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Lucia Onesti / Michele Marini – Minimalia
Un lavoro a quattro mani, dove Onesti interpreta pittoricamente le foto macro di Marini ispirate al mondo dei viventi più piccoli: il nome è appunto la contrazione delle parole ‘minima’ e ‘animalia’.
I due autori l’uno accanto all’altra permettono un confronto diretto tra Vero e Verosimile
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Due parole latine "minima" e "animalia", contratte e unite, originano la parola MINIMALIA che evoca la bellezza dei viventi più piccoli.
Per chi ha la sensibilità di osservarle con attenzione, queste creature regalano l'intima espressione della creatività e della complessità della Natura, e proprio l'esplorazione di questa vita quasi nascosta diventa l'oggetto della mostra.
La pittrice Lucia Onesti e il fotografo Michele Marini propongono una composizione a quattro mani con opere che giocano tra il VERO e il VEROSIMILE.
Marini fotografa con tecnica macro un ambiente vero che passa quasi inosservato a causa delle sue piccole dimensioni e in questo modo permette allo spettatore di cambiare prospettiva, indirizzando lo sguardo su dettagli nascosti o aree prima inesplorate che solo lui ha saputo cogliere... Si tratta di 'vedere' la realtà con altri occhi, scoprendo anche l'invisibile.
Onesti, a questo punto, distoglie lo sguardo dai suoi amati soggetti marini e fa sue le immagini colte dall'obiettivo nell'ambiente naturale, trasformandole creativamente con la pittura: le rende verosimili, e dunque conformi, ma non più vere.
E' un gioco di rimando dove finzione e realtà si intrecciano, provocando dubbi e incertezze nella percezione.
Sta proprio in questo dialogo sensibile, attento e coerente la grande bellezza interpretativa dei due autori.
Il lavoro di ricerca di Marini, con le sue foto, e le successive elaborazioni rintracciabili nei disegni di Onesti enfatizzano la bellezza e la delicatezza di un micromondo inesplorato, mettendo in evidenza che proprio nelle creature più piccole la Natura dà il meglio di sé.
Entrambi colgono dunque l'attimo più significativo per fermarlo in un'immagine, impossessandosi del concetto che Cartier-Bresson definiva 'il momento decisivo'.
Qui il momento decisivo diventa lo stesso soggetto interpretato artisticamente attraverso tecniche diverse, ad assecondare i bisogni creativi e espressivi dei due autori, messi l'uno accanto all'altra in questa mostra che non vuole richiamare il classicismo espositivo, bensì dare spazio a nuove idee.
Spaziografico, nel presentare questa innovativa visione compositiva, dà modo di poterla ammirare nella sua coerenza e leggibilità fino al prossimo 4 aprile nella sede di Vicolo del Ciambellano a Massa Marittima.
Per chi ha la sensibilità di osservarle con attenzione, queste creature regalano l'intima espressione della creatività e della complessità della Natura, e proprio l'esplorazione di questa vita quasi nascosta diventa l'oggetto della mostra.
La pittrice Lucia Onesti e il fotografo Michele Marini propongono una composizione a quattro mani con opere che giocano tra il VERO e il VEROSIMILE.
Marini fotografa con tecnica macro un ambiente vero che passa quasi inosservato a causa delle sue piccole dimensioni e in questo modo permette allo spettatore di cambiare prospettiva, indirizzando lo sguardo su dettagli nascosti o aree prima inesplorate che solo lui ha saputo cogliere... Si tratta di 'vedere' la realtà con altri occhi, scoprendo anche l'invisibile.
Onesti, a questo punto, distoglie lo sguardo dai suoi amati soggetti marini e fa sue le immagini colte dall'obiettivo nell'ambiente naturale, trasformandole creativamente con la pittura: le rende verosimili, e dunque conformi, ma non più vere.
E' un gioco di rimando dove finzione e realtà si intrecciano, provocando dubbi e incertezze nella percezione.
Sta proprio in questo dialogo sensibile, attento e coerente la grande bellezza interpretativa dei due autori.
Il lavoro di ricerca di Marini, con le sue foto, e le successive elaborazioni rintracciabili nei disegni di Onesti enfatizzano la bellezza e la delicatezza di un micromondo inesplorato, mettendo in evidenza che proprio nelle creature più piccole la Natura dà il meglio di sé.
Entrambi colgono dunque l'attimo più significativo per fermarlo in un'immagine, impossessandosi del concetto che Cartier-Bresson definiva 'il momento decisivo'.
Qui il momento decisivo diventa lo stesso soggetto interpretato artisticamente attraverso tecniche diverse, ad assecondare i bisogni creativi e espressivi dei due autori, messi l'uno accanto all'altra in questa mostra che non vuole richiamare il classicismo espositivo, bensì dare spazio a nuove idee.
Spaziografico, nel presentare questa innovativa visione compositiva, dà modo di poterla ammirare nella sua coerenza e leggibilità fino al prossimo 4 aprile nella sede di Vicolo del Ciambellano a Massa Marittima.
16
marzo 2024
Lucia Onesti / Michele Marini – Minimalia
Dal 16 marzo al 04 aprile 2024
arte contemporanea
Location
Galleria Spaziografico
Massa Marittima, Vicolo Ciambellano, 7, (GR)
Massa Marittima, Vicolo Ciambellano, 7, (GR)
Orario di apertura
Tutti i giorni ore 16.30 - 19.00
Sito web
Autore
Curatore
Autore testo critico
Media partner
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