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Luciana Matalon – Nei labirinti della memoria
Un’esposizione di quaranta opere tra dipinti e sculture, a cura di Giovanna Bonasegale, che presenta per la prima volta a Roma l’opera dell’artista milanese. Un viaggio nella lunga e importante carriera di Luciana Matalon, un percorso visivo in cui l’artista riflette sulle sue ricerche.
Comunicato stampa
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In mostra all’Antico Refettorio di Palazzo Venezia Luciana Matalon. Nei labirinti della memoria, un’esposizione di quaranta opere tra dipinti e sculture, a cura di Giovanna Bonasegale, che presenta per la prima volta a Roma l’opera dell’artista milanese. Un viaggio nella lunga e importante carriera di Luciana Matalon, un percorso visivo in cui l’artista riflette sulle sue ricerche.
“Presentare a Roma, in uno spazio così prestigioso, le opere di Luciana Matalon significa offrire al pubblico romano l'opportunità di conoscere direttamente il lavoro di un'artista che a Roma non ha mai esposto, nonostante la sua attività sia iniziata già negli anni Sessanta seguendo un itinerario internazionale. Significa, altresì, permettere a una critica più vasta di esprimersi sul percorso di Luciana Matalon, in quanto la mostra si propone come un’antologica” afferma la curatrice della mostra, Giovanna Bonasegale, “la scelta è stata effettuata proprio con l'intento di consentire, sia pure attraverso poche opere, di addentrarsi in un tragitto complesso e ricco di variazioni, pur sempre all'interno di una ricerca rigorosa e molto attenta alla commistione tra materia e pittura, tra il linguaggio dello spazio e quello della scultura che lo andrà a occupare, tra l'osservazione di materiali d'uso quotidiano e la loro traduzione in pittura o in scultura”.
Un’artista, Luciana Matalon, sulla quale hanno scritto importanti critici e che ha avuto molti riconoscimenti ma che non ha mai abbandonato l’idea di avvicinarsi all’arte come a un “mestiere”. Assai vicina, in questo, alla tradizione classica, che attraversa all'insegna di uno sguardo contemporaneo. Le sue indagini si coniugano con la memoria di un passato, la cui esperienza è comunque presente nelle opere.
Nei lavori di Luciana Matalon, le tecniche miste e gli assemblaggi polimaterici rendono sempre più labile il confine tra pittura e scultura, una continua commistione tra tradizione e sperimentalismo che da sempre ne caratterizza l’opera.
Il concetto di infinito è un richiamo costante in tutte le opere di Luciana Matalon; la sua lunga e prolifica carriera inizia proprio tra le fila del movimento spazialista milanese.
La mostra è sotto il patrocinio del Comune di Roma e del MIBAC, Provincia di Roma e Regione Lazio.
In collaborazione con Museo Nazionale di Palazzo Venezia, Progress Fineart, Spedart, Ideameeting Roma e First Class.
In partnership con Ina Assitalia.
Sponsor: Barani, Ammirata
La mostra rimarrà aperta dal 15 maggio al 14 giugno 2009 dalle 9 alle 19. Lunedì chiuso.
Cura della mostra: Giovanna Bonasegale
Testi: Giovanna Bonasegale, Claudio Strinati, Floriano De Santi
Catalogo: Edizioni Carte Segrete
Organizzazione: ArtNetWorth, Museo Fondazione Luciana Matalon
“Presentare a Roma, in uno spazio così prestigioso, le opere di Luciana Matalon significa offrire al pubblico romano l'opportunità di conoscere direttamente il lavoro di un'artista che a Roma non ha mai esposto, nonostante la sua attività sia iniziata già negli anni Sessanta seguendo un itinerario internazionale. Significa, altresì, permettere a una critica più vasta di esprimersi sul percorso di Luciana Matalon, in quanto la mostra si propone come un’antologica” afferma la curatrice della mostra, Giovanna Bonasegale, “la scelta è stata effettuata proprio con l'intento di consentire, sia pure attraverso poche opere, di addentrarsi in un tragitto complesso e ricco di variazioni, pur sempre all'interno di una ricerca rigorosa e molto attenta alla commistione tra materia e pittura, tra il linguaggio dello spazio e quello della scultura che lo andrà a occupare, tra l'osservazione di materiali d'uso quotidiano e la loro traduzione in pittura o in scultura”.
Un’artista, Luciana Matalon, sulla quale hanno scritto importanti critici e che ha avuto molti riconoscimenti ma che non ha mai abbandonato l’idea di avvicinarsi all’arte come a un “mestiere”. Assai vicina, in questo, alla tradizione classica, che attraversa all'insegna di uno sguardo contemporaneo. Le sue indagini si coniugano con la memoria di un passato, la cui esperienza è comunque presente nelle opere.
Nei lavori di Luciana Matalon, le tecniche miste e gli assemblaggi polimaterici rendono sempre più labile il confine tra pittura e scultura, una continua commistione tra tradizione e sperimentalismo che da sempre ne caratterizza l’opera.
Il concetto di infinito è un richiamo costante in tutte le opere di Luciana Matalon; la sua lunga e prolifica carriera inizia proprio tra le fila del movimento spazialista milanese.
La mostra è sotto il patrocinio del Comune di Roma e del MIBAC, Provincia di Roma e Regione Lazio.
In collaborazione con Museo Nazionale di Palazzo Venezia, Progress Fineart, Spedart, Ideameeting Roma e First Class.
In partnership con Ina Assitalia.
Sponsor: Barani, Ammirata
La mostra rimarrà aperta dal 15 maggio al 14 giugno 2009 dalle 9 alle 19. Lunedì chiuso.
Cura della mostra: Giovanna Bonasegale
Testi: Giovanna Bonasegale, Claudio Strinati, Floriano De Santi
Catalogo: Edizioni Carte Segrete
Organizzazione: ArtNetWorth, Museo Fondazione Luciana Matalon
14
maggio 2009
Luciana Matalon – Nei labirinti della memoria
Dal 14 maggio al 14 giugno 2009
arte contemporanea
Location
PALAZZO VENEZIA
Roma, Via Del Plebiscito, 118, (Roma)
Roma, Via Del Plebiscito, 118, (Roma)
Orario di apertura
dalle 9 alle 19. Lunedì chiuso.
Vernissage
14 Maggio 2009, ore 18.30
Sito web
www.fondazionematalon.org
Editore
CARTE SEGRETE
Ufficio stampa
ARTNETWORTH
Autore
Curatore