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Luciano Ghersi – Trasfigurazione dei campioni
Ghersi mostra in anteprima la “Trasfigurazionedei Campioni”: tappeti riciclati con recuperi tessili dell’alta moda, nel progetto “Archivio e Facoltà” di Archivio
Bonotto a Bassano del Grappa e Facoltà di Tessere a Porchiano del Monte.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
A Porchiano, la intensa attività espositiva di ArteMattia, conferma
l'attuale interesse per le arti tessili sperimentali con una mostra di
Luciano Ghersi, che qui gioca in casa perché sostiene la Facoltà di Tessere
a Porchiano del Monte. Dal 29 Agosto alla Casetta di Parco Mattia, Ghersi
mostra in anteprima la "Trasfigurazione dei Campioni": tappeti riciclati con
recuperi tessili dell'alta moda, nel progetto "Archivio e Facoltà" di Archivio
Bonotto a Bassano del Grappa e Facoltà di Tessere a Porchiano del Monte. (
www.archiviobonotto.org, porchiano.blogspot.com).
*Luciano Ghersi*
*La trasfigurazione dei campioni*
Gebhart Blazek, ricercatore, esperto e gallerista tessile in Vienna e
Gratz, mi scrive una email satellitare dai monti di Atlante: "Il tappeto
tessuto riciclando degli stracci è l'equivalente contemporaneo dei vecchi
tappeti dei nomadi, realizzato con materiali contemporanei, è più autentico
di qualsiasi 'tradizione rianimata'. Ho intenzione di fare una mostra di
queste opere anonime dal Marocco, giustapponendole al punto di vista
artistico/intellettuale di un tessitore europeo come te."
A differenza dei Berberi nomadi, io tessitore nell'Umbria, sto
riciclando degli stracci di lusso. Li ricavo da stoffe nuovissime d'ultima
moda: dalle campionature eseguite per i massimi stilisti, che ne trascelgono
un campione su mille mettendoci sopra la loro firma.
Queste stoffe a campioni per la moda sono composte come un arlecchino,
in tanti quadratini colorati. Sono considerevoli pezze di stoffa, che vado a
srotolare sulla cinta medievale di Porchiano, perché non avrei un banco
lungo a sufficienza. Poi le ritaglio in strisce lunghissime, per ri-tesserle
dentro un antico telaio dei contadini.
Un altra differenza tra i Berberi e me, è che le mie strisce di stoffa
a campioni non hanno una tinta definita e costante. Sono come un film
policromo, dove ogni fotogramma è un campione differente. Sarà il mio telaio
a comprimere il flusso dei quadratini nelle sue trame, senza proporsi alcuna
raffigurazione, né geometrica né figurativa.
Però, secondando con arte i flussi spontanei del materiale tessile, un
segno inatteso emerge dal caos apparente delle compressioni. Disegna come
degli strati geologici, o come dei cerchi nel tronco di un albero, che
rivelano il ritmo delle epoche e delle stagioni. Insomma: è il disegno
infinito della natura o, direi meglio, è il suo eterno film. Ma la natura
fa, non raffigura: fa essenzialmente che ogni suo filo si tenga insieme con
tutti gli altri... esattamente come la tessitura, che può sembrarci molto
complicata ma è semplicemente complessa.
La terza differenza tra i Berberi e me, è che loro comprendono ed
esercitano, semplicemente, la complessità tremenda della natura e della
tessitura. Io invece mi ci devo sforzare, rinnegando il mio sapere
intellettuale, nella "trasfigurazione del campioni".
FOTO ALBUM
http://www.flickr.com/photos/lucianoghersi/sets/72157605839509942/
l'attuale interesse per le arti tessili sperimentali con una mostra di
Luciano Ghersi, che qui gioca in casa perché sostiene la Facoltà di Tessere
a Porchiano del Monte. Dal 29 Agosto alla Casetta di Parco Mattia, Ghersi
mostra in anteprima la "Trasfigurazione dei Campioni": tappeti riciclati con
recuperi tessili dell'alta moda, nel progetto "Archivio e Facoltà" di Archivio
Bonotto a Bassano del Grappa e Facoltà di Tessere a Porchiano del Monte. (
www.archiviobonotto.org, porchiano.blogspot.com).
*Luciano Ghersi*
*La trasfigurazione dei campioni*
Gebhart Blazek, ricercatore, esperto e gallerista tessile in Vienna e
Gratz, mi scrive una email satellitare dai monti di Atlante: "Il tappeto
tessuto riciclando degli stracci è l'equivalente contemporaneo dei vecchi
tappeti dei nomadi, realizzato con materiali contemporanei, è più autentico
di qualsiasi 'tradizione rianimata'. Ho intenzione di fare una mostra di
queste opere anonime dal Marocco, giustapponendole al punto di vista
artistico/intellettuale di un tessitore europeo come te."
A differenza dei Berberi nomadi, io tessitore nell'Umbria, sto
riciclando degli stracci di lusso. Li ricavo da stoffe nuovissime d'ultima
moda: dalle campionature eseguite per i massimi stilisti, che ne trascelgono
un campione su mille mettendoci sopra la loro firma.
Queste stoffe a campioni per la moda sono composte come un arlecchino,
in tanti quadratini colorati. Sono considerevoli pezze di stoffa, che vado a
srotolare sulla cinta medievale di Porchiano, perché non avrei un banco
lungo a sufficienza. Poi le ritaglio in strisce lunghissime, per ri-tesserle
dentro un antico telaio dei contadini.
Un altra differenza tra i Berberi e me, è che le mie strisce di stoffa
a campioni non hanno una tinta definita e costante. Sono come un film
policromo, dove ogni fotogramma è un campione differente. Sarà il mio telaio
a comprimere il flusso dei quadratini nelle sue trame, senza proporsi alcuna
raffigurazione, né geometrica né figurativa.
Però, secondando con arte i flussi spontanei del materiale tessile, un
segno inatteso emerge dal caos apparente delle compressioni. Disegna come
degli strati geologici, o come dei cerchi nel tronco di un albero, che
rivelano il ritmo delle epoche e delle stagioni. Insomma: è il disegno
infinito della natura o, direi meglio, è il suo eterno film. Ma la natura
fa, non raffigura: fa essenzialmente che ogni suo filo si tenga insieme con
tutti gli altri... esattamente come la tessitura, che può sembrarci molto
complicata ma è semplicemente complessa.
La terza differenza tra i Berberi e me, è che loro comprendono ed
esercitano, semplicemente, la complessità tremenda della natura e della
tessitura. Io invece mi ci devo sforzare, rinnegando il mio sapere
intellettuale, nella "trasfigurazione del campioni".
FOTO ALBUM
http://www.flickr.com/photos/lucianoghersi/sets/72157605839509942/
29
agosto 2008
Luciano Ghersi – Trasfigurazione dei campioni
Dal 29 agosto al 06 settembre 2008
design
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
CASETTA DI PARCO MATTIA
Amelia, (Terni)
Amelia, (Terni)
Orario di apertura
serate del 29 e 30 agosto, 5 e 6 settembre, ore 18.30 / 24 e su appuntamento
nei giorni intercalati
Sito web
www.artemattia.blogspot.com
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