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Luciano Maggiore – Stay!
Stay! è un’esperienza articolata che si sostituisce allo spazio che la ospita generando valori architettonici propri imprevedibili e soggettivi. Gli elementi acustico-visivi modellano un’esperienza dissonante e straniante, che non vuole farsi ammirare ma farsi subire dallo spettatore.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Adiacenze è lieta di presentare In-primis impressus.
Il progetto a cura di Claudio Musso e Marianita Santarossa intende indagare i percorsi e gli sviluppi dell’operato di tre artisti, figli di una generazione che ha già fatto i conti con la propria eredità, che mettono al centro della propria ricerca la materia visiva e sonora come sostanza duttile e malleabile.
Le tre mostre personali, che fanno seguito alla PREVIEW collettiva del 28
gennaio, si pongono come un unico processo di rarefazione che prendendo le
mosse da una forte oggettualità, vaporizza il medium artistico raggiungendo
uno stato impalpabile in cui il supporto dell’opera sono i riflessi automatici dello spettatore, a cui viene consegnato il compito di completare l’opera.
Con Stay! si chiude il percorso di rarefazione intrapreso nei precedenti appuntamenti, scandendosi in singoli passaggi che incidono e trasformano lo spazio fisico di Adiacenze e personale dello spettatore. In questo momento conclusivo del progetto, l’opera diventa definitivamente stimolo, l’impressione non è più su un corpo esterno, ma sul corpo di chi gli sta di fronte, è qualcosa che accade in mezzo, tra l’opera e lo spettatore. La risposta nervosa del cervello è parte integrante dell’opera, il cui sviluppo dipende dal tempo concesso a questo stimolo. Modificando le abitudini percettive tradizionali lo spettatore si pone nella condizione di esperire diversamente e, in questo modo, di cambiare il proprio sguardo sul mondo.
Stay! è un’esperienza articolata che si sostituisce allo spazio che la ospita generando valori architettonici propri, volta per volta imprevedibili e soggettivi.
Entrando nello spazio, l'intermittenza continua delle luci stroboscopiche crea persistenze retiniche che si sovrappongono alla realtà e che lo spettatore può scegliere di vivere ad occhi chiusi per far divenire le sue palpebre gli schermi in cui il sangue e la pelle, così come le vene ed i capillari giocano da coautori con la luce nel costruire una miriade di sequenze che conducono nel corpo del fruitore tracce riconducibili al "cinema astratto”. Lo scarto temporale provocato dalle strobo e applicato alla possibilità di visione, causa una vertigine nella percezione dell’opera creata spontaneamente dallo stimolo-opera.
Lo spazio è abitato anche da una serie di speakers disposte in modo da diffondere un turbine che attraversa e accerchia lo spettatore, dove il protagonista non è il volume ma lo spostamento nello spazio di grumi di onde sinusoidali e nubi di suoni puntuali, di ogni singolo oggetto sonoro con le sue capacita psicofoniche, che avvallano la suggestione di una presenza interiore e creatrice.
Gli elementi acustico-visivi modellano un’esperienza dissonante e straniante, piacevole ed intellettualmente complessa da comprendere, che non vuole farsi ammirare ma farsi subire, portando alla negazione della frontalità della scena e imponendo al soggetto il raccoglimento. Mira alla forza centripeta e allo scardinamento delle convenzionali modalità percettive e di fruizione, e lascia lo spettatore in balia dei suoi sensi.
Nota:
La composizione audiovisiva Stay! ha una durata complessiva di 42 minuti.
Per offrire ai visitatori la possibilità di una fruizione integrale durante l’inaugurazione sono previste tre repliche alle ore 19.00, alle ore 20.00 e alle ore 21.00.
Il progetto a cura di Claudio Musso e Marianita Santarossa intende indagare i percorsi e gli sviluppi dell’operato di tre artisti, figli di una generazione che ha già fatto i conti con la propria eredità, che mettono al centro della propria ricerca la materia visiva e sonora come sostanza duttile e malleabile.
Le tre mostre personali, che fanno seguito alla PREVIEW collettiva del 28
gennaio, si pongono come un unico processo di rarefazione che prendendo le
mosse da una forte oggettualità, vaporizza il medium artistico raggiungendo
uno stato impalpabile in cui il supporto dell’opera sono i riflessi automatici dello spettatore, a cui viene consegnato il compito di completare l’opera.
Con Stay! si chiude il percorso di rarefazione intrapreso nei precedenti appuntamenti, scandendosi in singoli passaggi che incidono e trasformano lo spazio fisico di Adiacenze e personale dello spettatore. In questo momento conclusivo del progetto, l’opera diventa definitivamente stimolo, l’impressione non è più su un corpo esterno, ma sul corpo di chi gli sta di fronte, è qualcosa che accade in mezzo, tra l’opera e lo spettatore. La risposta nervosa del cervello è parte integrante dell’opera, il cui sviluppo dipende dal tempo concesso a questo stimolo. Modificando le abitudini percettive tradizionali lo spettatore si pone nella condizione di esperire diversamente e, in questo modo, di cambiare il proprio sguardo sul mondo.
Stay! è un’esperienza articolata che si sostituisce allo spazio che la ospita generando valori architettonici propri, volta per volta imprevedibili e soggettivi.
Entrando nello spazio, l'intermittenza continua delle luci stroboscopiche crea persistenze retiniche che si sovrappongono alla realtà e che lo spettatore può scegliere di vivere ad occhi chiusi per far divenire le sue palpebre gli schermi in cui il sangue e la pelle, così come le vene ed i capillari giocano da coautori con la luce nel costruire una miriade di sequenze che conducono nel corpo del fruitore tracce riconducibili al "cinema astratto”. Lo scarto temporale provocato dalle strobo e applicato alla possibilità di visione, causa una vertigine nella percezione dell’opera creata spontaneamente dallo stimolo-opera.
Lo spazio è abitato anche da una serie di speakers disposte in modo da diffondere un turbine che attraversa e accerchia lo spettatore, dove il protagonista non è il volume ma lo spostamento nello spazio di grumi di onde sinusoidali e nubi di suoni puntuali, di ogni singolo oggetto sonoro con le sue capacita psicofoniche, che avvallano la suggestione di una presenza interiore e creatrice.
Gli elementi acustico-visivi modellano un’esperienza dissonante e straniante, piacevole ed intellettualmente complessa da comprendere, che non vuole farsi ammirare ma farsi subire, portando alla negazione della frontalità della scena e imponendo al soggetto il raccoglimento. Mira alla forza centripeta e allo scardinamento delle convenzionali modalità percettive e di fruizione, e lascia lo spettatore in balia dei suoi sensi.
Nota:
La composizione audiovisiva Stay! ha una durata complessiva di 42 minuti.
Per offrire ai visitatori la possibilità di una fruizione integrale durante l’inaugurazione sono previste tre repliche alle ore 19.00, alle ore 20.00 e alle ore 21.00.
19
marzo 2011
Luciano Maggiore – Stay!
Dal 19 marzo al 05 aprile 2011
arte contemporanea
Location
ADIACENZE
Bologna, Vicolo Spirito Santo, 1/b, (Bologna)
Bologna, Vicolo Spirito Santo, 1/b, (Bologna)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 16-20
Vernissage
19 Marzo 2011, ore 19
Autore
Curatore