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Lucia Innocenti – Lock and open
Lucia Innocenti nasce a Seriate (Bergamo), nel 1946. Si dedica all’insegnamento dell’attività grafico-pittorica e dal 1972 espone le sue opere in numerose mostre personali.
Comunicato stampa
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Ho conosciuto Lucia Innocenti casualmente, alcuni anni fa e venuta a sapere del suo lavoro, ne sono stata a tal punto incuriosita dal decidere di visitarne lo studio e vederne le opere. Allieva all’Accademia Carrara di Trento Longaretti, ha proseguito e perseguito con costanza e continua ricerca la sua passione artistica, trasformandola in serio impegno professionale. Non poteva di certo che essere così, per lei che, già insegnante di lingue, aveva in seguito deciso di assecondare il suo latente bisogno di esprimere il proprio essere trasfigurandolo in forma artistica, non in modo dilettantesco, ma con serio approfondimento e costante attenzione. In ciò affiora una parte non trascurabile del suo carattere, sicuramente deciso e concreto, saldo nel raggiungere le mete prefissate, costante nella ricerca della migliore forma e resa espressiva degli impulsi emotivi e creativi. Vedendo le sue opere, dalle prime ancora di sapore accademico, alle più recenti che hanno maggiore costruzione espositiva e ricerca pittorica ed evolutiva, sono evidenti alcuni fili conduttori caratterizzanti il suo iter creativo, nella presenza pur varia dei temi affrontati. Nella serie degli acquerelli delle “serrature antiche” eseguiti fra gli anni 1996 e 2005, inediti al pubblico, ben si colgono gli stilemi cari all’artista, inconsci nell’incanto creativo, ma soggiacenti e ricorrenti, riaffioranti punti lirici, anelli di collegamento e riconoscimento della poetica pittorica di Lucia Innocenti. Le serrature antiche in ferro, resti di un mondo lontano di maestria manuale e ingegno inventivo, affascinanti per l’artista a tal punto da farne supporto di uno dei filoni della sua lirica, la attirano per le loro forme, per le diverse colorazioni sfumate o contrastanti, frutto dello scorrere temporale e fautore dello scomporsi della materia ferrosa. Esulano dall’attenzione conscia dell’artista sottesi significati connessi all’intrinseco uso dei manufatti che divengono oggetti appettibili perché riesaminati nella loro possibilità di individuazione di differenti e variabili forme geometriche, vuoi nella scomponibilità delle parti meccaniche delle cartelle, dei chiavistelli, molle e toppe, vuoi nell’individuare e mettere in risalto le differenti usure e colorazioni della materia. E’ questa possibilità di ricreare che stimola la curiosità dell’artista e nella loro rielaborazione pittorica si evidenziano chiaramente i richiami conduttori fissi delle sue architetture e tonalità pittoriche, sia pure nella continua ricerca del nuovo. La variabilità nel ricreare i soggetti, suddivisi ma ancora integri in varie figure per lo più geometriche, il gioco della compresenza e alternanza di forme orizzontali e verticali, la particolare gamma coloristica e la compattezza del colore sono i punti basilari del fare pittura di Lucia Innocenti. Sono osservabili alcune differenze fra i primi acquerelli del 1996 e quelli successivi, indicatrici della ricerca continua e del serio lavorio creativo di chi non si accontenta dei primi risultati, ma vuole raggiungere il più possibile la forma e l’idea che si è prefissato. La differenza più immediata è il diverso approccio nella coloritura degli spazi della composizione. L’acquerello è trattato nel suo essere diluito, più o meno trasparente, creatore di toni a volte più carichi a volte meno. Questo non compare nei lavori successivi, dalla stesura coloristica e materica più ricca, uniforme e compatta, che li ricollega ai dipinti eseguiti con tecnica ad olio di stesso soggetto. La tavolozza dei colori sembra avere un suo percorso, con l’uso dapprima della gamma dei verdi, grigi e azzurri un poco freddi, richiamo dei lavori degli anni ’90, appena mescolati con i toni più accesi di timidi gialli, fino a giungere all’uso quasi totale della gamma dei caldi gialli e delle variabili sfumature degli ocra e delle terre. Da queste composizioni possono, incidentalmente, sprigionarsi all’occhio dell’osservatore, ma anche dello stesso artista ignaro nella sua creazione, raffigurazioni di sconosciuti idoli mascherati, che come vogliosi di rendersi visibili all’umano sembrano in ansiosa attesa di potersi presentare nella loro carica e calda vitalità espressiva. Il modificarsi dei colori e il lento giungere alla trasformazione e trasfigurazione dell’originaria pittura di spunto realista fino agli ultimi lavori ad olio, dove il colore diviene ancor più predominante e solo essenziali tratti ricordano gli oggetti, sembra ripercorrano, come già altre volte ricordato, le ricerche e l’evoluzione espressiva di Cezànne, Picasso, Braque, ma penso senza alcuna precisa volontà predefinita, bensì frutto della sua ricerca personale ed individuale.
13
settembre 2009
Lucia Innocenti – Lock and open
Dal 13 al 26 settembre 2009
arte contemporanea
serata - evento
serata - evento
Location
CALCAGNO ART STUDIO
Venezia, Campo del Ghetto, 2918, (Venezia)
Venezia, Campo del Ghetto, 2918, (Venezia)
Orario di apertura
da lunedi a venerdi ore 15-19.
Vernissage
13 Settembre 2009, ore 11.30
Autore