, Filippo Gallorini e Federica Zianni.
La Gabbioneta organizza visite su appuntamento per il pubblico (Tel. 0362.17331). La visita è un’occasione per vedere anche le opere vincitrici delle passate edizioni, oltre alle mostre fotografiche di Silvia Gazzola, Alberto Messina, Bernadette Pedote, Luca Rotondo con immagini della vecchia sede dell’azienda a Sesto San Giovanni e di quella nuova a Nova Milanese.
Le opere vincitrici delle passate edizioni sono: Beholder in pietra di Fossena (2016) di Daniele Nitti Sotres; Fusione in argille refrattarie e grafite, plexiglass e specchio (2017) di Estelle Casali - Emanuela Perpignano; Supported in mdf nero (2018) di Giuseppe Buffoli; Conversazioni in legno di Ismaele Nones (2019); Pneuma (2020) in legno e metallo di Davide Tagliabue; La cultura dello scarto (2020) di Marta Fresneda Gutiérrez.
Lucia Amitrani è nata a Milano il 23 novembre 1997. Ha conseguito il diploma magistrale in Scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, studiando per un periodo alla Faculdade de Belas Artes do Porto tramite il progetto Erasmus. È interessata in particolare ai temi del confine, dell’incontro e dell’interrelazione tra esperienza vissuta e astrazione razionale. Nel corso degli studi approfondisce la sua ricerca artistica partecipando a diversi progetti, concorsi e mostre. Esperienze formative importanti sono la collaborazione per la realizzazione dell’opera site specific Finora della serie Terra Modellata di Anna Maria Maiolino in occasione della mostra O Amor se faz Revolutionario al PAC di Milano nel 2019, così come la residenza presso gli spazi di NonRiservato a cui ha fatto seguito la mostra collettiva AIR - Artist in Residence in occasione di Walk in Studio nel luglio 2020. In quest’ultima eperienza la ricerca si indirizza verso un approccio ibrido tra scultura e pratica performativa che è stato poi approfondito nella residenza di due settimane svolta insieme alla danzatrice Alessandra Cozzi presso la Cava Romana di Aurisina durante il Festival Contaminazioni Digitali indetto dall’Associazione Quarantasettezeroquattro, e rielaborato nell’opera Ripetizione apparente realizzata ed esposta nel contesto di BienNolo, la Biennale d’arte contemporanea di Nolo, nell’ottobre 2021. Altri importanti traguardi sono la vittoria del concorso Silla Corradini 2020, indetto dall’azienda chimica Duna Corradini, con il progetto Incontro che viene realizzato in tre giorni di residenza presso l’azienda a Carpi, e la realizzazione della sua prima mostra personale Guardare ad occhi chiusi, presso lo studio VisionOttica Botta, in cui viene messo più a fuoco l’interesse verso i meccanismi della visione e il modo in cui un’esperienza vissuta possa influenzare il modo di pensare la realtà che ci circonda. Attualmente lavora a Berlino presso la Fonderia Artistica Altglienicke.
Artisti partecipanti alla settima edizione:
A red spot, Camilla Alberti, Lucia Amitrani (Vincitrice), Gabriele Belloni, Giulia Carminato (Finalista), Chiara Cocchi, Michele D'Agostino (Finalista), Gabriella Dondi, Clarissa Falco, Marta Fernandez, Filippo Gallorini (Finalista), Yao Qing Huang, Fabio Ingrosso, Marta Mariano, Lorenzo Passi, Gabriele Pirrò, Irene Russo, Giacomo Scarpellini, Davide Tagliabue, Federico Telloli, Federica Zianni (Finalista).
Comunicazione: Alessandra Pozzi
NEW ZEALAND'S SKY DI LUCIA AMITRANI
Il Premio Gabbioneta si rivolge ai giovani, a vincere la settima edizione è infatti una scultrice di appena 25 anni.
L’opera è collocata all’esterno dell’azienda, vicino alla reception, è in ferro, acciaio corten e acciaio inox e conterrà un pezzo meccanico in ferro zincato prodotto dall’azienda, la cui funzione è di sostenere motori elettrici di pompe centrifughe. Pesa 250 kg ed è alta 140 cm. Per realizzarla l’artista si è avvalsa della collaborazione della Fucina di Efesto di Milano.
Angela Madesani scrive: «L’artista è interessata a creare dei dispositivi, delle sculture che permettano di cambiare il modo di vedere la propria posizione nel mondo. La sua è una ricerca sullo sguardo, sulle modalità visive, ma in questo caso ci troviamo anche di fronte al tentativo di dare vita a un ampliamento dei punti di vista, degli orizzonti. Il nostro è un tempo difficile in cui ogni giorno si parla di guerra, di malattie, di soprusi. Tuttavia, quando mai è esistito un tempo di pace? Tutto dipende soltanto dal punto di vista proprio e universale, al contempo, dal quale si guardano i fenomeni».
«New Zealand's Sky è un telescopio che permette di vedere agli antipodi del mondo senza spostarsi, ribaltando la normale concezione secondo la quale il cielo sta sopra di noi e la terra sotto di noi - così spiega l’artista - La realtà è che siamo su una sfera e per vedere dall'altro lato del globo basterebbe sbirciare da un telescopio che lo attraversa lungo tutta la sua profondità. Forse, però, ciò che vedremo sarà semplicemente lo stesso cielo che sta sopra le nostre teste e che abbiamo dimenticato di osservare nella nostra affannosa ricerca dell'ignoto. L’opera conterrà il pezzo meccanico Finished Bearing Bracket. Questo elemento costituirà la colonna/contenitore di tutto il telescopio assolvendo alla sua naturale funzione di sostegno. La proiezione del cielo sulla terra sarà possibile grazie all’utilizzo del principio della camera stenopeica, che, creando uno spazio completamente oscurato con un foro delle giuste dimensioni e delle lenti, permette di proiettare l’immagine di ciò che si trova dall’altro lato del foro».
Il Premio, promosso da Trillium Pumps Italy, gruppo di cui fa parte Gabbioneta Pumps Italy, è realizzato in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano e l’Accademia di Belle Arti di Carrara e si avvale dei patrocini di Regione Lombardia e del Comune di Milano. Si rivolge ad artisti under 40, italiani e stranieri.
La giuria – composta da Angela Madesani (curatrice del premio), Maria Fratelli, Nada Pivetta, Roberto Rocchi, Giovanna Sereni e Giorgio Tomasi – ha assegnato una menzione speciale per l’interesse dei progetti proposti ai lavori degli artisti Giulia Carminato, Michele D’Agostino, Filippo Gallorini e Federica Zianni.
La Gabbioneta organizza visite su appuntamento per il pubblico (Tel. 0362.17331). La visita è un’occasione per vedere anche le opere vincitrici delle passate edizioni, oltre alle mostre fotografiche di Silvia Gazzola, Alberto Messina, Bernadette Pedote, Luca Rotondo con immagini della vecchia sede dell’azienda a Sesto San Giovanni e di quella nuova a Nova Milanese.
Le opere vincitrici delle passate edizioni sono: Beholder in pietra di Fossena (2016) di Daniele Nitti Sotres; Fusione in argille refrattarie e grafite, plexiglass e specchio (2017) di Estelle Casali - Emanuela Perpignano; Supported in mdf nero (2018) di Giuseppe Buffoli; Conversazioni in legno di Ismaele Nones (2019); Pneuma (2020) in legno e metallo di Davide Tagliabue; La cultura dello scarto (2020) di Marta Fresneda Gutiérrez.
Lucia Amitrani è nata a Milano il 23 novembre 1997. Ha conseguito il diploma magistrale in Scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, studiando per un periodo alla Faculdade de Belas Artes do Porto tramite il progetto Erasmus. È interessata in particolare ai temi del confine, dell’incontro e dell’interrelazione tra esperienza vissuta e astrazione razionale. Nel corso degli studi approfondisce la sua ricerca artistica partecipando a diversi progetti, concorsi e mostre. Esperienze formative importanti sono la collaborazione per la realizzazione dell’opera site specific Finora della serie Terra Modellata di Anna Maria Maiolino in occasione della mostra O Amor se faz Revolutionario al PAC di Milano nel 2019, così come la residenza presso gli spazi di NonRiservato a cui ha fatto seguito la mostra collettiva AIR - Artist in Residence in occasione di Walk in Studio nel luglio 2020. In quest’ultima eperienza la ricerca si indirizza verso un approccio ibrido tra scultura e pratica performativa che è stato poi approfondito nella residenza di due settimane svolta insieme alla danzatrice Alessandra Cozzi presso la Cava Romana di Aurisina durante il Festival Contaminazioni Digitali indetto dall’Associazione Quarantasettezeroquattro, e rielaborato nell’opera Ripetizione apparente realizzata ed esposta nel contesto di BienNolo, la Biennale d’arte contemporanea di Nolo, nell’ottobre 2021. Altri importanti traguardi sono la vittoria del concorso Silla Corradini 2020, indetto dall’azienda chimica Duna Corradini, con il progetto Incontro che viene realizzato in tre giorni di residenza presso l’azienda a Carpi, e la realizzazione della sua prima mostra personale Guardare ad occhi chiusi, presso lo studio VisionOttica Botta, in cui viene messo più a fuoco l’interesse verso i meccanismi della visione e il modo in cui un’esperienza vissuta possa influenzare il modo di pensare la realtà che ci circonda. Attualmente lavora a Berlino presso la Fonderia Artistica Altglienicke.
Artisti partecipanti alla settima edizione:
A red spot, Camilla Alberti, Lucia Amitrani (Vincitrice), Gabriele Belloni, Giulia Carminato (Finalista), Chiara Cocchi, Michele D'Agostino (Finalista), Gabriella Dondi, Clarissa Falco, Marta Fernandez, Filippo Gallorini (Finalista), Yao Qing Huang, Fabio Ingrosso, Marta Mariano, Lorenzo Passi, Gabriele Pirrò, Irene Russo, Giacomo Scarpellini, Davide Tagliabue, Federico Telloli, Federica Zianni (Finalista).
Comunicazione: Alessandra Pozzi
05
ottobre 2022
Lucia Amitrani – New Zealand’s Sky
Dal 05 al 31 ottobre 2022
arte contemporanea
Location
Trillum Pumps Italy – Gabbioneta Pumps I
Nova Milanese, Via Gaetana Agnesi, 1, (MB)
Nova Milanese, Via Gaetana Agnesi, 1, (MB)
Orario di apertura
9-13; 15-18 Chiuso sabato e domenica
Vernissage
5 Ottobre 2022, 15, su invito
Sito web
Editore
Nomos Edizioni
Ufficio stampa
Alessandra Pozzi Studio
Autore
Curatore
Progetto grafico
Patrocini