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Luciana Bertorelli – Terra Madre
È un sommesso grido di dolore quello che vibra dalle figure che Luciana Bertorelli espone nel chiostro triangolare del Museo di Sant’Agostino.
Comunicato stampa
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È un sommesso grido di dolore quello che vibra dalle figure che Luciana Bertorelli espone nel chiostro triangolare del Museo di Sant’Agostino. È una mostra, così collocata, che non richiede l’ingresso al Museo, ma che rimane visibile a tutti i numerosissimi passanti e turisti che transitano attraverso questa parte d Museoi che gode dell’indubbio vantaggio di essere completamente a disposizione di ognuno. E non a caso, poiché il messaggio universale delle sculture ceramiche realizzate da questa artista meritava una visibilità “universale”, la possibilità di essere goduta e fruita da ognuno che si trovi a camminare per queste parti, godendo quindi da un lato della intrinseca bellezza delle opere, ma anche della possibilità di meditare, anche nella fugace brevità di un passaggio, sul tema vitale proposto.
La nostra terra è in pericolo, noi siamo in pericolo e continuiamo a correre verso la distruzione, ciechi e distratti. Luciana Bertorelli pone l’accento su questo grande tema e sceglie la figura femminile per significarlo. Non credo che si tratti di una scelta dettata soltanto da una intuizione personale. Da sempre la figura femminile, portatrice di vita, è stata scelta dagli esseri umani a simbolo della terra portatrice di vita. Fin dai tempi più antichi. (...) Bene: veniamo nel dettaglio, invece, di “TERRA MADRE”. A chi scrive e all’artista è sembrato conseguente alla materia concettuale della mostra, ma anche alla materia stessa nella quale le opere sono realizzate, la collocazione nel chiostro triangolare: vuoi per la massima visibilità possibile, come già detto, vuoi per la presenza della terra del giardino incluso nel chiostro, hortus conclusus che rimanda a un tempo e a un modo, quello monastico, in cui per “sora nostra matre terra” si aveva un interesse delicato e attento, in quanto indubbio portatore di benefici per la collettività tutta (e non, come di tendenza attuale, per qualche multinazionale dell’OGM). Uno spazio, quindi, quello del chiostro triangolare, che rimanda a un prodigioso equilibrio fra opera umana e natura, ma anche, guarda un pò, alla Madre cristiana per antonomasia, metafora infatti, l’hortus conclusus, della Madre vergine in grado però di procreare la salvezza del mondo, madre intatta ma feconda di futuro.
Infine, la mostra della Bertorelli vede esposte bellissime statue in ceramica: poteva non essere presentata in un Museo che ospita ben due ricchissime sezioni dedicate a questa materia?
Adelmo Taddei
Conservatore del Museo di Sant’Agostino
La nostra terra è in pericolo, noi siamo in pericolo e continuiamo a correre verso la distruzione, ciechi e distratti. Luciana Bertorelli pone l’accento su questo grande tema e sceglie la figura femminile per significarlo. Non credo che si tratti di una scelta dettata soltanto da una intuizione personale. Da sempre la figura femminile, portatrice di vita, è stata scelta dagli esseri umani a simbolo della terra portatrice di vita. Fin dai tempi più antichi. (...) Bene: veniamo nel dettaglio, invece, di “TERRA MADRE”. A chi scrive e all’artista è sembrato conseguente alla materia concettuale della mostra, ma anche alla materia stessa nella quale le opere sono realizzate, la collocazione nel chiostro triangolare: vuoi per la massima visibilità possibile, come già detto, vuoi per la presenza della terra del giardino incluso nel chiostro, hortus conclusus che rimanda a un tempo e a un modo, quello monastico, in cui per “sora nostra matre terra” si aveva un interesse delicato e attento, in quanto indubbio portatore di benefici per la collettività tutta (e non, come di tendenza attuale, per qualche multinazionale dell’OGM). Uno spazio, quindi, quello del chiostro triangolare, che rimanda a un prodigioso equilibrio fra opera umana e natura, ma anche, guarda un pò, alla Madre cristiana per antonomasia, metafora infatti, l’hortus conclusus, della Madre vergine in grado però di procreare la salvezza del mondo, madre intatta ma feconda di futuro.
Infine, la mostra della Bertorelli vede esposte bellissime statue in ceramica: poteva non essere presentata in un Museo che ospita ben due ricchissime sezioni dedicate a questa materia?
Adelmo Taddei
Conservatore del Museo di Sant’Agostino
02
maggio 2015
Luciana Bertorelli – Terra Madre
Dal 02 al 24 maggio 2015
arte contemporanea
Location
CHIESA E CHIOSTRO DI SANT’AGOSTINO
Pietrasanta, Via Sant'agostino, 1, (Lucca)
Pietrasanta, Via Sant'agostino, 1, (Lucca)
Orario di apertura
mar 9/18, mer-sab 9/19, dom 9.30/19.30
Vernissage
2 Maggio 2015, h 16
Autore