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Luciano Bonello – L’infinito paesaggio
L’esposizione rende omaggio al talento di un singolare artista padovano, Luciano Bonello, recentemente scomparso (Arzergrande 30/4/1936 – Padova 24/11/2010), che ha saputo affermarsi oltre che come sarto e stilista d’alta moda maschile, anche come raffinato e innovativo pittore ‘con una personalissima cifra linguistica e una modalità espressiva autonoma, nel panorama artistico contemporaneo’, come afferma l’assessore Andrea Colasio.
Comunicato stampa
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L’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova inaugura venerdì 29 giugno alle ore 18:30, negli spazi della Galleria Cavour, la personale dell’artista Luciano Bonello – L’infinito paesaggio, curata da Maria Luisa Biancotto.
Interverranno, oltre all'assessore alla cultura, Andrea Colasio, Virginia Baradel, Maria Luisa Biancotto, Alessandro Cabianca, Maria Irma Mariotti, Giancarlo Murer, Michele Silvestrin, Alberto Terrani.
L'esposizione rende omaggio al talento di un singolare artista padovano, Luciano Bonello, recentemente scomparso (Arzergrande 30/4/1936 - Padova 24/11/2010), che ha saputo affermarsi oltre che come sarto e stilista d’alta moda maschile, anche come raffinato e innovativo pittore 'con una personalissima cifra linguistica e una modalità espressiva autonoma, nel panorama artistico contemporaneo', come afferma l'assessore Andrea Colasio.
La retrospettiva compendia oltre quaranta opere rappresentative del periodo più fervido e felice della sua stagione produttiva, concentrata in poco più di un ventennio, dalla fine degli anni '70 al 2003. Disposte in ordine cronologico, esse consentono di cogliere la peculiarità del contributo dell'artista alla scrittura del testo della pittura e anche di ravvisare, nella sua feconda produzione, lo sviluppo seriale di alcune formulazioni, così come la ripresa di uno stesso motivo, con piccole variazioni, in differenti dimensioni nell'arco del tempo. Confermando uno stile personale che non si lascia inquadrare nelle categorie consolidate e volge all'astrazione.
I suoi quadri, evocativi di luoghi amati, sono 'paesaggi psichici': stesure di colore mosse e tormentate, texture infinite che lasciano affiorare talvolta, dimenticata, qualche traccia: frammenti di storia e di memoria, squarci che introducono nell'opera la dimensione del tempo. Larga, mobile, morbida, la sua inconfondibile pennellata dispone il colore sulla tela per campiture che arrivano a occuparne, il più delle volte, l'intera superficie, con un andamento a rincalzo che disegna risvolti di luce, addensamenti materici, corrugamenti e dilatazioni, in incessante fluttuazione. Vividi, brillanti, i colori che predilige sono soprattutto quelli primari, sia pur declinati in una variegata gamma timbrica e tonale. Densi, pastosi, i pigmenti assumono nei suoi quadri temperature altissime, febbrili, con effetti di accecante bagliore così come di infinito silenzio. La luce sembra emanare dalla materia stessa del colore. Luce irreale, tutta interna al quadro. Il notturno viene attraversato in alcune serie per confluire successivamente e preventivamente nella neutralita' oscura costituita dall'imposizione di una “cassetta nera” a racchiudere tutte le sue opere. Il notturno vale, così, da supporto o da cornice. E ancora bordi e cornici sono quelli che disegna sulle sue tele: a contenimento e al tempo stesso affaccio sul paesaggio della sua pittura. Il quadro, allora, si fa soglia che apre a un'altra dimensione: inabitabile, straniante, eppure sorprendente. I luoghi dipinti hanno tratti riconoscibili, seducenti e contemporaneamente distanti, spaesanti. Le sue sono visioni inquiete, sospese, mai accattivanti o imbonitrici. Immagini precognitrici, enigmatiche, ambigue.
In mostra verranno esposti alcuni modelli sartoriali realizzati dall'artista, come sarto e stilista, e da una versione aggiornata degli stessi per l'interpretazione del sarto veneziano, Franco Puppato, allora suo allievo, e oggi il continuatore. La proiezione di un video sull'artista e il suo lavoro, curato da Giancarlo Murer e prodotto dalla VNA Video News Agency, completa la documentazione.
Il catalogo, curato da Maria Luisa Biancotto , è stato stampato con il contributo di Mediolanum Private Banking, di Franco Puppato, sarto in Venezia, e di Euromark Industries s.r.l. - Vigonza.
Interverranno, oltre all'assessore alla cultura, Andrea Colasio, Virginia Baradel, Maria Luisa Biancotto, Alessandro Cabianca, Maria Irma Mariotti, Giancarlo Murer, Michele Silvestrin, Alberto Terrani.
L'esposizione rende omaggio al talento di un singolare artista padovano, Luciano Bonello, recentemente scomparso (Arzergrande 30/4/1936 - Padova 24/11/2010), che ha saputo affermarsi oltre che come sarto e stilista d’alta moda maschile, anche come raffinato e innovativo pittore 'con una personalissima cifra linguistica e una modalità espressiva autonoma, nel panorama artistico contemporaneo', come afferma l'assessore Andrea Colasio.
La retrospettiva compendia oltre quaranta opere rappresentative del periodo più fervido e felice della sua stagione produttiva, concentrata in poco più di un ventennio, dalla fine degli anni '70 al 2003. Disposte in ordine cronologico, esse consentono di cogliere la peculiarità del contributo dell'artista alla scrittura del testo della pittura e anche di ravvisare, nella sua feconda produzione, lo sviluppo seriale di alcune formulazioni, così come la ripresa di uno stesso motivo, con piccole variazioni, in differenti dimensioni nell'arco del tempo. Confermando uno stile personale che non si lascia inquadrare nelle categorie consolidate e volge all'astrazione.
I suoi quadri, evocativi di luoghi amati, sono 'paesaggi psichici': stesure di colore mosse e tormentate, texture infinite che lasciano affiorare talvolta, dimenticata, qualche traccia: frammenti di storia e di memoria, squarci che introducono nell'opera la dimensione del tempo. Larga, mobile, morbida, la sua inconfondibile pennellata dispone il colore sulla tela per campiture che arrivano a occuparne, il più delle volte, l'intera superficie, con un andamento a rincalzo che disegna risvolti di luce, addensamenti materici, corrugamenti e dilatazioni, in incessante fluttuazione. Vividi, brillanti, i colori che predilige sono soprattutto quelli primari, sia pur declinati in una variegata gamma timbrica e tonale. Densi, pastosi, i pigmenti assumono nei suoi quadri temperature altissime, febbrili, con effetti di accecante bagliore così come di infinito silenzio. La luce sembra emanare dalla materia stessa del colore. Luce irreale, tutta interna al quadro. Il notturno viene attraversato in alcune serie per confluire successivamente e preventivamente nella neutralita' oscura costituita dall'imposizione di una “cassetta nera” a racchiudere tutte le sue opere. Il notturno vale, così, da supporto o da cornice. E ancora bordi e cornici sono quelli che disegna sulle sue tele: a contenimento e al tempo stesso affaccio sul paesaggio della sua pittura. Il quadro, allora, si fa soglia che apre a un'altra dimensione: inabitabile, straniante, eppure sorprendente. I luoghi dipinti hanno tratti riconoscibili, seducenti e contemporaneamente distanti, spaesanti. Le sue sono visioni inquiete, sospese, mai accattivanti o imbonitrici. Immagini precognitrici, enigmatiche, ambigue.
In mostra verranno esposti alcuni modelli sartoriali realizzati dall'artista, come sarto e stilista, e da una versione aggiornata degli stessi per l'interpretazione del sarto veneziano, Franco Puppato, allora suo allievo, e oggi il continuatore. La proiezione di un video sull'artista e il suo lavoro, curato da Giancarlo Murer e prodotto dalla VNA Video News Agency, completa la documentazione.
Il catalogo, curato da Maria Luisa Biancotto , è stato stampato con il contributo di Mediolanum Private Banking, di Franco Puppato, sarto in Venezia, e di Euromark Industries s.r.l. - Vigonza.
29
giugno 2012
Luciano Bonello – L’infinito paesaggio
Dal 29 giugno al 29 luglio 2012
arte contemporanea
Location
GALLERIA CIVICA CAVOUR
Padova, Piazza Camillo Benso Conte Di Cavour, 73b, (Padova)
Padova, Piazza Camillo Benso Conte Di Cavour, 73b, (Padova)
Orario di apertura
6.00 – 20.00, lunedì chiuso.
Vernissage
29 Giugno 2012, ore 18.30
Autore
Curatore