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Luciana Libralon – Emozioni Liberty. Armonie femminili di un’epoca
La mostra vuole essere una celebrazione a tutto tondo della femminilità protagonista dello stile liberty, periodo artistico che si sviluppò in Europa e negli Stati Uniti alla fine dell’8oo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
A partire da venerdì 24 settembre fino a sabato 9 ottobre, il Piemonte Artistico Culturale ospita la nuova mostra dell’artista torinese Luciana Libralon Emozioni Liberty. Armonie femminili di un’epoca.
L’esposizione, patrocinata dalla Regione Piemonte e dalla Città di Torino, presentata dal noto curatore e critico Angelo Mistrangelo, vuole essere una celebrazione a tutto tondo della femminilità protagonista dello stile liberty, periodo artistico che si sviluppò in Europa e negli Stati Uniti alla fine dell’8oo.
“La vita di ogni giorno – scrive Mistrangelo nell’introduzione al catalogo della mostra- la moda, il clima di un tempo che sembra ormai lontano e fuori dalle odierne vicende, appartengono alla successione dei quadri della Libralon e a quella sua indagine che fluisce attraverso il sorriso appena accennato di «un provocante invito» o la meditata lettura dello scrittore Gabriele D'annunzio, il pomeriggio in un giardino a Palermo o la diva del muto Lida Borelli, sino al «profumo della notte» e al profilo poetessa Papusza con sullo sfondo un campo, un cavallo e un carretto”
La bellezza femminile di quell’epoca viene colta dalla pittrice non solo in pose eleganti e raffinate, ma osservata anche durante i lavori quotidiani dove il fascino discreto della donna emerge nei gesti comuni. La Libralon con la sua grafia chiara ed elegante indaga sulla società ed i costumi che precedono la prima guerra mondiale, spingendosi anche in una provocatoria rilettura al femminile del Quarto Stato di Pellizza da Volpedo, intitolato appunto “Quinto Stato”.
Anche in questa occasione l’opera di Luciana Libralon che ha già attirato l’attenzione di critici quali Gian Giorgio Massara e Massimo Centini “si identifica con un percorso espressivo dove dominante è l’immagine della donna”.
“Attraverso le situazioni rappresentate – commenta lo scrittore Riccardo Marchina - Luciana racconta soprattutto se stessa. Nelle sue tele ci sono le sue proiezioni del fascino, della grazia, dell’eleganza. C’è la seduzione del sogno. Le ansie del quotidiano vengono annegate nell’incanto dell’armonia, espresso con colori che ho sempre trovato concilianti, mai esagerati.”
Ingresso libero
Dal lunedì al sabato dalle 15,30 alle 19,30. Chiusura domenicale.
Per ulteriori informazioni www.lucianalibraon.it
Biografia
Luciana Libralon è nata a Pinerolo e, dopo una infanzia passata a Villar Perosa, in Val Chisone, in giovane età segue la famiglia si trasferisce a Torino.
Da sempre affascinata dalla natura, con il passare degli anni inizia a soffermarsi sempre più sui particolari che in essa si evidenziano, dai chiaroscuri alla vivezza dei colori.
Osservando e fantasticando, unendo il carattere gioioso al romanticismo, nasce il desiderio di esprimere il contenuto dell'anima, quindi le prime poesie e quando queste necessitano del colore ecco che inizia a fondere nelle tele pensieri e sfumature.
Nascono paesaggi, fiori, “oggetti giocattolo” che escono dal passato, figure e personaggi intensi che a volte tornano dai ricordi rivestiti dalla malinconia e a volte dai fulgidi colori della gioia di vivere.
Torino Sette – 8 febbraio 2008
Mostra Colori dal mondo: “Libralon presenta una sorta di diario di viaggio personale fatto di fermo immagini che provengono da Turchia, Nigeria, Senegal, ma anche da oltre Oceano, Perù, Ecuador e da Bali.
Donne intente al lavoro con gerle e filatrici, feste popolari, cavalcate di berberi nel deserto, mercati, giochi di bimbi; questi i soggetti preferiti dall’artista che ha studiato pittura con Lia Laterza e Sergio Albano e che ama esprimersi con la tela e i pennelli, così come con le parole e la poesia”.
Angelo Mistrangelo
Mostra Colori dal mondo: “La Nigeria, il Marocco, il Perù e Haiti, Mali, Turchia, Yemen, Senegal, segnano l’indagine della Libralon e del suo essere testimone di un ambiente dalle antiche tradizioni, legato al lavoro dei campi, al sarto con la macchina per cucire, alle donne con la gerla e alla filatrice,all’uomo con il corallo e alla giovane fioraia.
E ogni immagine, ogni armoniosa linea che “costruisce” le forme, ogni gruppo di personaggi nei tipici abiti del paese d’origine, costituisce il dettato di una artista che di volta in volta “scopre” luoghi e consuetudini e simbolici riferimenti con una natura rivisitata con profonda emozione”.
Massimo Centini – 31 ottobre 2007
Mostra Donne e Fiori: “In certi casi i mondi della Libralon sembrano quasi evocare un universo che accetta di farsi portatore di messaggi che potrebbero essere legati al mondo della fiaba, comunque staccati dalla realtà, anche quando con la realtà chiedono di andarci a braccetto. Forse sta proprio in questa personale capacità di fuoriuscire dalla realtà immediata, senza comunque perderla mai di vista, il pregio maggiore della pittrice.
Lei sa certamente emozionarsi: lo dimostra con le sue scelte creative, che seguono soprattutto il vortice di un atteggiamento che scaturisce dall’ interiorizzazione profonda delle emozioni che attraversano la sua esistenza”.
L’esposizione, patrocinata dalla Regione Piemonte e dalla Città di Torino, presentata dal noto curatore e critico Angelo Mistrangelo, vuole essere una celebrazione a tutto tondo della femminilità protagonista dello stile liberty, periodo artistico che si sviluppò in Europa e negli Stati Uniti alla fine dell’8oo.
“La vita di ogni giorno – scrive Mistrangelo nell’introduzione al catalogo della mostra- la moda, il clima di un tempo che sembra ormai lontano e fuori dalle odierne vicende, appartengono alla successione dei quadri della Libralon e a quella sua indagine che fluisce attraverso il sorriso appena accennato di «un provocante invito» o la meditata lettura dello scrittore Gabriele D'annunzio, il pomeriggio in un giardino a Palermo o la diva del muto Lida Borelli, sino al «profumo della notte» e al profilo poetessa Papusza con sullo sfondo un campo, un cavallo e un carretto”
La bellezza femminile di quell’epoca viene colta dalla pittrice non solo in pose eleganti e raffinate, ma osservata anche durante i lavori quotidiani dove il fascino discreto della donna emerge nei gesti comuni. La Libralon con la sua grafia chiara ed elegante indaga sulla società ed i costumi che precedono la prima guerra mondiale, spingendosi anche in una provocatoria rilettura al femminile del Quarto Stato di Pellizza da Volpedo, intitolato appunto “Quinto Stato”.
Anche in questa occasione l’opera di Luciana Libralon che ha già attirato l’attenzione di critici quali Gian Giorgio Massara e Massimo Centini “si identifica con un percorso espressivo dove dominante è l’immagine della donna”.
“Attraverso le situazioni rappresentate – commenta lo scrittore Riccardo Marchina - Luciana racconta soprattutto se stessa. Nelle sue tele ci sono le sue proiezioni del fascino, della grazia, dell’eleganza. C’è la seduzione del sogno. Le ansie del quotidiano vengono annegate nell’incanto dell’armonia, espresso con colori che ho sempre trovato concilianti, mai esagerati.”
Ingresso libero
Dal lunedì al sabato dalle 15,30 alle 19,30. Chiusura domenicale.
Per ulteriori informazioni www.lucianalibraon.it
Biografia
Luciana Libralon è nata a Pinerolo e, dopo una infanzia passata a Villar Perosa, in Val Chisone, in giovane età segue la famiglia si trasferisce a Torino.
Da sempre affascinata dalla natura, con il passare degli anni inizia a soffermarsi sempre più sui particolari che in essa si evidenziano, dai chiaroscuri alla vivezza dei colori.
Osservando e fantasticando, unendo il carattere gioioso al romanticismo, nasce il desiderio di esprimere il contenuto dell'anima, quindi le prime poesie e quando queste necessitano del colore ecco che inizia a fondere nelle tele pensieri e sfumature.
Nascono paesaggi, fiori, “oggetti giocattolo” che escono dal passato, figure e personaggi intensi che a volte tornano dai ricordi rivestiti dalla malinconia e a volte dai fulgidi colori della gioia di vivere.
Torino Sette – 8 febbraio 2008
Mostra Colori dal mondo: “Libralon presenta una sorta di diario di viaggio personale fatto di fermo immagini che provengono da Turchia, Nigeria, Senegal, ma anche da oltre Oceano, Perù, Ecuador e da Bali.
Donne intente al lavoro con gerle e filatrici, feste popolari, cavalcate di berberi nel deserto, mercati, giochi di bimbi; questi i soggetti preferiti dall’artista che ha studiato pittura con Lia Laterza e Sergio Albano e che ama esprimersi con la tela e i pennelli, così come con le parole e la poesia”.
Angelo Mistrangelo
Mostra Colori dal mondo: “La Nigeria, il Marocco, il Perù e Haiti, Mali, Turchia, Yemen, Senegal, segnano l’indagine della Libralon e del suo essere testimone di un ambiente dalle antiche tradizioni, legato al lavoro dei campi, al sarto con la macchina per cucire, alle donne con la gerla e alla filatrice,all’uomo con il corallo e alla giovane fioraia.
E ogni immagine, ogni armoniosa linea che “costruisce” le forme, ogni gruppo di personaggi nei tipici abiti del paese d’origine, costituisce il dettato di una artista che di volta in volta “scopre” luoghi e consuetudini e simbolici riferimenti con una natura rivisitata con profonda emozione”.
Massimo Centini – 31 ottobre 2007
Mostra Donne e Fiori: “In certi casi i mondi della Libralon sembrano quasi evocare un universo che accetta di farsi portatore di messaggi che potrebbero essere legati al mondo della fiaba, comunque staccati dalla realtà, anche quando con la realtà chiedono di andarci a braccetto. Forse sta proprio in questa personale capacità di fuoriuscire dalla realtà immediata, senza comunque perderla mai di vista, il pregio maggiore della pittrice.
Lei sa certamente emozionarsi: lo dimostra con le sue scelte creative, che seguono soprattutto il vortice di un atteggiamento che scaturisce dall’ interiorizzazione profonda delle emozioni che attraversano la sua esistenza”.
24
settembre 2010
Luciana Libralon – Emozioni Liberty. Armonie femminili di un’epoca
Dal 24 settembre al 09 ottobre 2010
arte contemporanea
Location
PIEMONTE ARTISTICO CULTURALE
Torino, Piazza Solferino , 7 , (Torino)
Torino, Piazza Solferino , 7 , (Torino)
Orario di apertura
Dal lunedì al sabato 15,30 – 19,30. Domenica e festivi chiuso
Vernissage
24 Settembre 2010, ore 18 presentata dal noto curatore e critico Angelo Mistrangelo
Ufficio stampa
E20X
Autore