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Luciano Ghersi – Ex libris
Luciano Ghersi si occupa di libri buttati che hanno quindi perduto la loro identità, e che attraverso la sua attività di tessitore ne acquistano una nuova.
Comunicato stampa
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Venerdì 9 novembre alle ore 17,30 , presso la galleria Agheiro arte contemporanea di Lavagna, sarà inaugurata la mostra di Luciano Ghersi dal titolo EX LIBRIS.
Ex Libris è un’etichetta, solitamente ornata di figure e motti, che si applica su un libro per indicarne il proprietario, in senso lato costituisce un segno di protezione e di cura. Stefano Bartezzaghi ne fa risalire le origini almeno al secondo secolo A. C. o al secolo successivo ad Assurbanipal con la biblioteca reale di Ninive.
Luciano Ghersi si occupa, diversamente, di libri buttati che hanno quindi perduto la loro identità, e che attraverso la sua attività di tessitore ne acquistano una nuova. Al contrario del bibliofilo l’artista distrugge la parola per dare al materiale cartaceo un differente significato di natura estetico-compositiva con una lettura che permette comunque al libro di conservare la propria origine ma affidando ogni valenza di valore simbolico all’eventuale cura degli utenti (fruitori).
Luciano Ghersi ha studiato a Genova dove è nato nel 1952 e dove ha conseguito la laurea in filosofia nel 1975. Dal 1977, pratica e scrive di tessitura a mano: L’essere e il Tessere dove espone le sue teorie, è del 1992, oltre a numerosi saggi pubblicati in volumi collettivi, su riviste, e online.
Dopo essersi dedicato per anni alla tintura naturale delle pregiate lane che poi tesseva, è passato ai materiali i più diversi, tutto ciò che possa essere convertito in filo: carta, plastica, ferro, gomme di bici, lavorando su telai che costruisce pure personalmente con materiali ed oggetti di recupero. Non segue bozzetti precisi ma realizza le sue opere abbandonandosi agli accostamenti formali e cromatici che la figurazione tessile gli suggerisce. Insomma: improvvisa senza disegnare prima.
Ghersi fu anche il primo artista italiano a realizzare un’opera stabile per il Giardino di Daniel Spoerri: Le poltrone del Buon Governo , che sono appunto tessute in filo spinato.
Dal 1995 si dedica a “cantieri di arte pubblica”, dove il pubblico partecipa fornendo e tessendo materiali di recupero. Il tessuto così realizzato viene installato come arredamento urbano, come il Poncho per la statua ottocentesca di Leopoldo II al centro della Piazza di Grosseto, il Treno tessuto per la stazione di Moelv in Norvegia. La casa dell’Omo Ragno, realizzata con persone disabili, si è installata nella piazza rinascimentale di SS. Annunziata a Firenze.
Nel 2001, Ghersi è iniziato alla tessitura tradizionale Kente Ewe nel villaggio di Klikor in Ghana, con il titolo di “Weaver of the Century”: il Tessitore del Secolo. Poi collabora in progetti e ricerche tessili con il Blakhud Museum, sempre di Klikor. Ora è docente di Tessitura Kente alla Fondazione Lisio di Firenze ed avvia la “Facoltà di Tessere” a Porchiano del Monte, in Umbria, dove risiede e lavora.
La mostra resterà aperta fino al 31 gennaio 2008
Orario: dal mercoledì al sabato: 16-19 ; altri orari su appuntamento al numero 0185 370032
Catalogo mostra in galleria
Ex Libris è un’etichetta, solitamente ornata di figure e motti, che si applica su un libro per indicarne il proprietario, in senso lato costituisce un segno di protezione e di cura. Stefano Bartezzaghi ne fa risalire le origini almeno al secondo secolo A. C. o al secolo successivo ad Assurbanipal con la biblioteca reale di Ninive.
Luciano Ghersi si occupa, diversamente, di libri buttati che hanno quindi perduto la loro identità, e che attraverso la sua attività di tessitore ne acquistano una nuova. Al contrario del bibliofilo l’artista distrugge la parola per dare al materiale cartaceo un differente significato di natura estetico-compositiva con una lettura che permette comunque al libro di conservare la propria origine ma affidando ogni valenza di valore simbolico all’eventuale cura degli utenti (fruitori).
Luciano Ghersi ha studiato a Genova dove è nato nel 1952 e dove ha conseguito la laurea in filosofia nel 1975. Dal 1977, pratica e scrive di tessitura a mano: L’essere e il Tessere dove espone le sue teorie, è del 1992, oltre a numerosi saggi pubblicati in volumi collettivi, su riviste, e online.
Dopo essersi dedicato per anni alla tintura naturale delle pregiate lane che poi tesseva, è passato ai materiali i più diversi, tutto ciò che possa essere convertito in filo: carta, plastica, ferro, gomme di bici, lavorando su telai che costruisce pure personalmente con materiali ed oggetti di recupero. Non segue bozzetti precisi ma realizza le sue opere abbandonandosi agli accostamenti formali e cromatici che la figurazione tessile gli suggerisce. Insomma: improvvisa senza disegnare prima.
Ghersi fu anche il primo artista italiano a realizzare un’opera stabile per il Giardino di Daniel Spoerri: Le poltrone del Buon Governo , che sono appunto tessute in filo spinato.
Dal 1995 si dedica a “cantieri di arte pubblica”, dove il pubblico partecipa fornendo e tessendo materiali di recupero. Il tessuto così realizzato viene installato come arredamento urbano, come il Poncho per la statua ottocentesca di Leopoldo II al centro della Piazza di Grosseto, il Treno tessuto per la stazione di Moelv in Norvegia. La casa dell’Omo Ragno, realizzata con persone disabili, si è installata nella piazza rinascimentale di SS. Annunziata a Firenze.
Nel 2001, Ghersi è iniziato alla tessitura tradizionale Kente Ewe nel villaggio di Klikor in Ghana, con il titolo di “Weaver of the Century”: il Tessitore del Secolo. Poi collabora in progetti e ricerche tessili con il Blakhud Museum, sempre di Klikor. Ora è docente di Tessitura Kente alla Fondazione Lisio di Firenze ed avvia la “Facoltà di Tessere” a Porchiano del Monte, in Umbria, dove risiede e lavora.
La mostra resterà aperta fino al 31 gennaio 2008
Orario: dal mercoledì al sabato: 16-19 ; altri orari su appuntamento al numero 0185 370032
Catalogo mostra in galleria
09
novembre 2007
Luciano Ghersi – Ex libris
Dal 09 novembre 2007 al 31 gennaio 2008
arte contemporanea
Location
GALLERIA AGHEIRO
Lavagna, Corso Buenos Ayres, 60, (Genova)
Lavagna, Corso Buenos Ayres, 60, (Genova)
Orario di apertura
dal mercoledì al sabato: 16-19 ; altri orari su appuntamento al numero 0185 370032
Vernissage
9 Novembre 2007, ore 17.30
Autore