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Luciana Manelli
Saranno esposti oltre 20 dipinti di medie e grandi dimensioni: “Lavanda toscana”, “Madre a primavera”, “Girasoli che si guardano”, “La madre, il pane”, “L’arte del ricamo”, “Mimosa in mostra”, “Bacche rosse alla Rocca”
Comunicato stampa
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A Mantova, per la prima volta, si potranno apprezzare dal vero i dipinti dell’artista Luciana Manelli. Sabato 28 maggio alle ore 17.30 alla Galleria Arianna Sartori in via Ippolito Nievo 10, l’artista sarà presente all’inaugurazione e sarà inter-vistata da Arianna Sartori, curatrice della mostra.
Saranno esposti oltre 20 dipinti di medie e grandi dimensioni: “Lavanda toscana”, “Madre a primavera”, “Girasoli che si guardano”, “La madre, il pane”, “L’arte del ricamo”, “Mimosa in mostra”, “Bacche rosse alla Rocca”, …
Un’occasione per avvicinarsi ai dipinti di questa artista visti molte volte in televisione.
LUCIANA MANELLI: Il mio testamento artistico
Il mio lavoro è l’insegnamento, il mio mestiere è la pittura.
Queste due situazioni se unite e messe a confronto danno vita a quello che è una meravigliosa ricerca dalla quale può nascere ciò che noi chiamiamo “espressione artistica”.
Ho al mio attivo 43 anni di docenza all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano: ne vado fiera.
Ho avuto modo di tastare l’intuizione pittorica di centinaia di allievi avendo cura di insegnare e far amare il concetto di pittura figurativa di cui credo di essere una fiera paladina; ho sempre esortato gli allievi a seguire con entusiasmo la pittura del reale, del credibile e sostengo che questa è la strada maestra per arrivare ad esprimersi al meglio. A que-sto io ho sempre creduto e questa è stata la mia forza, cercando di non dimenticare mai che in ognuno di noi c’è creatività, ricerca e fantasia.
Una volta un giornalista di Napoli nel ringraziarmi di un mio quadro mi scrisse: “la vita è sogno”, (lo diceva Pedro Calderon Della Barca) continua a farci sognare con le tue opere.
Non dimenticatelo mai, io cerco di ricordarlo ogni giorno nelle mie creazioni”.
Luciana Manelli
“Non è vero che la pittura figurativa sia oggi meno sofisticata del grande filone dell’arte astratta, perché a forza di abbreviare, di imitare il linguaggio primitivo, di procedere per segni riduttivi dell’immagine, siamo arrivati al punto di non distinguere più un volto da un puro diagramma astratto. (…) Luciana Manelli è realista perché parte vera-mente da una osservazione amata del reale. Si sente che essa ha vissuto e vive la vita contadina, delle sue parti, del Pavese. (…) La pienezza formale non è mai dunque fine a se stessa. Un senso vivo dell’avvicendarsi dei gesti è segno nobilissimo di una partecipazione al mondo della sua adolescenza e forse della sua stessa vita di oggi. Così senza che lo prevedessimo, cresce di nuovo un mondo del reale dai luoghi più impensati di questa nostra Italia dove la pittura rinasce dalle ceneri per mille indicazioni che noi ignoriamo”.
Raffaele De Grada
“(…) Luciana Manelli appartiene a quella schiera di fedeli cantori di quel mondo al quale una società massacrata dal-la macchina va volgendo, in questi ultimi tempi, la sua fiducia e le sue speranze. Ma quello della pittrice non è un canto georgico o arcadico, come una nostalgia di beni perduti. È invece una rappresentazione cosciente e ferma del mondo rurale, anche quando si rifugia nell’allegoria. Infatti nelle tele della Manelli l’orchestrazione degli spazi si pone contro la visione dell’occhio naturale per dichiarare e organizzare interventi ordinatori e selettivi: tale l’apporto della personalità dell’artista. (…) Contadine, lavandaie, mondine, spose di pescatori, raccoglitrici di messi, venditrici di mercati: donne in maggioranza. (…) Si direbbe che la Manelli abbia un solo amore: la campagna; e dia risalto a una protagonista: la donna. (…)”.
Domenico Purificato
Luciana Manelli nasce il 13 maggio 1946 a Pinarolo, un piccolo centro della provincia di Pavia, dove vive la sua prima età giovanile fino al momento in cui si trasferisce a Milano per poi frequentare il Liceo Artistico a Brera. Qui segue il corso di pittura del Prof. Silvio Consadori e i corsi di figura e anatomia dei Prof. Ugo Vittore Bartolini. Sempre a Milano passa poi agli studi superiori e si iscrive all’Accademia di Belle Arti ove si perfeziona in tecniche pittoriche nel corso del Prof. Domenico Purificato e si diploma in scenografia nel 1969. Dal 1971 è docente di pittu-ra all’Accademia di Brera di Milano.
Sulla sua pittura hanno scritto tra gli altri:
Domenico Purificato, Raffaele De Grada, G. G. Dal Forno, Davor Band Brunetti, Siro Brondoni, Franco Lucken-bach, Dino Villani, Mario Ghilardi, Giuseppe Motti, Carlo Munari, Enrico Paolucci, Carlo Bertelli, Luciano Caramel, Andrea Cascella, Giorgio Grando, Giovanni Repossi, Luigi Cavadini, Cesare Piovan, Giuseppe Clierici, Vincenzo Verga, Vincenzo Filippone, Alda Guarnaschelli, Giuseppe Ardizzone, Marcello Venturoli, Sabina Capraro, Luca Tommasi, Andrea B. Del Guercio.
Principali mostre personali e collettive:
1975 – Lugano, Galleria L’Elicottero. 1976 – Broni, Centro Artistico C. Barbieri. 1977 – Voghera, Galleria Il Vicolo. Pavia, Ente Provinciale Turismo. Milano, Palazzo del Turismo. 1978 – Vercelli, Galleria Tacchini. Brescia, Galleria S. Michele. Premio Lario Cadorago (Como, Villa Olmo). Premio Arena Po, 1° Premio. Premio Città di Piacenza. 1979 – Vigevano, Galleria Ducale. Premio Cavarla, Premio acquisto. Premio Verna Po, 1° Premio. Premio Nazionale Salice Terme, 1° Premio. Bergamo, Galleria Modi. Premio Lario Cadorago (Como, Villa Olmo). 1980 – Novara, Club dell’Arte. Voghera, Galleria Il Vicolo. 1981 – Brescia, Galleria S. Michele. Premio Lario Gadorago (Como, Villa Olmo). Stradella, Sala della Cultura. Ponte Chiasso, Galleria G.T.L. 1983 – Brescia, Galleria S. Michele. 1984 – Cermenate, 1° Premio. 1985 – Alassio, Galleria Leonardiana. 1986 – Milano, Galleria Carini. 1987 – Teramo, Galleria d’Arte Moderna. Nereto, Sala “Salvador Allende”. 1988 – S. Benedetto del Tronto, Palazzo Comunale. Recanati, Galleria La Ginestra. Asti, Salone Esposizioni. Sulmona, Galleria La Stadera. Teramo, Galleria d’Arte Moderna. 1989 – Salice Terme, Sala dei Congressi. 1990 – Alassio, Galleria Leonardiana. Pavia, Nuova Galleria d’Arte Moderna. Voghera, Salone ex Banca d’Italia. Salsomaggiore, Salone delle Terme. 1991 – Voghera, Galleria Il Vicolo. Teramo, Galleria d’Arte Moderna. Ra-pallo, Castello sul mare. Pescina, Omaggio a Silone. Bari, Palazzo del Comune. Lerici, Golf Club Marigola. Garlasco, Biblioteca Comunale. 1992 – Salice Terme, Omaggio a Mancinelli. Ascoli Piceno, Palazzo dei Capitani. 1993 – Luino, Palazzo Rossi. Broni, Centro Artistico C. Barbieri. Pinarolo Po, Biblioteca Comunale. Milano, La Città di Brera, Palazzo della Ragione. S. Gimignano, Galleria Miniaci. 1994 – Teramo, Galleria d’Arte Moderna. Como, Tremezzo, Villa Carlot-ta, Capri, Galleria Miniaci. Sondrio, Palazzo Comunale. Positano, Galleria Miniaci. Luino, Galleria d’Arte. S. Gimignano, Manelli e Treccani. 1995 – Como, Tremezzo, Villa Carlotta. Pinarolo Po, Centro Mobili Pasotti. 1995 – Milano, Il Me-lograno d’Oro. Bocca di Magra, Amici del Quadrato. Ascoli Piceno, Centro Il Casale. Bollare, Corre degli Antiquari. S. Margherita Ligure, Villa Durazzo. 1996 – Merano, Salone delle Terme. Art Gallery Miniaci, Palm City, Florida (USA). 1997 – Milano, Arte per Assisi. 1998 – Bari, Arte Fiera. 1999 – Forlì, Contemporanea Arte Fiera. 2000 – Brescia, Galle-ria Arte Capital. 2001 – Catania, Galleria Arte Nuvò. Potenza, Galleria Idea Arte. 2002 – Foggia, Spazio Immagine. 2003 – Milano, Palazzo Reale, La Scuola degli artisti di Brera. 2004 – Bari, Arte Fiera. 2005 – Piacenza, Arte Fiera. Castiglion-cello (Li), Centro per l’Arte Diego Martelli. 2011 – Chelsea, New York City, Agora Gallery. 2012 – Letojanni (Me), Pa-lazzo della Cultura. 2013 – Dubai, UAE, Arteberry Showroom. 2015 – Voghera (Pv), Spazio 53. 2016 – Castel d’Ario (Mn), Casa Museo Sartori.
Saranno esposti oltre 20 dipinti di medie e grandi dimensioni: “Lavanda toscana”, “Madre a primavera”, “Girasoli che si guardano”, “La madre, il pane”, “L’arte del ricamo”, “Mimosa in mostra”, “Bacche rosse alla Rocca”, …
Un’occasione per avvicinarsi ai dipinti di questa artista visti molte volte in televisione.
LUCIANA MANELLI: Il mio testamento artistico
Il mio lavoro è l’insegnamento, il mio mestiere è la pittura.
Queste due situazioni se unite e messe a confronto danno vita a quello che è una meravigliosa ricerca dalla quale può nascere ciò che noi chiamiamo “espressione artistica”.
Ho al mio attivo 43 anni di docenza all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano: ne vado fiera.
Ho avuto modo di tastare l’intuizione pittorica di centinaia di allievi avendo cura di insegnare e far amare il concetto di pittura figurativa di cui credo di essere una fiera paladina; ho sempre esortato gli allievi a seguire con entusiasmo la pittura del reale, del credibile e sostengo che questa è la strada maestra per arrivare ad esprimersi al meglio. A que-sto io ho sempre creduto e questa è stata la mia forza, cercando di non dimenticare mai che in ognuno di noi c’è creatività, ricerca e fantasia.
Una volta un giornalista di Napoli nel ringraziarmi di un mio quadro mi scrisse: “la vita è sogno”, (lo diceva Pedro Calderon Della Barca) continua a farci sognare con le tue opere.
Non dimenticatelo mai, io cerco di ricordarlo ogni giorno nelle mie creazioni”.
Luciana Manelli
“Non è vero che la pittura figurativa sia oggi meno sofisticata del grande filone dell’arte astratta, perché a forza di abbreviare, di imitare il linguaggio primitivo, di procedere per segni riduttivi dell’immagine, siamo arrivati al punto di non distinguere più un volto da un puro diagramma astratto. (…) Luciana Manelli è realista perché parte vera-mente da una osservazione amata del reale. Si sente che essa ha vissuto e vive la vita contadina, delle sue parti, del Pavese. (…) La pienezza formale non è mai dunque fine a se stessa. Un senso vivo dell’avvicendarsi dei gesti è segno nobilissimo di una partecipazione al mondo della sua adolescenza e forse della sua stessa vita di oggi. Così senza che lo prevedessimo, cresce di nuovo un mondo del reale dai luoghi più impensati di questa nostra Italia dove la pittura rinasce dalle ceneri per mille indicazioni che noi ignoriamo”.
Raffaele De Grada
“(…) Luciana Manelli appartiene a quella schiera di fedeli cantori di quel mondo al quale una società massacrata dal-la macchina va volgendo, in questi ultimi tempi, la sua fiducia e le sue speranze. Ma quello della pittrice non è un canto georgico o arcadico, come una nostalgia di beni perduti. È invece una rappresentazione cosciente e ferma del mondo rurale, anche quando si rifugia nell’allegoria. Infatti nelle tele della Manelli l’orchestrazione degli spazi si pone contro la visione dell’occhio naturale per dichiarare e organizzare interventi ordinatori e selettivi: tale l’apporto della personalità dell’artista. (…) Contadine, lavandaie, mondine, spose di pescatori, raccoglitrici di messi, venditrici di mercati: donne in maggioranza. (…) Si direbbe che la Manelli abbia un solo amore: la campagna; e dia risalto a una protagonista: la donna. (…)”.
Domenico Purificato
Luciana Manelli nasce il 13 maggio 1946 a Pinarolo, un piccolo centro della provincia di Pavia, dove vive la sua prima età giovanile fino al momento in cui si trasferisce a Milano per poi frequentare il Liceo Artistico a Brera. Qui segue il corso di pittura del Prof. Silvio Consadori e i corsi di figura e anatomia dei Prof. Ugo Vittore Bartolini. Sempre a Milano passa poi agli studi superiori e si iscrive all’Accademia di Belle Arti ove si perfeziona in tecniche pittoriche nel corso del Prof. Domenico Purificato e si diploma in scenografia nel 1969. Dal 1971 è docente di pittu-ra all’Accademia di Brera di Milano.
Sulla sua pittura hanno scritto tra gli altri:
Domenico Purificato, Raffaele De Grada, G. G. Dal Forno, Davor Band Brunetti, Siro Brondoni, Franco Lucken-bach, Dino Villani, Mario Ghilardi, Giuseppe Motti, Carlo Munari, Enrico Paolucci, Carlo Bertelli, Luciano Caramel, Andrea Cascella, Giorgio Grando, Giovanni Repossi, Luigi Cavadini, Cesare Piovan, Giuseppe Clierici, Vincenzo Verga, Vincenzo Filippone, Alda Guarnaschelli, Giuseppe Ardizzone, Marcello Venturoli, Sabina Capraro, Luca Tommasi, Andrea B. Del Guercio.
Principali mostre personali e collettive:
1975 – Lugano, Galleria L’Elicottero. 1976 – Broni, Centro Artistico C. Barbieri. 1977 – Voghera, Galleria Il Vicolo. Pavia, Ente Provinciale Turismo. Milano, Palazzo del Turismo. 1978 – Vercelli, Galleria Tacchini. Brescia, Galleria S. Michele. Premio Lario Cadorago (Como, Villa Olmo). Premio Arena Po, 1° Premio. Premio Città di Piacenza. 1979 – Vigevano, Galleria Ducale. Premio Cavarla, Premio acquisto. Premio Verna Po, 1° Premio. Premio Nazionale Salice Terme, 1° Premio. Bergamo, Galleria Modi. Premio Lario Cadorago (Como, Villa Olmo). 1980 – Novara, Club dell’Arte. Voghera, Galleria Il Vicolo. 1981 – Brescia, Galleria S. Michele. Premio Lario Gadorago (Como, Villa Olmo). Stradella, Sala della Cultura. Ponte Chiasso, Galleria G.T.L. 1983 – Brescia, Galleria S. Michele. 1984 – Cermenate, 1° Premio. 1985 – Alassio, Galleria Leonardiana. 1986 – Milano, Galleria Carini. 1987 – Teramo, Galleria d’Arte Moderna. Nereto, Sala “Salvador Allende”. 1988 – S. Benedetto del Tronto, Palazzo Comunale. Recanati, Galleria La Ginestra. Asti, Salone Esposizioni. Sulmona, Galleria La Stadera. Teramo, Galleria d’Arte Moderna. 1989 – Salice Terme, Sala dei Congressi. 1990 – Alassio, Galleria Leonardiana. Pavia, Nuova Galleria d’Arte Moderna. Voghera, Salone ex Banca d’Italia. Salsomaggiore, Salone delle Terme. 1991 – Voghera, Galleria Il Vicolo. Teramo, Galleria d’Arte Moderna. Ra-pallo, Castello sul mare. Pescina, Omaggio a Silone. Bari, Palazzo del Comune. Lerici, Golf Club Marigola. Garlasco, Biblioteca Comunale. 1992 – Salice Terme, Omaggio a Mancinelli. Ascoli Piceno, Palazzo dei Capitani. 1993 – Luino, Palazzo Rossi. Broni, Centro Artistico C. Barbieri. Pinarolo Po, Biblioteca Comunale. Milano, La Città di Brera, Palazzo della Ragione. S. Gimignano, Galleria Miniaci. 1994 – Teramo, Galleria d’Arte Moderna. Como, Tremezzo, Villa Carlot-ta, Capri, Galleria Miniaci. Sondrio, Palazzo Comunale. Positano, Galleria Miniaci. Luino, Galleria d’Arte. S. Gimignano, Manelli e Treccani. 1995 – Como, Tremezzo, Villa Carlotta. Pinarolo Po, Centro Mobili Pasotti. 1995 – Milano, Il Me-lograno d’Oro. Bocca di Magra, Amici del Quadrato. Ascoli Piceno, Centro Il Casale. Bollare, Corre degli Antiquari. S. Margherita Ligure, Villa Durazzo. 1996 – Merano, Salone delle Terme. Art Gallery Miniaci, Palm City, Florida (USA). 1997 – Milano, Arte per Assisi. 1998 – Bari, Arte Fiera. 1999 – Forlì, Contemporanea Arte Fiera. 2000 – Brescia, Galle-ria Arte Capital. 2001 – Catania, Galleria Arte Nuvò. Potenza, Galleria Idea Arte. 2002 – Foggia, Spazio Immagine. 2003 – Milano, Palazzo Reale, La Scuola degli artisti di Brera. 2004 – Bari, Arte Fiera. 2005 – Piacenza, Arte Fiera. Castiglion-cello (Li), Centro per l’Arte Diego Martelli. 2011 – Chelsea, New York City, Agora Gallery. 2012 – Letojanni (Me), Pa-lazzo della Cultura. 2013 – Dubai, UAE, Arteberry Showroom. 2015 – Voghera (Pv), Spazio 53. 2016 – Castel d’Ario (Mn), Casa Museo Sartori.
28
maggio 2016
Luciana Manelli
Dal 28 maggio al 16 giugno 2016
arte contemporanea
Location
ARIANNA SARTORI ARTE & OBJECT DESIGN
Mantova, Via Ippolito Nievo, 10, (Mantova)
Mantova, Via Ippolito Nievo, 10, (Mantova)
Orario di apertura
dal Lunedì al Sabato 10.00-12.30 / 15.30-19.30. Chiuso festivi
Vernissage
28 Maggio 2016, ore 17.30
Autore
Curatore