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Luciano Mario Rossi
Pezzi unici di gioielli e glittica
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Piccoli grandi tesori d’Arte.
Un artigiano oppure un artista? Un abile e fine esecutore o un sublime
maestro di altri tempi? Cosa rappresentano le opere, poiché di questo si
tratta e non di effimere gioie, di Luciano Mario Rossi? Il mio compito non è
volto a rispondere a tutti i quesiti che il nostro intelletto ci pone
osservando le sue incisioni su pietre, i monili o le sculture, ma a parlare di
un uomo che racchiude in se una perfetta simbiosi fra la manualità tecnica e
l'animo di
artista. Più volte ho osservato le sue opere e più volte mi sono
domandato dove finiva l’abilità esecutiva e dove cominciava l’arte, non mi è¨
stato possibile capirlo poichè si fondono in maniera inscindibile. Piccoli
grandi tesori di antico respiro ma di moderna concezione, realizzati con
materiali preziosi e seguendo una tecnica antica, la glittica, in cui mirabili
esecutori furono prima gli Egizi, poi i Greci, infine i Romani. I Medici,
signori della colta Firenze, la esaltarono e se ne circondarono, collezionando
centinaia di pietre incise, fra cui corniole, giade e smeraldi, che oggi sono
visibili nei musei fiorentini. Una tecnica difficile e complicata che Rossi ha
imparato da autodidatta, nonostante una menomazione ottica e che sta
continuando a sviluppare ed arricchire nel suo laboratorio immerso nella
splendida campagna della Valdichiana. L’artista ha sicuramente osservato i
lavori degli antichi maestri ma le sue opere non sono mere copie, sono il
frutto paziente del proprio estro creativo e della indiscussa fantasia, che
sono figlie dell’artista e non dell’artigiano, poichè se l’artigiano realizza,
l’artista crea. Luciano Mario Rossi raccoglie in se entrambe queste qualità,
riuscendo a dare vita ai propri sogni….e ora non chiamateli solo gioielli.
Danilo Sensi.
Un artigiano oppure un artista? Un abile e fine esecutore o un sublime
maestro di altri tempi? Cosa rappresentano le opere, poiché di questo si
tratta e non di effimere gioie, di Luciano Mario Rossi? Il mio compito non è
volto a rispondere a tutti i quesiti che il nostro intelletto ci pone
osservando le sue incisioni su pietre, i monili o le sculture, ma a parlare di
un uomo che racchiude in se una perfetta simbiosi fra la manualità tecnica e
l'animo di
artista. Più volte ho osservato le sue opere e più volte mi sono
domandato dove finiva l’abilità esecutiva e dove cominciava l’arte, non mi è¨
stato possibile capirlo poichè si fondono in maniera inscindibile. Piccoli
grandi tesori di antico respiro ma di moderna concezione, realizzati con
materiali preziosi e seguendo una tecnica antica, la glittica, in cui mirabili
esecutori furono prima gli Egizi, poi i Greci, infine i Romani. I Medici,
signori della colta Firenze, la esaltarono e se ne circondarono, collezionando
centinaia di pietre incise, fra cui corniole, giade e smeraldi, che oggi sono
visibili nei musei fiorentini. Una tecnica difficile e complicata che Rossi ha
imparato da autodidatta, nonostante una menomazione ottica e che sta
continuando a sviluppare ed arricchire nel suo laboratorio immerso nella
splendida campagna della Valdichiana. L’artista ha sicuramente osservato i
lavori degli antichi maestri ma le sue opere non sono mere copie, sono il
frutto paziente del proprio estro creativo e della indiscussa fantasia, che
sono figlie dell’artista e non dell’artigiano, poichè se l’artigiano realizza,
l’artista crea. Luciano Mario Rossi raccoglie in se entrambe queste qualità,
riuscendo a dare vita ai propri sogni….e ora non chiamateli solo gioielli.
Danilo Sensi.
01
giugno 2006
Luciano Mario Rossi
Dal primo al 05 giugno 2006
arte contemporanea
arti decorative e industriali
arti decorative e industriali
Location
TEATRO LA BICCHIERAIA
Arezzo, Via Bicchieraia, 26, (Arezzo)
Arezzo, Via Bicchieraia, 26, (Arezzo)
Orario di apertura
tutti i giorni 10,30-13 e 15-19
Vernissage
1 Giugno 2006, ore 18
Autore
Curatore