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Lucia Pescador – L’oriente per sentito dire
Nella mostra di Torino l’artista allestisce la sua visione dell’Oriente, un Oriente mai visitato, er sentito dire appunto, dove troviamo una sintesi visiva tra Cina e Giappone, composta da piccole e grandi opere.
Comunicato stampa
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Lucia Pescador, nata a Voghera nel 1943, diplomata all’Accademia di Brera, è stata per molti anni insegnante al Liceo Artistico ed è una delle voci femminili più raffinate e interessanti del panorama artistico italiano.
Lavora da sempre prevalentemente su carta, privilegiando il disegno e l’acquarello, su tematiche diverse: natura, cultura, arte, con un repertorio di immagini che hanno un’incisività e un’iconologia profonda.
Da molti anni Lucia Pescador, infatti, nel tentativo di “salvare” un’ epoca recente ma densa di cultura, sta costruendo il suo Archivio del 900 con la mano sinistra; non essendo mancina, l’uso della mano sinistra la costringe a “disegnare male” ma con una maggiore espressività, e fedeltà al pensiero che la muove; utilizza come supporti alla sua pittura carte già usate, come pagine di registri contabili, pagine di libri, spartiti musicali, piccole lavagne e più recentemente pellicole fotografiche e acetati.
Il termine cultura per Lucia Pescador è assolutamente trasversale, visivo e linguistico, si occupa in profondità di culture diverse, dall’Africa, all’Europa, all’Estremo Oriente; dal Suprematismo Russo al Fumetto alla botanica.
Le esposizioni di Lucia Pescador, sono racconti visivi che si concretizzano in allestimenti dove le voci del suo Inventario si mischiano in un nuovo rapporto di relazione e di insieme.
Nella mostra di Torino l’artista allestisce la sua visione dell’Oriente, un Oriente mai visitato, per sentito dire appunto, dove troviamo una sintesi visiva tra Cina e Giappone, composta da piccole e grandi opere: vasi di grandi dimensioni, piccoli ponti, fiori e uccelli dei giardini cinesi e abiti Kimono trasfigureranno le stanze della Galleria torinese.
Lavora da sempre prevalentemente su carta, privilegiando il disegno e l’acquarello, su tematiche diverse: natura, cultura, arte, con un repertorio di immagini che hanno un’incisività e un’iconologia profonda.
Da molti anni Lucia Pescador, infatti, nel tentativo di “salvare” un’ epoca recente ma densa di cultura, sta costruendo il suo Archivio del 900 con la mano sinistra; non essendo mancina, l’uso della mano sinistra la costringe a “disegnare male” ma con una maggiore espressività, e fedeltà al pensiero che la muove; utilizza come supporti alla sua pittura carte già usate, come pagine di registri contabili, pagine di libri, spartiti musicali, piccole lavagne e più recentemente pellicole fotografiche e acetati.
Il termine cultura per Lucia Pescador è assolutamente trasversale, visivo e linguistico, si occupa in profondità di culture diverse, dall’Africa, all’Europa, all’Estremo Oriente; dal Suprematismo Russo al Fumetto alla botanica.
Le esposizioni di Lucia Pescador, sono racconti visivi che si concretizzano in allestimenti dove le voci del suo Inventario si mischiano in un nuovo rapporto di relazione e di insieme.
Nella mostra di Torino l’artista allestisce la sua visione dell’Oriente, un Oriente mai visitato, per sentito dire appunto, dove troviamo una sintesi visiva tra Cina e Giappone, composta da piccole e grandi opere: vasi di grandi dimensioni, piccoli ponti, fiori e uccelli dei giardini cinesi e abiti Kimono trasfigureranno le stanze della Galleria torinese.
15
maggio 2014
Lucia Pescador – L’oriente per sentito dire
Dal 15 maggio al 28 giugno 2014
arte contemporanea
Location
GALLERIA EVENTINOVE
Torino, Via Della Rocca, 36, (Torino)
Torino, Via Della Rocca, 36, (Torino)
Orario di apertura
da martedì a venerdì 15.00-19.00
sabato 11.00-13.00
Vernissage
15 Maggio 2014, 18.30
Autore