Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Luciano Bobba – Pubblivisi
Pubblivisi è una riflessione sull’estetismo palese e dorato della pubblicità.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Pubblivisi è una riflessione sull’estetismo palese e dorato della pubblicità.
Nelle pagine glamour dei giornali Luciano Bobba ha colto maschere di bellezza e simboli di perfezione. Ne ha ribaltato l’ apparenza mitizzante, per ricostruire fotograficamente immagini che nascono attraverso l'utilizzo di una fotocamera compatta digitale. Un unico scatto che, con l'aiuto di gelatine, lenti, vetri e specchi, crea una galleria di volti vibranti, accentuati nei tratti o dilatati in una vasta gamma espressiva. Sono ritratti di un mondo immaginario e onirico che hanno perso connotati e memoria ma, nella loro sostanza visuale, lanciano messaggi di passioni, di mistero e di inquietudini attinenti all’universo della contemporaneità.
Scrive il curatore Luigi Cerutti “Nell’affermazione di Roland Barthes il corpo dell’altro è sempre un’immagine per me persiste con forza e pervicacia questo concetto di immagine immaginata.
Il continuo annettere e cospargere la superficie della roccia di muschio sedimentato. L’immagine immaginata è il gradiente dell’inoppugnabile movimento dell’immagine. E’ la proposta culturale del contemporaneo nei confronti dell’immagine indelebile. In questo modo agisce anche Pubblivisi,
il nuovo ciclo di lavori di Luciano Bobba. La sua manipolazione d’immagini immaginate di volti femminili ha mosso queste considerazioni”.
Nella sequenza delle opere in mostra sorge spontaneo e ricorrente l’interrogativo: Cosa è rimasto della donna che era in queste foto? E poi una donna al principio? La femminilità viene sbranata in molti particolari che smettono e tacciono la loro provenienza per poi ricomparire, apollinea e intonsa, in altri dettagli che ci confortano.
La mostra, realizzata a cura dell’ASAV (Associazione Seriatese Arti Visive) in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura della Città di Seriate, è accompagnata da catalogo, disponibile gratuitamente in mostra, con contributo critico di Luigi Cerutti.
Nelle pagine glamour dei giornali Luciano Bobba ha colto maschere di bellezza e simboli di perfezione. Ne ha ribaltato l’ apparenza mitizzante, per ricostruire fotograficamente immagini che nascono attraverso l'utilizzo di una fotocamera compatta digitale. Un unico scatto che, con l'aiuto di gelatine, lenti, vetri e specchi, crea una galleria di volti vibranti, accentuati nei tratti o dilatati in una vasta gamma espressiva. Sono ritratti di un mondo immaginario e onirico che hanno perso connotati e memoria ma, nella loro sostanza visuale, lanciano messaggi di passioni, di mistero e di inquietudini attinenti all’universo della contemporaneità.
Scrive il curatore Luigi Cerutti “Nell’affermazione di Roland Barthes il corpo dell’altro è sempre un’immagine per me persiste con forza e pervicacia questo concetto di immagine immaginata.
Il continuo annettere e cospargere la superficie della roccia di muschio sedimentato. L’immagine immaginata è il gradiente dell’inoppugnabile movimento dell’immagine. E’ la proposta culturale del contemporaneo nei confronti dell’immagine indelebile. In questo modo agisce anche Pubblivisi,
il nuovo ciclo di lavori di Luciano Bobba. La sua manipolazione d’immagini immaginate di volti femminili ha mosso queste considerazioni”.
Nella sequenza delle opere in mostra sorge spontaneo e ricorrente l’interrogativo: Cosa è rimasto della donna che era in queste foto? E poi una donna al principio? La femminilità viene sbranata in molti particolari che smettono e tacciono la loro provenienza per poi ricomparire, apollinea e intonsa, in altri dettagli che ci confortano.
La mostra, realizzata a cura dell’ASAV (Associazione Seriatese Arti Visive) in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura della Città di Seriate, è accompagnata da catalogo, disponibile gratuitamente in mostra, con contributo critico di Luigi Cerutti.
14
febbraio 2010
Luciano Bobba – Pubblivisi
Dal 14 febbraio al 06 marzo 2010
arte contemporanea
Location
PALAZZO COMUNALE – Seriate
Seriate, Piazza Angiolo Alebardi, 1, (BERGAMO)
Seriate, Piazza Angiolo Alebardi, 1, (BERGAMO)
Orario di apertura
da mercoledì a sabato dalle 16 alle 19 - domenica 10-12 / 16-19
Vernissage
14 Febbraio 2010, ore 10,30 nella Biblioteca Civica Giacinto Gambirasio. Seguirà l’apertura della mostra presso il Palazzo Comunale, Sala Virgilio Carbonari
Autore