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Luciano Pasquini – Costruire col colore
mostra personale
Comunicato stampa
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A gennaio 2016 ha preso vita quella che è una delle operazioni più importanti della lunga carriera del pittore: Le immagini garbate, già temporanea presso l’Art Hotel Villa Agape di Firenze, si è trasformata, su proposta di SOGES S.R.L., in Mostra Antologica Permanente (Museo Pasquini) nella stessa sede. Da maggio la Certosa di Pontignano (a pochi chilometri da Siena), ha aperto le porte alla mostra Costruire col colore, ospitando numerose opere di Luciano Pasquini fino al 16 ottobre. La monografia dedicata alla mostra è curata dalla storica dell’arte Chiara Certini, con testo critico di Cristina Acidini ed un saluto di Eugenio Giani. La mostra, patrocinata dell’Università di Siena, dalla Regione Toscana, dal Comune di Castelnuovo Berardenga e dal British Council, farà da cornice anche alla Pontignano Conference - organizzata dal British Council stesso - che si terrà nella Certosa a settembre e vedrà per la XXIV edizione riunirsi politici, imprenditori, uomini d’affari, giornalisti e opinion maker del Regno Unito e dell’Italia.
Cenni biografici dell’artista:
Luciano Pasquini nasce a Firenze nel 1943, ma ben presto si trasferisce nella casa rurale di Mezzomonte, nel comune di Impruneta (FI). Frequenta le prime classi elementari presso la scuola di San Gersolè sotto la guida della maestra Maria Maltoni. Ciò costituirà, per la sua vocazione pittorica futura, una premessa operativa di notevole importanza, sia sul piano del linguaggio pittorico che su quello delle scelte tematiche. I suoi “fiori”, i suoi “paesaggi, i suoi “scorci di case”, sempre trattati con grazia e delicatezza coloristica, provengono tutti da lì: dalla qualità dell’insegnamento ricevuto sotto la guida della Maltoni, improntato alla massima libertà di espressione. Le lezioni venivano tenute in un’unica stanza-laboratorio, nella quale trovavano posto contemporaneamente tutti gli alunni dalla 1ª alla 5ª classe e oltre. Gli allievi venivano lasciati liberi di scrivere e disegnare quello che volevano, ispirandosi all’ambiente rurale nel quale vivevano, con lo scopo non di istruire, cioè di raggiungere un mero risultato scolastico, ma di educare per la vita, portando il bambino ad esprimere tutto sé stesso con libertà, senza il timore di trovare nell’insegnante un giudice intransigente e repressivo. Il disegno dal vero costituiva l’attività più importante. Ad essa si accompagnava la stesura dei diari, che poi venivano raccolti e pubblicati in volumi. Tutto ciò ha portato la scuola si San Gersolè all’onore della storia, richiamando, per la novità delle proposte didattiche e la loro efficacia educativa, l’attenzione di numerose personalità della cultura, della letteratura e dell’arte (da Pietro Calamandrei a Italo Calvino, da Oriana Fallaci a Michelangelo Masciotta, da Emilio Cecchi a Margaret Gardner, ecc.) che ne hanno illustrato i percorsi sui maggiori quotidiani e periodici dell’epoca. A seguito del trasferimento della famiglia in un caseggiato, situato sempre nel comune di Impruneta ma fuori Mezzomonte, Pasquini lascia la scuola di San Gersolè, concludendo gli studi elementari sotto la guida di un’altra maestra. Ma non perde il contatto con quel paesaggio toscano che resterà una costante tematica della sua pittura, come resterà sempre impresso nella sua mente tutto quello che ha provato e sperimentato nella scuola di San Gersolè, continuando ancora per qualche anno a disegnare con i pastelli (“6 matite Giotto”) sulla strada tracciata dalla Maltoni, ma con lo stesso entusiasmo dei ragazzi di S.Gersolè. Il 1971 è l’anno del passaggio ai colori ad olio, e nel 1972 produsse la prima mostra personale tenuta assieme al fratello Mauro a Camonti (Arezzo), mostra curata dal critico d’arte Pietro Civitareale, con il quale ha tutt’ora rapporti di amicizia e di lavoro, che sarà anche il curatore della sua prima monografia (I colori della memoria, Poesiarte, Firenze 1988). Nel 1974 comincia la collaborazione con i Fratelli Alinari (poi Ducci), fino ad ottobre 2012, e con la Galleria Ponte Vecchio di Firenze, con la quale ancora oggi intrattiene una collaborazione attiva e continua. Dal 1976 è presente con mostre personali sulla Riviera del Conero (AN), mostre che proseguiranno ininterrottamente fino ad oggi, allestite con il patrocinio del Comune di Numana. La frequentazione continua di questa zona sarà motivo per l’approfondimento dei paesaggi marini. Nel 1990, a seguito di un lungo periodo di collaborazione con la Società Koryu Co L.t.d. di Tokyo, viene organizzata una mostra personale nella capitale giapponese presso la Modern Art Gallery Inc, che susciterà così tanto interesse nel pubblico da spingere i turisti giapponesi a fare visita al suo studio in Toscana. Ormai numerose Gallerie d’arte italiane ed estere nello stesso anno aprirono le porte all’opera di Pasquini. Inizia così una intensa e proficua collaborazione con il mondo della pittura. Nel 2004 la Regione Toscana gli dedica una mostra allestita presso la Sede del Consiglio Regionale, con la realizzazione di una monografia intitolata “La natura e una certa silenziosa beatitudine…”, curata da Giovanni Faccenda, con testo di Riccardo Nencini, allora Presidente del Consiglio Regionale della Toscana. Nel 2005, sempre a cura di Giovanni Faccenda, viene pubblicata la monografia “Risvegli della natura, risvegli della pittura”, che accompagna la mostra allestita, con il patrocinio della Regione Toscana, presso il Castello di Cafaggiolo nel Comune di Barberino del Mugello. Nel 2007 riceve dal Comune di Numana (AN) il prestigioso “Premio alla Carriere”, nel corso di un’importante manifestazione che si tiene annualmente. Nel 2008 si presenta alla Giudecca di Venezia presso “Giudecca 795” Art Gallery con la prima mostra personale in questa città. Da luglio a settembre del 2009 è stato protagonista dell’evento culturale “Incontro con l’autore” che da un ventennio la Galleria d’Arte “L’Incontro” organizza presso il “Fortino Napoleonico” di Portonovo Ancona.
La Certosa di Pontignano
A pochi chilometri da Siena, su di un colle dominante la città, sorge l'Antica Certosa di Pontignano, un luogo unico al mondo dove natura, storia ed accoglienza si fondono in una memorabile armonia. Centro congressi ufficiale dell’Università di Siena e meta ideale per soggiorni in Toscana, è adatta per ospitare gruppi, famiglie e singoli visitatori nella sua ampia varietà di alloggi. La Certosa offre un alto livello di qualità nella sua proposta gastronomica, rivolta sia per il soggiorno degli ospiti che per occasioni particolari come cene di gala, matrimoni ed altri eventi. Inoltre, le molte sale dell'antica Villa della Certosa si prestano all'occasione per speciali cene private, riunioni di rappresentanza e incontri romantici, mentre le affascinanti sale congressuali, i due magnifici chiostri ed il giardino all’italiana sono più adatti ad eventi con un grande numero di partecipanti.
Cenni biografici dell’artista:
Luciano Pasquini nasce a Firenze nel 1943, ma ben presto si trasferisce nella casa rurale di Mezzomonte, nel comune di Impruneta (FI). Frequenta le prime classi elementari presso la scuola di San Gersolè sotto la guida della maestra Maria Maltoni. Ciò costituirà, per la sua vocazione pittorica futura, una premessa operativa di notevole importanza, sia sul piano del linguaggio pittorico che su quello delle scelte tematiche. I suoi “fiori”, i suoi “paesaggi, i suoi “scorci di case”, sempre trattati con grazia e delicatezza coloristica, provengono tutti da lì: dalla qualità dell’insegnamento ricevuto sotto la guida della Maltoni, improntato alla massima libertà di espressione. Le lezioni venivano tenute in un’unica stanza-laboratorio, nella quale trovavano posto contemporaneamente tutti gli alunni dalla 1ª alla 5ª classe e oltre. Gli allievi venivano lasciati liberi di scrivere e disegnare quello che volevano, ispirandosi all’ambiente rurale nel quale vivevano, con lo scopo non di istruire, cioè di raggiungere un mero risultato scolastico, ma di educare per la vita, portando il bambino ad esprimere tutto sé stesso con libertà, senza il timore di trovare nell’insegnante un giudice intransigente e repressivo. Il disegno dal vero costituiva l’attività più importante. Ad essa si accompagnava la stesura dei diari, che poi venivano raccolti e pubblicati in volumi. Tutto ciò ha portato la scuola si San Gersolè all’onore della storia, richiamando, per la novità delle proposte didattiche e la loro efficacia educativa, l’attenzione di numerose personalità della cultura, della letteratura e dell’arte (da Pietro Calamandrei a Italo Calvino, da Oriana Fallaci a Michelangelo Masciotta, da Emilio Cecchi a Margaret Gardner, ecc.) che ne hanno illustrato i percorsi sui maggiori quotidiani e periodici dell’epoca. A seguito del trasferimento della famiglia in un caseggiato, situato sempre nel comune di Impruneta ma fuori Mezzomonte, Pasquini lascia la scuola di San Gersolè, concludendo gli studi elementari sotto la guida di un’altra maestra. Ma non perde il contatto con quel paesaggio toscano che resterà una costante tematica della sua pittura, come resterà sempre impresso nella sua mente tutto quello che ha provato e sperimentato nella scuola di San Gersolè, continuando ancora per qualche anno a disegnare con i pastelli (“6 matite Giotto”) sulla strada tracciata dalla Maltoni, ma con lo stesso entusiasmo dei ragazzi di S.Gersolè. Il 1971 è l’anno del passaggio ai colori ad olio, e nel 1972 produsse la prima mostra personale tenuta assieme al fratello Mauro a Camonti (Arezzo), mostra curata dal critico d’arte Pietro Civitareale, con il quale ha tutt’ora rapporti di amicizia e di lavoro, che sarà anche il curatore della sua prima monografia (I colori della memoria, Poesiarte, Firenze 1988). Nel 1974 comincia la collaborazione con i Fratelli Alinari (poi Ducci), fino ad ottobre 2012, e con la Galleria Ponte Vecchio di Firenze, con la quale ancora oggi intrattiene una collaborazione attiva e continua. Dal 1976 è presente con mostre personali sulla Riviera del Conero (AN), mostre che proseguiranno ininterrottamente fino ad oggi, allestite con il patrocinio del Comune di Numana. La frequentazione continua di questa zona sarà motivo per l’approfondimento dei paesaggi marini. Nel 1990, a seguito di un lungo periodo di collaborazione con la Società Koryu Co L.t.d. di Tokyo, viene organizzata una mostra personale nella capitale giapponese presso la Modern Art Gallery Inc, che susciterà così tanto interesse nel pubblico da spingere i turisti giapponesi a fare visita al suo studio in Toscana. Ormai numerose Gallerie d’arte italiane ed estere nello stesso anno aprirono le porte all’opera di Pasquini. Inizia così una intensa e proficua collaborazione con il mondo della pittura. Nel 2004 la Regione Toscana gli dedica una mostra allestita presso la Sede del Consiglio Regionale, con la realizzazione di una monografia intitolata “La natura e una certa silenziosa beatitudine…”, curata da Giovanni Faccenda, con testo di Riccardo Nencini, allora Presidente del Consiglio Regionale della Toscana. Nel 2005, sempre a cura di Giovanni Faccenda, viene pubblicata la monografia “Risvegli della natura, risvegli della pittura”, che accompagna la mostra allestita, con il patrocinio della Regione Toscana, presso il Castello di Cafaggiolo nel Comune di Barberino del Mugello. Nel 2007 riceve dal Comune di Numana (AN) il prestigioso “Premio alla Carriere”, nel corso di un’importante manifestazione che si tiene annualmente. Nel 2008 si presenta alla Giudecca di Venezia presso “Giudecca 795” Art Gallery con la prima mostra personale in questa città. Da luglio a settembre del 2009 è stato protagonista dell’evento culturale “Incontro con l’autore” che da un ventennio la Galleria d’Arte “L’Incontro” organizza presso il “Fortino Napoleonico” di Portonovo Ancona.
La Certosa di Pontignano
A pochi chilometri da Siena, su di un colle dominante la città, sorge l'Antica Certosa di Pontignano, un luogo unico al mondo dove natura, storia ed accoglienza si fondono in una memorabile armonia. Centro congressi ufficiale dell’Università di Siena e meta ideale per soggiorni in Toscana, è adatta per ospitare gruppi, famiglie e singoli visitatori nella sua ampia varietà di alloggi. La Certosa offre un alto livello di qualità nella sua proposta gastronomica, rivolta sia per il soggiorno degli ospiti che per occasioni particolari come cene di gala, matrimoni ed altri eventi. Inoltre, le molte sale dell'antica Villa della Certosa si prestano all'occasione per speciali cene private, riunioni di rappresentanza e incontri romantici, mentre le affascinanti sale congressuali, i due magnifici chiostri ed il giardino all’italiana sono più adatti ad eventi con un grande numero di partecipanti.
01
maggio 2016
Luciano Pasquini – Costruire col colore
Dal primo maggio al 16 ottobre 2016
arte contemporanea
Location
CERTOSA DI PONTIGNANO
Castelnuovo Berardenga, Località Pontignano, (Siena)
Castelnuovo Berardenga, Località Pontignano, (Siena)
Autore
Curatore