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Luciano Massari – Allaluna
Luciano Massari presenterà Allaluna un’installazione luminosa e sonora dedicata ai 40 anni dello sbarco sulla Luna. In questo nuovo progetto, su scala ambientale, l’artista mette in scena l’eterno legame tra la Terra e il suo satellite attraverso la ricerca dei segni dell’uomo sul suolo delle cave.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sabato 11 luglio 2009, a partire dalle ore 20.00, nelle Cave Michelangelo a Carrara lo scultore Luciano Massari presenterà ALLALUNA un’ installazione luminosa e sonora dedicata ai 40 anni dello sbarco sulla Luna.
In questo nuovo progetto, su scala ambientale, l’artista mette in scena l’eterno legame tra la Terra e il suo satellite attraverso la ricerca dei segni dell’uomo sul suolo delle cave, utilizzando i materiali delle attività estrattive che quotidianamente vi si svolgono: blocchi, scaglie e polveri di marmo andranno a costituire, all’interno dell’anfiteatro naturale del bacino di Ravaccione, il punto di partenza terrestre visibile alla luce del giorno. Al calare della notte prenderà vita una spettacolare ascesa alla Luna, costituita da un grande fascio di luce, che fino al 26 luglio prossimo sarà visibile in cielo, nelle ore notturne, dalla città e dal mare: si rafforza così il legame tra la città di Carrara e i suoi luoghi del lavoro, che diventano sede di interventi artistici e culturali.
Anche in questa occasione Massari prosegue una riflessione sull’ emergenza ambientale, sociale e sul ruolo dell’arte pubblica, che si sviluppa in una ricerca sui materiali e su un loro uso sostenibile, coniugata al forte legame con il territorio di provenienza.
Lo sbarco sulla Luna, avvenuto il 20 luglio 1969, ha rappresentato, per un’intera generazione, un momento di ottimistica fiducia nelle nuove possibilità umane: l’immagine televisiva dell’impresa ha contribuito a rendere indelebili i sentimenti di stupore, turbamento e sorpresa nelle coscienze di coloro che quella notte hanno assistito, davanti al piccolo schermo, alle fasi dell’allunaggio. Uno stupore ancora più grande, se si pensa che negli stessi anni la scienza medica iniziava il difficile percorso dei primi trapianti di organi. Il mezzo televisivo offriva, dunque, la possibilità a ogni comune spettatore di posare lo sguardo dal microcosmo al macrocosmo, dall’infinitamente piccolo dei nostri tessuti all’infinitamente grande dell’Universo.
Stupore e turbamento esprime l’artista con la sua opera. Luciano Massari, che ha intrapreso da tempo una ricerca sulla dimensione intellettuale del viaggio, inizia, ancora una volta, un cammino guidato dalla luce: un faro per i naviganti e per i viandanti che, in ultima analisi, rappresenta l’illuminazione che deve sempre guidare le nostre esistenze. E lo fa con la stessa immaginazione narrativa messa in campo nei precedenti progetti, Arcipelaghi e Impronte, in cui il passaggio di scala, dal molto grande ai microcosmi perfetti delle Meteore, provoca un incessante spaesamento.
Da sempre cantata dai poeti, la Luna continua a rappresentare uno degli elementi di maggiore fascinazione. Astro freddo, vergine inviolata per il mondo antico che la
identificava con Artemide, la luna nel corso dei secoli ha acceso l’immaginazione di interi popoli, trasformandosi di volta in volta, di cultura in cultura, in divinità femminile o maschile, in luce e oscurità, in sogno, follia, incubo, magia e mutevolezza. Cesare Pavese, nei Dialoghi con Leucò, riconoscendovi una natura feroce, al pari delle “madri divine del mostruoso Mediterraneo” ne offre, attraverso Endimione, un ritratto multiforme, senza un nome e con molti nomi al tempo stesso. A questa dea proteiforme, l’artista rende omaggio con un rituale per respingere le tenebre dalla nostra esistenza.
Luciano Massari vive e lavora a Carrara e a Torino. La sua produzione artistica recente nasce da una ricerca dai forti toni progettuali: da questa indagine prendono vita gli interventi ambientali ad alto contenuto formale, il dialogo tra la scultura e la poesia, le collaborazioni con altri artisti e poeti. Le sue installazioni scultoree permanenti sono esposte in collezioni private e pubbliche in Italia e all’estero. Tra queste si ricordano:
7 Verità (2004) nel sito Puna Pau all’Isola di Pasqua, Isola dell’identità nella Collezione Gori al Parco di Celle (PT) e Isola nell’isola nel parco della Fondazione di Daniel Spoerri a Seggiano (GR).
Nel 2005 ha partecipato alla 51 Biennale di Venezia nell’ambito del progetto speciale Isola della poesia.. Con l’installazione Arcipelaghi ha preso parte alla XIII Biennale Internazionale di Scultura di Carrara (estate 2008), nella Sezione Sculture e installazioni per la città.
In questo nuovo progetto, su scala ambientale, l’artista mette in scena l’eterno legame tra la Terra e il suo satellite attraverso la ricerca dei segni dell’uomo sul suolo delle cave, utilizzando i materiali delle attività estrattive che quotidianamente vi si svolgono: blocchi, scaglie e polveri di marmo andranno a costituire, all’interno dell’anfiteatro naturale del bacino di Ravaccione, il punto di partenza terrestre visibile alla luce del giorno. Al calare della notte prenderà vita una spettacolare ascesa alla Luna, costituita da un grande fascio di luce, che fino al 26 luglio prossimo sarà visibile in cielo, nelle ore notturne, dalla città e dal mare: si rafforza così il legame tra la città di Carrara e i suoi luoghi del lavoro, che diventano sede di interventi artistici e culturali.
Anche in questa occasione Massari prosegue una riflessione sull’ emergenza ambientale, sociale e sul ruolo dell’arte pubblica, che si sviluppa in una ricerca sui materiali e su un loro uso sostenibile, coniugata al forte legame con il territorio di provenienza.
Lo sbarco sulla Luna, avvenuto il 20 luglio 1969, ha rappresentato, per un’intera generazione, un momento di ottimistica fiducia nelle nuove possibilità umane: l’immagine televisiva dell’impresa ha contribuito a rendere indelebili i sentimenti di stupore, turbamento e sorpresa nelle coscienze di coloro che quella notte hanno assistito, davanti al piccolo schermo, alle fasi dell’allunaggio. Uno stupore ancora più grande, se si pensa che negli stessi anni la scienza medica iniziava il difficile percorso dei primi trapianti di organi. Il mezzo televisivo offriva, dunque, la possibilità a ogni comune spettatore di posare lo sguardo dal microcosmo al macrocosmo, dall’infinitamente piccolo dei nostri tessuti all’infinitamente grande dell’Universo.
Stupore e turbamento esprime l’artista con la sua opera. Luciano Massari, che ha intrapreso da tempo una ricerca sulla dimensione intellettuale del viaggio, inizia, ancora una volta, un cammino guidato dalla luce: un faro per i naviganti e per i viandanti che, in ultima analisi, rappresenta l’illuminazione che deve sempre guidare le nostre esistenze. E lo fa con la stessa immaginazione narrativa messa in campo nei precedenti progetti, Arcipelaghi e Impronte, in cui il passaggio di scala, dal molto grande ai microcosmi perfetti delle Meteore, provoca un incessante spaesamento.
Da sempre cantata dai poeti, la Luna continua a rappresentare uno degli elementi di maggiore fascinazione. Astro freddo, vergine inviolata per il mondo antico che la
identificava con Artemide, la luna nel corso dei secoli ha acceso l’immaginazione di interi popoli, trasformandosi di volta in volta, di cultura in cultura, in divinità femminile o maschile, in luce e oscurità, in sogno, follia, incubo, magia e mutevolezza. Cesare Pavese, nei Dialoghi con Leucò, riconoscendovi una natura feroce, al pari delle “madri divine del mostruoso Mediterraneo” ne offre, attraverso Endimione, un ritratto multiforme, senza un nome e con molti nomi al tempo stesso. A questa dea proteiforme, l’artista rende omaggio con un rituale per respingere le tenebre dalla nostra esistenza.
Luciano Massari vive e lavora a Carrara e a Torino. La sua produzione artistica recente nasce da una ricerca dai forti toni progettuali: da questa indagine prendono vita gli interventi ambientali ad alto contenuto formale, il dialogo tra la scultura e la poesia, le collaborazioni con altri artisti e poeti. Le sue installazioni scultoree permanenti sono esposte in collezioni private e pubbliche in Italia e all’estero. Tra queste si ricordano:
7 Verità (2004) nel sito Puna Pau all’Isola di Pasqua, Isola dell’identità nella Collezione Gori al Parco di Celle (PT) e Isola nell’isola nel parco della Fondazione di Daniel Spoerri a Seggiano (GR).
Nel 2005 ha partecipato alla 51 Biennale di Venezia nell’ambito del progetto speciale Isola della poesia.. Con l’installazione Arcipelaghi ha preso parte alla XIII Biennale Internazionale di Scultura di Carrara (estate 2008), nella Sezione Sculture e installazioni per la città.
11
luglio 2009
Luciano Massari – Allaluna
Dall'undici al 26 luglio 2009
arte contemporanea
serata - evento
serata - evento
Location
STUDI D’ARTE CAVE MICHELANGELO
Carrara, Via Piave, 32, (Massa-carrara)
Carrara, Via Piave, 32, (Massa-carrara)
Orario di apertura
Nelle ore notturne l’installazione sarà visibile in cielo dalla città e dal mare.
Vernissage
11 Luglio 2009, ore 20.00 solo su invito
Ufficio stampa
MONICA ZANFINI
Autore